Come Funziona (Per Bene) La Rateazione Delle Cartelle Esattoriali? Risponde L’Avvocato

La rateazione delle cartelle di pagamento rappresenta una tematica di rilevante interesse per numerosi contribuenti in Italia, in particolare per coloro che si trovano in situazioni di temporanea difficoltà economica. Il meccanismo della rateazione delle cartelle esattoriali, infatti, offre una via di uscita a chi si trova ad affrontare l’onere di debiti fiscali, fornendo un’opzione per gestire il proprio impegno finanziario in modo più sostenibile e graduale.

Questa guida di Studio Monardo si propone di esplorare in modo approfondito il contesto, le procedure e le opzioni disponibili per la rateazione delle cartelle esattoriali, al fine di fornire un quadro chiaro e dettagliato a tutti coloro che si trovano ad affrontare questa problematica.

La necessità di rateizzare un debito fiscale può sorgere in vari contesti, tra cui la difficoltà temporanea di liquidità, la crisi economica personale o aziendale, o in seguito a un imprevisto che ha impattato sulla capacità di adempiere ai propri obblighi finanziari. In Italia, il sistema fiscale prevede la possibilità di rateizzare le cartelle esattoriali, consentendo ai contribuenti di suddividere il debito in pagamenti mensili piuttosto che dover fronteggiare un’unica onerosa somma. Questa opzione è di fondamentale importanza per preservare la sostenibilità finanziaria di individui e aziende, consentendo loro di gestire i propri impegni senza subire ulteriori tensioni economiche.

La rateazione delle cartelle di pagamento è regolata da specifiche normative che stabiliscono i criteri, le procedure e i limiti entro cui è possibile accedere a questa forma di dilazione del pagamento.

In generale, la possibilità di rateizzare un debito fiscale è concessa in presenza di dimostrata difficoltà economica del debitore, e la durata della rateazione può variare a seconda dell’entità del debito e delle specifiche circostanze del caso.

Uno degli aspetti più rilevanti della rateazione è legato all’importo massimo ammissibile per accedere a questa forma di dilazione.

Per debiti fino a 120.000 euro, la rateazione viene concessa senza la necessità di fornire particolari dimostrazioni di difficoltà economica. Questo limite di importo rappresenta una soglia significativa che copre una vasta gamma di situazioni debitorie, rendendo la rateazione accessibile a un ampio spettro di contribuenti. Per importi superiori, invece, è richiesta una specifica dimostrazione di difficoltà economica, che deve essere documentata adeguatamente al momento della richiesta di rateazione.

La procedura per la richiesta di rateazione delle cartelle esattoriali prevede la compilazione e presentazione di un’apposita istanza all’Agente della riscossione. Il modulo necessario per la domanda può essere facilmente scaricato dal sito di Agenzia delle Entrate Riscossione e deve essere compilato fornendo tutte le informazioni richieste, inclusa una dettagliata descrizione della situazione finanziaria del debitore e la copia di un documento di identità valido. È fondamentale che la documentazione fornita sia completa e accurata, in quanto sarà attentamente esaminata dall’Agente della riscossione per valutare l’idoneità del richiedente alla rateazione.

Una volta presentata la domanda di rateazione, l’Agente della riscossione procederà con la valutazione della situazione del debitore e, se i requisiti sono soddisfatti, con l’elaborazione di un piano di ammortamento che stabilisce l’importo delle rate mensili e la durata totale della dilazione.

È importante notare che la rateazione non esonera il debitore dagli interessi sulle somme dovute, i quali continueranno ad essere calcolati sull’importo totale del debito per tutta la durata della rateazione. Tuttavia, la possibilità di dilazionare il pagamento in rate mensili rappresenta un sollievo significativo per molti contribuenti, in quanto consente loro di gestire il debito in modo più gestibile e meno gravoso.

Un aspetto cruciale da considerare quando si accede alla rateazione delle cartelle di pagamento è la puntuale adesione ai termini del piano di ammortamento. È fondamentale che il debitore rispetti le scadenze stabilite per il pagamento delle rate, in quanto il mancato pagamento può portare alla decadenza dal beneficio della rateazione e all’esigibilità immediata dell’intero importo residuo del debito. Inoltre, è prevista la possibilità di riammissione alla rateazione in caso di decadenza, purché le rate scadute vengano saldate in toto. Questa opzione offre un ulteriore livello di flessibilità e supporto ai contribuenti, consentendo loro di rientrare nel piano di rateazione anche in caso di temporanei problemi di pagamento.

