Come Funziona La Prescrizione Delle Cartelle Esattoriali Nel 2024

La prescrizione delle cartelle esattoriali è un argomento di grande rilievo e complessità nel sistema fiscale italiano, rappresentando una questione cruciale per contribuenti e professionisti. Affrontare e comprendere a fondo la prescrizione delle cartelle esattoriali nel 2024 richiede non solo una conoscenza approfondita delle normative fiscali, ma anche la capacità di navigare nel complesso ambiente giuridico e amministrativo dell’Italia.

Quando parliamo di cartelle esattoriali, ci riferiamo agli atti con cui l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, o altri enti creditori, richiedono il pagamento delle somme dovute da un contribuente. La gestione di queste cartelle, specialmente quando si entra nel territorio della loro prescrizione, diventa un terreno delicato, dove ogni passo richiede prudenza e attenzione.

La prescrizione rappresenta quel periodo dopo il quale l’ente creditore non può più esercitare il suo diritto di riscossione del credito. Questo non è un termine unico e universale, ma varia a seconda del tipo di tributo o di sanzione in questione. Ad esempio, le imposte sui redditi come l’IRES e l’IRPEF hanno un periodo di prescrizione diverso rispetto ai tributi locali come l’IMU o la TASI.

Capire da quando inizia a decorrere il termine di prescrizione è fondamentale. In generale, il conto alla rovescia inizia dal momento in cui il diritto di credito può essere fatto valere, che spesso corrisponde alla data di notifica della cartella esattoriale. Ma ci sono eccezioni e dettagli specifici che devono essere considerati in ogni caso.

La gestione delle cartelle esattoriali prescritte richiede non solo una verifica attenta della data di notifica, ma anche una comprensione delle azioni possibili a disposizione del contribuente. Ad esempio, l’azione in autotutela consente di rivolgersi direttamente all’ente impositore per chiedere l’annullamento o la revisione del debito. È una strada che può portare a risultati significativi, ma che richiede una solida preparazione e comprensione del contesto legale.

La presenza di nuove normative, come la rottamazione delle cartelle esattoriali introdotta dalla legge di Bilancio, aggiunge un altro strato di complessità, offrendo opportunità ma anche sfide. La rottamazione permette di sanare in maniera agevolata i debiti, ma è essenziale comprendere chiaramente quali debiti sono inclusi in questo processo e quali rimangono esclusi.

In questo scenario, l’importanza di una consulenza legale diventa evidente. Gli studi legali specializzati nella gestione del sovraindebitamento e delle problematiche fiscali possono offrire assistenza preziosa, guidando i contribuenti attraverso le insidie delle cartelle esattoriali e aiutandoli a navigare nel mare delle normative fiscali.

In conclusione, la prescrizione delle cartelle esattoriali è un tema complesso che richiede un’attenzione particolare e un approccio informato. Con una comprensione approfondita delle leggi, una valutazione accurata di ogni situazione individuale e l’assistenza di professionisti esperti, è possibile affrontare con successo le sfide poste da questo importante aspetto del sistema fiscale italiano.

Partiamo quindi dalle basi.

1. Cosa Intendiamo per Prescrizione delle Cartelle Esattoriali
Il concetto di prescrizione delle cartelle esattoriali è un elemento fondamentale del diritto tributario italiano, importante tanto per i contribuenti quanto per gli enti creditori. Approfondiamo cosa si intende per prescrizione in questo contesto e le sue implicazioni.

Definizione di Prescrizione

  • La prescrizione delle cartelle esattoriali si riferisce al fenomeno giuridico per cui, dopo un certo lasso di tempo stabilito dalla legge, l’ente creditore (come l’Agenzia delle Entrate-Riscossione) perde il diritto di riscuotere un debito tributario dal contribuente.

Caratteristiche Principali

  1. Termine Legale: La prescrizione è un termine legale dopo il quale non è più possibile per un ente pubblico esigere il pagamento di un debito.
  2. Varia a Seconda del Tributo: Il periodo di prescrizione varia a seconda della natura del tributo o della sanzione. Ad esempio, ci sono differenze tra i termini applicati alle imposte dirette e a quelle locali.
  3. Calcolo del Periodo: Il periodo di prescrizione inizia generalmente dal momento in cui il diritto di credito può essere fatto valere, solitamente dalla data di notifica della cartella esattoriale.

