Cosa significa prescrizione di un debito?
I debiti possono andare in prescrizione?
Quali sono i debiti che cadono in prescrizione?
Tutte queste sono domande fondamentali per ogni contribuente italiano che abbia bisogno di liberarsi dai debiti e voglia sapere se questi hanno una loro scadenza naturale.
La risposta in tal senso è sì: i debiti hanno una scadenza di massimo dieci anni e tale scadenza è relativa alla mancanza di ricezione di una notifica di pagamento.
Può succedere?
Nel passato, quanto la digitalizzazione era bassa ed incompleta non era un evento così raro.
Attualmente nel 2022, con l’avvento di algoritmi antievasione di ultima generazione come ad esempio il software Vera e l’incremento correlato della digitalizzazione delle pratiche, la prescrizione di una cartella esattoriale è un evento più unico che raro.
Più unico che raro ma possibile formalmente secondo l’ordinamento giuridico.
L’estinzione del debito nei confronti del creditori ha infatti differenti tempistiche a seconda della tipologia.
Generalmente avviene dopo dieci anni ma esistono anche delle cosiddette prescrizioni brevi da 1 anno a 5.
Eccole elencate.
Per quanto i debiti che si estinguono in cinque anni ci sono i bollettini postali, le multe, gli interessi, la rate dei mutui, gli affitti delle abitazioni comprese le spese di condominio, le dichiarazioni dei redditi e dell’iva e anche tutte quante le indennità che derivano dalla cessazione di un rapporto di lavoro.
Si prescrivono in un solo anno invece le rate dei premi assicurativi, le rette della scuola e tutti i tipi di abbonamento per lo sport.
Tra i debiti infine che vanno in prescrizione in tre anni, ci sono le parcelle per quanto riguarda la consulenze di un professionista, ogni tipo di atto notarile e i pagamenti del bollo auto.
Ma quanto iniziano i termini di prescrizione di un debito?
Semplice: da quando il debitore riceve la cartella esattoriale in cui è inserito l’importo dovuto, la ragione e l’anno di scadenza.
Ma la prescrizione può essere sospesa?
La risposta è sì ma in pochi pochi casi che coinvolgono persone non capaci di intendere e di volere, minori ed altre categorie sensibili.
In tali casi il Giudice può intervenire formalmente sospendendo le prescrizioni.
Una prescrizione inoltre può essere interrotta e ripartire da zero in termini di tempistiche nel momento in cui il creditore effettua una nuova notifica al debitore rispetto ai pagamenti.
Questo è un atto di tipo formale che rende automatico un nuovo conteggio e quindi un nuovo periodo di decorrenza dei termini di prescrizione.
Attualmente però il livello informatico è tale che le ulteriori notifiche vengono spedite pressocché in automatico.