Un’altra importante opportunità offerta dalla normativa fiscale italiana è la possibilità di compensare crediti certi e liquidi maturati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo. Questa opzione di compensazione rappresenta un ulteriore strumento a disposizione dei contribuenti per gestire i propri debiti fiscali, consentendo loro di sfruttare eventuali crediti maturati nei confronti dello Stato per ridurre l’importo delle somme dovute.

In conclusione, la rateazione delle cartelle di pagamento costituisce una soluzione preziosa per chi si trova in difficoltà nel saldare i propri debiti fiscali. Offre un’alternativa flessibile e personalizzata per la gestione del debito, consentendo ai contribuenti di dilazionare i pagamenti in modo più sostenibile e meno gravoso. Tuttavia, è essenziale aderire scrupolosamente ai termini del piano di rateazione e fornire una documentazione accurata al momento della richiesta, per evitare la decadenza dal beneficio o altre complicazioni legali. Con la giusta pianificazione e il supporto di professionisti esperti, la rateazione può rappresentare un passo significativo verso la risoluzione delle difficoltà finanziarie legate ai debiti fiscali, offrendo ai contribuenti la possibilità di gestire i propri impegni finanziari in modo più equilibrato e sostenibile.

Ma andiamo ora ad approfondire.

Come Funziona La Rateazione Ordinaria e Straordinaria Delle Cartelle Esattoriali?
Nel contesto delle difficoltà fiscali, la rateazione delle cartelle esattoriali si presenta come una soluzione essenziale per i contribuenti. Questo sistema permette una gestione più flessibile dei debiti fiscali, attraverso la suddivisione dell’importo dovuto in pagamenti più piccoli e gestibili. All’interno di questo quadro, la rateazione si divide in due categorie principali: ordinaria e straordinaria.

La rateazione ordinaria è quella forma di dilazione che viene concessa senza necessità di particolari requisiti aggiuntivi.

È accessibile per debiti fino a 120.000 euro e non richiede la dimostrazione di specifiche difficoltà finanziarie da parte del debitore. Questo tipo di rateazione è quindi più semplice da ottenere per la maggior parte dei contribuenti. Generalmente, la rateazione ordinaria permette di suddividere il debito in un massimo di 72 rate mensili, equivalenti a un periodo di 6 anni, offrendo un ampio lasso di tempo per saldare l’intero importo dovuto.

D’altra parte, la rateazione straordinaria è pensata per situazioni più gravi di difficoltà economica e per debiti che superano la soglia dei 120.000 euro. In questi casi, è necessario fornire una prova concreta della propria incapacità di pagare l’intero importo in un’unica soluzione, dimostrando una situazione di disagio economico significativo. La rateazione straordinaria può estendersi fino a un massimo di 120 rate mensili, ovvero 12 anni, offrendo così un periodo ancora più lungo per la restituzione del debito. Questo tipo di rateazione rappresenta una soluzione importante per quei contribuenti che affrontano situazioni finanziarie particolarmente complesse, permettendo loro di evitare conseguenze più gravi come procedure esecutive o altre azioni legali.

In entrambi i casi, la rateazione offre ai contribuenti una via per gestire i propri obblighi fiscali in modo più flessibile e sostenibile. La capacità di suddividere il debito in pagamenti mensili più piccoli alleggerisce il carico immediato e fornisce il tempo necessario per organizzare le proprie risorse finanziarie. Questo tipo di accordo richiede, tuttavia, un impegno costante al rispetto dei termini stabiliti. Il mancato pagamento delle rate può comportare la decadenza dal piano di rateazione e la richiesta dell’intero saldo dovuto, quindi è cruciale mantenere un approccio disciplinato al pagamento.