Implicazioni per i Contribuenti

  • I contribuenti devono essere consapevoli dei termini di prescrizione applicabili ai loro debiti tributari. Una volta superato questo periodo, possono legalmente contestare la richiesta di pagamento da parte dell’ente creditore.

Importanza della Verifica

  • È essenziale che i contribuenti, o i loro consulenti legali, verifichino attentamente le date di notifica delle cartelle esattoriali e calcolino correttamente il periodo di prescrizione. Errori in questa fase possono portare a pagamenti non dovuti o a mancate contestazioni di richieste illegittime.

Rapporto con la Rottamazione

  • Le recenti normative sulla rottamazione delle cartelle esattoriali possono interagire con le regole sulla prescrizione, offrendo ai contribuenti modalità agevolate per saldare i debiti prima che questi diventino prescritti.

In sintesi, comprendere la prescrizione delle cartelle esattoriali è di cruciale importanza per i contribuenti. Questa conoscenza può aiutarli a identificare situazioni in cui un debito non è più legalmente esigibile e ad adottare le misure appropriate per la loro tutela finanziaria e legale.

Concentriamoci adesso sulla varietà nei termini di prescrizione.

2. Varietà nei Termini di Prescrizione
La prescrizione delle cartelle esattoriali è soggetta a termini variabili a seconda del tipo di tributo o sanzione. Questa varietà nei termini di prescrizione è essenziale per i contribuenti e i loro consulenti legali da comprendere e monitorare. Ecco un’esplorazione più dettagliata di questa varietà:

Imposte Dirette (IRES, IRPEF) e IVA

  • Per le imposte sui redditi come IRES (Imposta sul Reddito delle Società) e IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche), così come per l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto), il termine di prescrizione è generalmente di 10 anni. Ciò significa che dopo 10 anni dalla data in cui il debito è divenuto esigibile, l’ente creditore non può più richiedere il pagamento.

Tributi Locali (IMU, TASI, TARI)

  • Per i tributi locali come IMU (Imposta Municipale Unica), TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) e TARI (Tassa sui Rifiuti), il termine di prescrizione può essere di 5 anni o di 10 anni. La durata dipende da varie circostanze e da interpretazioni giurisprudenziali.

Contributi Previdenziali

  • I contributi previdenziali hanno un periodo di prescrizione di 5 anni. Dopo questo lasso di tempo, le agenzie previdenziali non possono più reclamare i contributi non pagati.

Sanzioni Amministrative e Multe

  • Le sanzioni amministrative e le multe hanno spesso un termine di prescrizione che può variare. È importante verificare caso per caso, poiché la legislazione può cambiare o può essere interpretata in modi diversi dai tribunali.

Inizio del Periodo di Prescrizione

  • Il periodo di prescrizione inizia solitamente dal giorno successivo alla notifica della cartella esattoriale o dal giorno in cui il debito diventa esigibile.

Sospensione e Interruzione della Prescrizione

  • È importante notare che ci sono azioni che possono sospendere o interrompere la prescrizione, come l’emissione di una nuova cartella o un atto giudiziario. Queste azioni possono “resettare” il conto alla rovescia del periodo di prescrizione.

Consulenza Legale

  • Dato che la materia è complessa e soggetta a frequenti cambiamenti normativi e interpretazioni giurisprudenziali, è consigliabile consultare un avvocato specializzato per valutare correttamente i termini di prescrizione applicabili ai diversi tipi di tributi e sanzioni.

In conclusione, la varietà nei termini di prescrizione delle cartelle esattoriali richiede una costante attenzione e un’accurata analisi giuridica, permettendo ai contribuenti di gestire efficacemente le proprie responsabilità fiscali e di evitare il pagamento di debiti eventualmente divenuti non più esigibili.

Ora tocchiamo un aspetto importante, il momento di inizio della prescrizione.

3. Momento di Inizio della Prescrizione
Il momento in cui inizia la prescrizione di una cartella esattoriale è un punto cruciale per i contribuenti, poiché determina fino a quando l’ente creditore può legittimamente richiedere il pagamento del debito. Questo momento non è sempre immediatamente chiaro e richiede una comprensione accurata delle norme che regolano la prescrizione.

Definizione del Momento di Inizio

  • Generalmente, il periodo di prescrizione inizia a decorrere dal giorno successivo a quello in cui il diritto di riscuotere il credito diventa esigibile, ovvero dal momento in cui l’ente creditore ha la possibilità legale di richiedere il pagamento del debito.

