Cos’è la riscossione coattiva dei tributi?
Come funziona la riscossione coattiva e come difenderti dall’ex Equitalia ora Agenzia delle Entrate Riscossione?
Queste sono tutte domande importanti per chi ha un debito tributario e desidera sapere cosa fare per difenderti dalle pretese formali del fisco.
Da questo punto di vista, la riscossione coattiva non è altro che una procedura con la quale l’Amministrazione finanziaria esige il pagamento di un tributo non pagato.
L’Agenzia delle Entrate Riscossione crea la cartella esattoriale a tuo carico, te la spedisce, passano 60 giorni e se non procedi al pagamento secondo le scadenze stabilite può procedere ad una procedura forzata detta riscossione coattiva dei tributi.
In pratica l’ex Equitalia si attiverà contro di te per riscuotere il pagamento dell’ammontare dovuto.
Ma come avviene la riscossione coattiva e quali sono le diverse modalità con cui l’ex Equitalia può recuperare quello che gli devi?
Prima di tutto devi sapere che se il tuo debito è contenuto ed è sotto i 2.000€ l’Agenzia delle Entrate è obbligata formalmente ad inviarti almeno due solleciti di pagamento.
Detto questo la modalità più comune di riscossione coattiva dei tributi è il fermo amministrativo.
Equitalia effettua il fermo della tua auto registrata al PRA, il Pubblico Registro Automobilistico, a seguito della notifica di un ultimo avviso di pagamento con scadenza 30 giorni.
Passati i 30 giorni senza che siano effettuato il pagamento, procederà con il fermo amministrativo.
Da questo punto di vista, si dispone il fermo su una sola vettura con un debito tra gli 800 e i 2000€, fino a 10 vetture invece se il debito è tra i 2000 e i 10000.
Ma tutte le auto possono essere soggette al fermo amministrativo, chiamato anche ganascia fiscale?
No, per fortuna no.
Le auto che sono utilizzate per l’attività d’impresa non possono subire il fermo, ma sta a te dimostrarne l’uso formale.
Detto questo, ci sono altre due modalità di fermo amministrativo ancora più pesanti e sono l’iscrizione di un’ipoteca e il pignoramento del conto.
Per quanto concerne l’iscrizione ipotecaria, essa avviene per debiti d’importo superiore ai 20.000€, può toccare la prima casa e può avvenire formalmente e solo a seguito di un ulteriore sollecito a pagare l’ammontare dovuto entro 30 giorni.
Il pignoramento del conto invece, avviene attraverso un atto unico di accertamento esecutivo per riscossione coattiva e purtroppo il Comune non è più tenuto formalmente ad attendere i tempi di iscrizione a ruolo del debito o a predisporre legalmente l’ingiunzione.
In tal senso il tuo conto corrente non può essere mai pignorato se hai un debito inferiore ai 10.000€ senza prima aver ricevuto un sollecito di pagamento.
Da questo punto di vista, se vuoi difenderti da una riscossione coattiva, hai bisogno di un avvocato specializzato in debiti con l’Agenzia delle Entrate che conosca a fondo tutti quelli che sono gli strumenti, le attività e i poteri formali dell’agente della riscossione, al fine poi di predisporre tutte le contromosse difensive più precise sia dal punto di vista giudiziale che stragiudiziale.
È questo quello che facciamo in Studio Monardo lavorando sempre al minimo tariffario per etica di Studio.
Lo Studio Monardo è uno studio di avvocati specializzati in debiti tributari e bancari.
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L’Avvocato Monardo coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi)
Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).
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Questo metodo di lavoro, una volta analizzato approfonditamente il debito, ci consente di capire da un lato se sono presenti vizi formali e sostanziali in grado di bloccare le procedure formali messe in atto contro di te, potenziali anomalie che rappresentano un’ancora di salvezza, e dall’altro quali siano le migliori soluzioni per ridurre il tuo debito o cancellarlo attraverso rateizzazioni consapevoli, rottamazioni e saldo e stralcio in caso di pace fiscale ed infine procedure più articolate come quella di sovraindebitamento.
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