La scelta tra rateazione ordinaria e straordinaria dipende dalle circostanze individuali del debitore e dalla sua capacità di documentare la propria situazione finanziaria. Entrambe le opzioni rappresentano strumenti utili che il sistema fiscale italiano mette a disposizione per aiutare i contribuenti a navigare periodi di difficoltà finanziaria, consentendo loro di adempiere ai propri obblighi fiscali in un modo più gestibile e meno stressante.

Concentriamoci adesso sulla procedura di richiesta di rateazione delle cartelle di pagamento.

Come Funziona La Procedura di Richiesta della Rateazione Delle Cartelle Di Pagamento?
La procedura per richiedere la rateazione di una cartella esattoriale è un passo cruciale per i contribuenti che cercano di gestire i loro debiti fiscali in modo più sostenibile. Questo processo inizia con la compilazione e l’invio di un’apposita istanza all’Agente della riscossione, che è responsabile per la gestione delle cartelle esattoriali. La richiesta di rateazione deve essere accurata e dettagliata, fornendo tutte le informazioni necessarie per valutare la situazione finanziaria del debitore.

Il primo passo consiste nel reperire il modulo corretto per la rateazione. Questo documento è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione e può essere facilmente scaricato. Il modulo richiede dati specifici relativi al debitore, alla sua situazione finanziaria e ai dettagli del debito che si intende rateizzare. È importante che tutte le informazioni fornite siano accurate e aggiornate, poiché verranno utilizzate per valutare l’ammontare delle rate e la durata della dilazione.

Una volta compilato il modulo, il debitore deve inviarlo all’Agente della riscossione competente, che può essere fatto tramite posta elettronica certificata (PEC) o attraverso altri canali previsti dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. Insieme alla domanda, è necessario allegare una copia di un documento di identità valido e qualsiasi altra documentazione che possa essere richiesta per dimostrare la situazione finanziaria del debitore, come ad esempio bilanci aziendali o dichiarazioni dei redditi.

Dopo l’invio dell’istanza, l’Agente della riscossione procederà con la valutazione della richiesta. Durante questa fase, potrebbero essere richieste informazioni o documentazioni aggiuntive. È quindi fondamentale mantenere una comunicazione aperta e tempestiva con l’Agente della riscossione per assicurare che il processo proceda senza intoppi.

Una volta approvata la richiesta di rateazione, l’Agente della riscossione elaborerà un piano di ammortamento che stabilisce l’importo delle rate mensili e la durata totale della dilazione. Il piano di rateazione verrà comunicato al debitore, che dovrà adempiere ai pagamenti secondo le scadenze stabilite. È importante sottolineare che il mancato pagamento delle rate può portare alla decadenza del beneficio della rateazione e rendere immediatamente esigibile l’intero importo residuo del debito.

La procedura di richiesta della rateazione è quindi una soluzione pratica e utile per chi si trova in difficoltà nel fronteggiare debiti fiscali ingenti. Questo meccanismo permette ai contribuenti di gestire i propri obblighi finanziari in modo più graduale e sostenibile, evitando le pressioni che potrebbero derivare da un pagamento unico e oneroso. Tuttavia, è essenziale che i contribuenti rispettino scrupolosamente le condizioni del piano di rateazione per mantenere i benefici di questa opzione e per evitare ulteriori complicazioni finanziarie.

Concentriamoci adesso sulla presentazione dell’istanza e sugli allegati.

Come Funziona La Presentazione dell’Istanza di Una Cartella Esattoriale e gli Allegati?
La presentazione dell’istanza per la rateazione di una cartella esattoriale è un passo fondamentale che richiede attenzione e precisione. Questo processo inizia con la compilazione accurata del modulo di richiesta di rateazione, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Il modulo deve essere compilato con cura, fornendo informazioni dettagliate e precise sul debito da rateizzare e sulla situazione finanziaria del debitore. È importante che tutte le informazioni siano complete e aggiornate, poiché saranno valutate dall’Agente della riscossione per determinare l’ammissibilità alla rateazione e i termini del piano di ammortamento.

Dopo aver completato il modulo, il debitore deve inviarlo all’Agente della riscossione competente. Questo può essere fatto tramite posta elettronica certificata (PEC) o attraverso altri canali previsti. L’invio tramite PEC è spesso il metodo preferito perché fornisce una conferma di consegna e una tracciabilità della comunicazione.