Notifica della Cartella Esattoriale

  • Nella maggior parte dei casi, la prescrizione inizia dalla data di notifica della cartella esattoriale al debitore. Questa notifica è un atto formale che informa il contribuente dell’esistenza del debito e della necessità di pagarlo.

Casi Particolari

  • In alcune circostanze, il momento di inizio della prescrizione può essere diverso. Ad esempio, se ci sono state delle sospensioni legali del diritto di riscossione (come in caso di ricorsi o di moratorie fiscali), il conteggio del termine di prescrizione potrebbe essere influenzato.

Importanza di Conoscere la Data Esatta

  • È fondamentale per i contribuenti conoscere con precisione la data di inizio della prescrizione per valutare correttamente se un debito è ancora esigibile. Un errore nel calcolare questa data può comportare il rischio di pagare debiti in realtà già prescritti.

Consultazione di Documenti e Registri

  • Per stabilire il momento esatto di inizio della prescrizione, può essere necessario consultare i documenti di notifica e altri registri ufficiali. In alcuni casi, potrebbe essere necessario richiedere una copia della notifica originale per verificare la data esatta.

Ruolo del Consulente Legale o Fiscale

  • La complessità nel determinare il momento di inizio della prescrizione rende consigliabile la consulenza di un esperto legale o fiscale. Questi professionisti possono aiutare a interpretare correttamente le norme e a calcolare accuratamente i termini di prescrizione applicabili.

In conclusione, il momento di inizio della prescrizione è un fattore critico nel gestire le cartelle esattoriali. Una corretta comprensione e calcolo di questo momento permettono ai contribuenti di salvaguardare i propri diritti e di evitare di effettuare pagamenti non dovuti.

Ora tocchiamo il vasto ambito della gestione delle cartelle di pagamento prescritte.

4. Gestione delle Cartelle Esattoriali Prescritte
La gestione delle cartelle esattoriali prescritte è una fase delicata e significativa per i contribuenti, che richiede un’attenta valutazione e azioni strategiche. Ecco alcune linee guida su come gestire queste situazioni:

1. Verifica della Prescrizione

  • Il primo passo nella gestione di una cartella esattoriale presunta prescritta è verificare se effettivamente il termine di prescrizione sia trascorso. Questo richiede un’analisi accurata delle date di notifica delle cartelle e delle eventuali azioni che potrebbero aver interrotto o sospeso il periodo di prescrizione.

2. Raccolta di Documentazione Adeguata

  • È essenziale raccogliere tutta la documentazione relativa alle cartelle esattoriali, incluse le notifiche originali e qualsiasi corrispondenza o documento rilevante. Questi documenti serviranno a supportare la richiesta di prescrizione.

3. Azione in Autotutela

  • I contribuenti possono intraprendere un’azione in autotutela rivolgendosi direttamente all’ente creditore (es. Agenzia delle Entrate-Riscossione) per chiedere la revisione della cartella esattoriale sulla base della prescrizione. Questo richiede la presentazione di una specifica istanza supportata dalla necessaria documentazione.

4. Eventuali Ricorsi

  • Se la richiesta di autotutela non viene accolta o se ci sono controversie sulla prescrizione, il contribuente può presentare un ricorso presso l’autorità giudiziaria competente. Questo passaggio richiede l’assistenza di un avvocato specializzato.

5. Valutazione del Rischio Legale

  • Prima di intraprendere qualsiasi azione, è importante valutare il rischio legale e finanziario. In alcuni casi, potrebbe essere più prudente saldare il debito anche se prescritto, specialmente se il costo del contenzioso legale è sproporzionato rispetto all’importo del debito.

6. Comunicazione con l’Ente Creditore

  • Mantenere una comunicazione chiara e documentata con l’ente creditore è fondamentale. Questo aiuta a evitare fraintendimenti e può facilitare una risoluzione amichevole.

7. Monitoraggio delle Azioni dell’Ente Creditore

  • Anche dopo aver intrapreso azioni per la prescrizione di una cartella, è importante continuare a monitorare eventuali azioni da parte dell’ente creditore, come nuove notifiche o atti di pignoramento.

8. Consulenza Legale

  • Data la complessità delle questioni legali e fiscali coinvolte, si consiglia di ricorrere all’assistenza di un avvocato specializzato o di un consulente fiscale. Questi professionisti possono fornire una guida esperta e rappresentare efficacemente il contribuente in tutte le fasi del processo.

In conclusione, gestire correttamente le cartelle esattoriali prescritte richiede un approccio oculato e informato. Attraverso la verifica accurata, la documentazione adeguata, e l’eventuale assistenza legale, i contribuenti possono difendere i propri diritti e risolvere le questioni fiscali in modo efficace.

Andiamo a toccare ora i ricorsi.

5. Ricorsi in Caso di Controversie
Quando sorgono controversie relative alle cartelle esattoriali, i contribuenti hanno la possibilità di presentare ricorsi per contestarle. Questi ricorsi sono strumenti legali essenziali per difendere i propri diritti in caso di disaccordi con le richieste dell’ente creditore. Ecco come vengono gestiti i ricorsi in caso di controversie sulle cartelle esattoriali:

1. Tempi e Modalità di Presentazione del Ricorso

  • I contribuenti hanno generalmente 60 giorni di tempo dalla notifica della cartella esattoriale per presentare un ricorso. Questo ricorso va indirizzato all’organo giurisdizionale competente, che può variare a seconda della natura e del valore del tributo o della sanzione contestata.

2. Identificazione dell’Organo Giurisdizionale Competente

  • A seconda del tipo di tributo e dell’ammontare del debito, il ricorso può essere presentato presso la Commissione Tributaria Provinciale o Regionale. È importante identificare correttamente l’organo competente per evitare inammissibilità del ricorso.

3. Preparazione del Ricorso

  • Il ricorso deve essere ben strutturato e contenere tutti gli elementi necessari per supportare la contestazione: motivazioni di fatto e di diritto, documentazione a supporto e specifiche richieste. L’accuratezza e la completezza del ricorso sono fondamentali per le sue possibilità di successo.

4. Assistenza di un Avvocato Specializzato

  • Dato il complesso quadro legale e procedurale, è altamente consigliabile affidarsi a un avvocato specializzato in diritto tributario. L’avvocato può preparare e presentare il ricorso, rappresentare il contribuente durante l’iter giudiziario e fornire consulenza sulle migliori strategie da adottare.

5. Possibili Esiti del Ricorso

  • L’esito del ricorso può variare: il tributo può essere annullato, ridotto o confermato. In alcuni casi, può essere necessario procedere a un ulteriore grado di giudizio presso la Commissione Tributaria Regionale o la Corte di Cassazione.

6. Costi e Benefici del Ricorso

  • La decisione di procedere con un ricorso deve essere valutata attentamente, considerando i costi legali e il tempo necessario. In alcuni casi, potrebbe essere più vantaggioso trovare un accordo diretto con l’ente creditore.

7. Importanza della Documentazione

  • Mantenere una documentazione accurata e completa è cruciale per supportare il ricorso. Questo include la conservazione di tutte le notifiche, le ricevute di pagamento e qualsiasi altra corrispondenza rilevante.

In conclusione, i ricorsi rappresentano uno strumento chiave per i contribuenti nella gestione delle controversie relative alle cartelle esattoriali. Affrontare queste situazioni con la giusta preparazione e assistenza legale può fare una differenza significativa nella risoluzione delle dispute fiscali.

Ora andiamo a concentrarci sulle novità.

6. Novità Attive Nel 2023 – 2024 in Tema di Rottamazione delle Cartelle Esattoriali
Le novità in tema di rottamazione delle cartelle esattoriali rappresentano un aspetto importante per i contribuenti che cercano di gestire e risolvere i propri debiti fiscali. Le recenti modifiche legislative hanno introdotto opzioni aggiuntive per i contribuenti per affrontare i debiti esistenti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Esaminiamo queste novità:

1. Introduzione della “Rottamazione Quater”

  • La legge di Bilancio 2023 ha introdotto la cosiddetta “rottamazione quater”. Questa novità offre ai contribuenti l’opportunità di regolare i propri debiti fiscali attraverso condizioni più favorevoli, inclusa la riduzione degli interessi di mora e delle sanzioni.

2. Ambito di Applicazione

  • La rottamazione quater è rivolta ai debiti fiscali e alle sanzioni amministrative che sono stati affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro date specificate nella legge. Include varie tipologie di debiti, ma non tutte.

3. Esclusioni dalla Rottamazione

  • Non tutti i debiti possono essere inclusi nella rottamazione quater. Sono generalmente esclusi i debiti derivanti da sentenze penali, alcune multe e sanzioni relative a violazioni particolarmente gravi.