Oltre al modulo di domanda, il debitore deve allegare una copia del proprio documento di identità valido. Questo serve come verifica dell’identità del richiedente e come ulteriore misura di sicurezza. Inoltre, a seconda della situazione specifica del debitore e del tipo di debito da rateizzare, possono essere richiesti ulteriori documenti. Ad esempio, un’azienda che richiede la rateazione potrebbe dover fornire bilanci recenti o dichiarazioni dei redditi per dimostrare la propria situazione economica. Per le persone fisiche, potrebbero essere necessari estratti conto bancari, dichiarazioni dei redditi o altri documenti finanziari pertinenti.

Tutti questi documenti sono essenziali per consentire all’Agente della riscossione di valutare adeguatamente la capacità del debitore di aderire a un piano di rateazione. L’obiettivo è di stabilire un accordo di pagamento che sia equo e sostenibile, considerando la situazione finanziaria attuale del debitore.

Una volta che l’istanza e tutti gli allegati sono stati inviati, l’Agente della riscossione procederà con l’esame della richiesta. Questo processo di valutazione può richiedere del tempo, durante il quale potrebbe essere richiesta documentazione aggiuntiva o chiarimenti. È importante che il debitore mantenga una comunicazione tempestiva e aperta con l’Agente della riscossione, per assicurare che qualsiasi richiesta aggiuntiva sia soddisfatta rapidamente e che il processo proceda senza ritardi.

In sintesi, la presentazione dell’istanza per la rateazione di una cartella esattoriale è un processo che richiede attenzione ai dettagli e accuratezza nella documentazione. Fornire informazioni complete e precise e rispondere tempestivamente a eventuali richieste aggiuntive da parte dell’Agente della riscossione sono passi essenziali per garantire una valutazione rapida e favorevole della richiesta di rateazione. Con un approccio accurato e proattivo, i contribuenti possono navigare con successo questo processo e ottenere un piano di rateazione che li aiuti a gestire i loro obblighi fiscali in modo più gestibile.

Concentriamoci adesso sul piano di ammortamento.

Come Funziona Il Piano di Ammortamento Di Una Cartella Esattoriale e la Gestione delle Rate?
Il piano di ammortamento per la rateazione delle cartelle esattoriali è strutturato seguendo il metodo francese, un approccio comunemente utilizzato per calcolare le rate di un debito nel tempo. Questo metodo assicura che ogni rata sia costituita da una parte di capitale e una parte di interessi, con l’importo di ogni rata che viene arrotondato all’euro più vicino. La scelta di questo metodo ha lo scopo di semplificare il calcolo per i contribuenti e di rendere il piano di pagamento più gestibile e prevedibile.

Le rate stabilite in un piano di ammortamento possono variare notevolmente in base alla grandezza del debito e alla capacità di pagamento del debitore. Generalmente, l’importo di ogni rata può variare da un minimo di 50 euro, offrendo una soglia accessibile per i contribuenti con maggiori difficoltà economiche. La durata massima del piano di ammortamento può estendersi fino a 72 mensilità, ovvero 6 anni, permettendo così un periodo di tempo sufficientemente lungo per il rimborso del debito senza gravare eccessivamente sul budget mensile del debitore.

Un aspetto cruciale della gestione del piano di rateazione è il rispetto dei tempi di pagamento delle rate. In caso di ritardo nel pagamento, sono previsti interessi di mora sui saldi dovuti. Questi interessi rappresentano una penalità per il mancato rispetto dei termini del piano e aumentano l’importo totale da rimborsare. Di conseguenza, è importante che i debitori si attengano rigorosamente alle scadenze per evitare costi aggiuntivi.

Inoltre, la decadenza dal beneficio della rateazione rappresenta una seria conseguenza per i debitori che non rispettano gli obblighi del piano. Se un debitore non paga 8 rate, anche se non consecutive, perde automaticamente il diritto alla rateazione e l’intero debito diventa immediatamente esigibile. Questa regola enfatizza l’importanza di un impegno costante nel rispetto delle scadenze delle rate, poiché la decadenza dal piano di rateazione può portare a una situazione finanziaria più difficile, con l’esigenza di saldare immediatamente l’intero debito residuo.