4. Vantaggi della Rottamazione

  • Il principale vantaggio della rottamazione quater è la possibilità di chiudere le vecchie pendenze fiscali in modo più economico, pagando un importo inferiore rispetto a quello originariamente dovuto.

5. Procedure e Scadenze

  • Per aderire alla rottamazione, i contribuenti devono seguire procedure specifiche entro le scadenze stabilite dalla legge. Questo può includere la presentazione di domande e la definizione di piani di pagamento.

6. Impatto sulla Prescrizione

  • La rottamazione può influenzare il calcolo della prescrizione delle cartelle esattoriali. La partecipazione a un programma di rottamazione può interrompere o modificare il periodo di prescrizione originario.

7. Consulenza Professionale

  • Data la complessità della normativa e delle procedure di rottamazione, è consigliabile consultare un professionista qualificato, come un avvocato tributarista o un commercialista, per comprendere tutte le implicazioni e assicurarsi di adempiere correttamente a tutte le condizioni necessarie.

8. Il Decreto MilleprorogheLa legge di conversione del Decreto “Milleproroghe” ha introdotto importanti modifiche relative alla Definizione agevolata delle cartelle esattoriali e alla mancata osservanza dell’obbligo vaccinale.

Il Decreto Milleproroghe stabilisce una nuova data limite per il pagamento delle rate della rottamazione quater, applicabile a tutti coloro che hanno optato per la definizione agevolata delle cartelle esattoriali.

Conseguentemente, si sono modificate le scadenze per il pagamento della prima e seconda rata (inizialmente previste per ottobre e novembre 2023) e della terza rata, fissata per il 28 febbraio 2024, posticipandole al 15 marzo.

Viene inoltre concesso un ulteriore periodo di tolleranza di 5 giorni: di conseguenza, l’ultimo termine per mantenere i benefici della definizione agevolata è il 20 marzo. In base a questa nuova normativa, i soggetti che hanno presentato domanda di rottamazione quater non verranno considerati in ritardo nel pagamento fino al 20 marzo 2024. Ciò riguarda esclusivamente le somme oggetto di rottamazione, consentendo ai debitori di utilizzare i crediti d’imposta in compensazione.

In conclusione, la rottamazione quater rappresenta un’opportunità significativa per i contribuenti per risolvere le loro pendenze fiscali in maniera più vantaggiosa. Tuttavia, la decisione di aderire a un programma di rottamazione deve essere presa dopo un’attenta valutazione delle proprie circostanze finanziarie e fiscali, con l’assistenza di professionisti qualificati.

Ma quali sono nel dettaglio le attuali esclusioni?

7. Esclusioni dalla Rottamazione
Le esclusioni dalla rottamazione delle cartelle esattoriali sono una componente importante da considerare quando si valuta la possibilità di aderire a questi programmi. Anche se la rottamazione può offrire un’opportunità per saldare i debiti in condizioni agevolate, non tutti i tipi di debiti sono inclusi. Ecco una panoramica delle principali esclusioni:

1. Sanzioni Penali e Amministrative Gravi

  • Le multe e le sanzioni derivanti da condanne penali o da violazioni gravi non sono generalmente incluse nei programmi di rottamazione. Questo può includere, ad esempio, multe per gravi infrazioni stradali o sanzioni per reati fiscali.

2. Debiti Non Affidati a Agenzia delle Entrate-Riscossione

  • Solo i debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro specifiche scadenze sono idonei per la rottamazione. I debiti che non rientrano in questi parametri temporali sono esclusi dal programma.

3. Alcune Tipologie di Tributi

  • Alcuni tributi specifici possono essere esclusi dalla rottamazione. È importante verificare le condizioni specifiche del programma di rottamazione per capire quali tipi di debito sono ammissibili.

4. Debiti con Enti Diversi da Agenzia delle Entrate-Riscossione

  • I debiti che sono in carico a enti diversi dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, come quelli gestiti da enti locali o da altri organismi statali, potrebbero non essere inclusi nei programmi di rottamazione.

5. Limitazioni Temporali e di Importo

  • Potrebbero esserci limitazioni riguardanti l’ammontare del debito e il periodo di riferimento dei debiti che possono essere oggetto di rottamazione. Queste limitazioni sono definite nelle normative specifiche del programma di rottamazione.

6. Obbligazioni Contrattuali Particolari

  • Debiti derivanti da obbligazioni contrattuali specifiche o da particolari situazioni legali possono essere esclusi dalla rottamazione.