Il piano di ammortamento è quindi un elemento fondamentale nel processo di rateazione delle cartelle esattoriali, che richiede da parte dei contribuenti un approccio disciplinato e organizzato per gestire efficacemente i propri debiti fiscali. Con la corretta adesione ai termini del piano, la rateazione offre una soluzione pratica per alleggerire il carico immediato dei debiti fiscali, permettendo una gestione finanziaria più bilanciata e sostenibile.

Passiamo adesso al concetto di decadenza e alla possibilità di riammissione.

Come Funziona Decadenza dalla Rateazione di Una Cartella di Pagamento e La Possibilità di Riammissione?
Uno degli aspetti cruciali nella gestione di un piano di rateazione delle cartelle esattoriali è l’importanza di adempiere ai termini stabiliti. Se un debitore non rispetta i termini del piano di rateazione, per esempio non pagando le rate entro le scadenze stabilite, si verifica una situazione di decadenza dal beneficio. Questo significa che il debitore perde il diritto alla rateazione e l’intero ammontare del debito residuo diventa immediatamente esigibile. La decadenza dalla rateazione può avere ripercussioni significative per il debitore, mettendo a rischio la sua stabilità finanziaria e portandolo a dover fronteggiare un impegno economico immediato e sostanzioso.

Tuttavia, il sistema prevede una forma di flessibilità che offre una seconda opportunità ai debitori. Esiste, infatti, la possibilità di essere riammessi alla rateazione se le rate scadute vengono saldate in toto. Questa opzione rappresenta una via per recuperare i benefici della rateazione e continuare a gestire il debito in modo più sostenibile. Per accedere a questa possibilità, il debitore deve dimostrare di aver saldato tutte le rate arretrate e di essere nuovamente in grado di aderire ai termini del piano di rateazione.

In aggiunta, è importante considerare anche le situazioni in cui intervengono cambiamenti nelle circostanze personali del debitore, come nel caso del suo decesso. In una situazione del genere, l’erede del debitore può richiedere una nuova rateazione dimostrando di versare in una situazione di difficoltà economica. Questa disposizione è particolarmente rilevante poiché permette agli eredi di gestire i debiti fiscali dell’erede in modo più fattibile, evitando di subire un’improvvisa e gravosa pressione finanziaria.

La decadenza dalla rateazione e la possibilità di riammissione evidenziano l’importanza di un impegno costante nel rispettare i termini del piano di rateazione e la necessità di comunicare tempestivamente eventuali cambiamenti nelle proprie condizioni finanziarie. Tali meccanismi offrono un equilibrio tra la necessità di rispettare gli obblighi fiscali e la comprensione delle difficoltà che i contribuenti possono incontrare. Essi rappresentano un aspetto chiave del sistema fiscale, mirato a fornire soluzioni flessibili e praticabili per la gestione dei debiti fiscali.

Passiamo adesso ad un altro aspetto interessante ovvero la compensazione con i crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Come Funziona La Compensazione con Crediti nei Confronti della Pubblica Amministrazione?
Una delle novità significative nel contesto della gestione dei debiti fiscali in Italia è rappresentata dalla possibilità di compensare crediti certi e liquidi maturati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo. Questa opzione rappresenta un ulteriore strumento a disposizione dei contribuenti per gestire i propri debiti fiscali, offrendo un approccio flessibile e innovativo nel contesto del recupero dei crediti e del pagamento dei debiti.

La compensazione si verifica quando un contribuente ha crediti, ovvero somme di denaro che sono dovute a lui dalle Pubbliche Amministrazioni, e contemporaneamente ha debiti fiscali nei confronti dello Stato. Invece di dover pagare l’importo pieno del debito fiscale e attendere separatamente il rimborso del credito dalla Pubblica Amministrazione, il contribuente può utilizzare il credito maturato per ridurre l’importo del debito fiscale. Ciò consente una gestione più efficiente delle proprie finanze, in quanto il contribuente può soddisfare i propri obblighi fiscali utilizzando risorse già a lui dovute, anziché dover disporre di liquidità aggiuntiva.