Importanza della Consulenza Professionale

  • Dato il panorama complesso delle esclusioni, è essenziale consultare un professionista qualificato per una valutazione accurata della propria situazione debitoria e per comprendere se specifici debiti rientrano nel programma di rottamazione.

In sintesi, mentre la rottamazione offre un’opportunità per gestire i debiti in modo più sostenibile, è importante essere consapevoli delle sue limitazioni ed esclusioni. Una comprensione chiara di quali debiti possono essere inclusi e quali sono esclusi aiuterà i contribuenti a prendere decisioni informate e a elaborare la strategia più adatta per la gestione dei propri debiti.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Esperti In Cartelle Esattoriali

In conclusione, l’ambito della gestione delle cartelle esattoriali e della loro prescrizione in Italia rappresenta un territorio vasto e complesso, che tocca le sfere legali, fiscali e personali dei contribuenti. Comprendere la natura delle cartelle esattoriali, il meccanismo della prescrizione, e le opportunità offerte da programmi come la rottamazione è cruciale per ogni contribuente.

Le cartelle esattoriali, con il loro carico di debiti e sanzioni, possono rappresentare una fonte significativa di preoccupazione. Tuttavia, attraverso una comprensione approfondita dei processi di prescrizione, i contribuenti possono identificare opportunità per gestire efficacemente i loro debiti. La prescrizione offre una finestra legale entro cui l’ente creditore può esigere i pagamenti; una volta chiusa, i debiti non sono più riscuotibili. La corretta comprensione di quando inizia e termina questo periodo è quindi vitale.

Anche se la prescrizione può portare a una soluzione per alcune cartelle esattoriali, è importante ricordare che non tutte le cartelle sono automaticamente cancellate alla scadenza del termine prescrittivo. La verifica e l’azione in autotutela diventano strumenti essenziali in mano ai contribuenti, permettendo loro di contestare attivamente debiti non più dovuti.

D’altra parte, la rottamazione delle cartelle esattoriali rappresenta un’opportunità notevole per regolarizzare situazioni debitorie in condizioni più favorevoli. Tuttavia, l’esistenza di specifiche esclusioni impone ai contribuenti di esaminare attentamente quali debiti possono essere inclusi in questi programmi. La complessità delle leggi e delle procedure coinvolte sottolinea l’importanza della consulenza professionale, che diventa un alleato prezioso per i contribuenti nel navigare queste acque.

La presenza di esperti legali e fiscali al fianco dei contribuenti non è solo una risorsa per affrontare questioni attuali, ma anche un investimento nella loro tranquillità futura. Questi professionisti non solo forniscono chiarimenti e direzione nelle questioni immediatamente pressanti, ma possono anche offrire una pianificazione strategica a lungo termine, aiutando a evitare la ricorrenza di simili problemi.

Infine, è essenziale che i contribuenti rimangano informati e proattivi. La conoscenza aggiornata delle leggi fiscali e la comprensione dei propri diritti e responsabilità sono la prima linea di difesa contro le possibili complicazioni derivanti dalle cartelle esattoriali. Che si tratti di valutare l’idoneità per programmi di rottamazione o di intraprendere azioni legali per contestare le richieste di pagamento, una gestione informata e strategica delle cartelle esattoriali è fondamentale.

In questo paesaggio fiscale in continuo cambiamento, la capacità di adattarsi e rispondere con azioni informate e tempestive è il miglior modo per i contribuenti di salvaguardare la loro salute finanziaria e legale. Con l’aiuto di consulenti esperti e un approccio attento, è possibile navigare con successo nel mondo delle cartelle esattoriali e della loro prescrizione, trasformando potenziali ostacoli in opportunità per una maggiore stabilità fiscale e finanziaria.

In tal senso, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Disclaimer: Le opinioni espresse in questo articolo riflettono il punto di vista personale degli Autori, maturato sulla base della loro esperienza professionale. Non devono essere considerate come consulenza tecnica o legale. Per chiarimenti specifici o ulteriori informazioni, si consiglia di contattare direttamente il nostro studio. Si invita a tenere presente che l’articolo fa riferimento al contesto normativo vigente alla data di redazione, poiché leggi e interpretazioni giuridiche possono cambiare nel tempo. Non ci assumiamo alcuna responsabilità per un utilizzo inappropriato delle informazioni contenute in queste pagine.
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Giuseppe Monardo

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