La compensazione è particolarmente vantaggiosa in situazioni in cui i contribuenti si trovano ad affrontare difficoltà finanziarie e possono avere tempi di attesa lunghi per il recupero dei crediti dalle Pubbliche Amministrazioni. Utilizzando i crediti per compensare i debiti fiscali, i contribuenti possono alleggerire il proprio carico finanziario e migliorare la loro liquidità a breve termine.

Per poter usufruire della compensazione, è importante che i crediti siano certi, ovvero riconosciuti e non contestati, e liquidi, cioè immediatamente esigibili. Il contribuente deve dimostrare l’esistenza e l’ammontare di tali crediti attraverso una documentazione adeguata. Una volta verificata l’idoneità dei crediti, possono essere utilizzati per compensare i debiti fiscali iscritti a ruolo, rendendo il processo di pagamento più gestibile e meno oneroso.

Questa possibilità di compensazione rappresenta un passo avanti significativo nella gestione dei debiti fiscali e mostra la volontà del sistema fiscale di adottare approcci più flessibili e orientati alle esigenze dei contribuenti. Offre una soluzione pratica per i contribuenti che hanno diritto a rimborsi o pagamenti dalle Pubbliche Amministrazioni e, allo stesso tempo, devono affrontare obbligazioni fiscali. La compensazione contribuisce a una gestione finanziaria più equilibrata, consentendo ai contribuenti di utilizzare le risorse che hanno già maturato per risolvere in modo efficiente i propri obblighi fiscali.

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Concludendo, la rateazione delle cartelle esattoriali rappresenta una soluzione fondamentale e pratica per i contribuenti che affrontano difficoltà nel saldare i propri debiti fiscali. Questa opzione fornisce un meccanismo flessibile che consente una gestione più sostenibile dei debiti, riducendo l’onere immediato e distribuendo il pagamento in rate più gestibili. La rateazione, sia nella sua forma ordinaria che straordinaria, offre ai contribuenti la possibilità di adeguare i pagamenti dei debiti fiscali alle proprie capacità finanziarie, alleggerendo il carico di un impegno economico elevato e offrendo loro il tempo necessario per organizzare le proprie risorse finanziarie.

Il processo per accedere alla rateazione richiede un approccio accurato e una pianificazione attenta. La presentazione dell’istanza e gli allegati necessari per la richiesta di rateazione devono essere compilati e inviati con attenzione per garantire una valutazione favorevole. I contribuenti devono fornire informazioni complete e accurate per dimostrare la propria capacità di aderire ai termini del piano di rateazione.

Una volta approvato il piano di ammortamento, è essenziale mantenere un approccio disciplinato al pagamento delle rate. Il rispetto dei termini del piano di rateazione è cruciale; il mancato pagamento delle rate può portare alla decadenza dal beneficio della rateazione, rendendo immediatamente esigibile l’intero debito residuo. Tuttavia, il sistema prevede una certa flessibilità, offrendo la possibilità di riammissione alla rateazione se le rate scadute vengono saldate in toto. Questa disposizione fornisce una seconda chance ai contribuenti che hanno incontrato difficoltà temporanee nel rispettare i termini del piano.

Inoltre, l’introduzione della possibilità di compensare crediti certi e liquidi maturati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo rappresenta un’innovazione importante. Questa opzione offre ai contribuenti un ulteriore strumento per gestire i propri debiti fiscali in modo efficiente, consentendo loro di utilizzare risorse già a loro dovute per ridurre i propri obblighi fiscali.

In sintesi, la rateazione delle cartelle esattoriali emerge come una strategia vitale per i contribuenti che cercano di navigare situazioni finanziarie complesse. Offre una soluzione realistica e fattibile per adempiere agli obblighi fiscali, garantendo al contempo che i contribuenti possano continuare a gestire le loro finanze senza subire eccessive pressioni economiche. Con un approccio consapevole e una pianificazione accurata, i contribuenti possono sfruttare la rateazione per superare i periodi di difficoltà finanziaria, mantenendo un equilibrio tra il rispetto degli obblighi fiscali e la gestione sostenibile delle proprie risorse economiche.

In tal senso, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Giuseppe Monardo

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