Cosa Succede Se Non Riesco Più a Pagare Un Leasing? Risponde L’Avvocato

Cosa succede se non pago i canoni del leasing?

Inadempienza in un contratto di leasing: che cosa prevede la legge?

Queste sono tutte domande fondamentali per chiunque non riesca a pagare un leasing ad esempio per un’auto, per attrezzature di lavoro o addirittura per un immobile.

Da questo punto di vista, un contratto di leasing ha come oggetto la capacità di usufruire di un bene con un canone periodico e con la possibilità finale di riscattarlo pagando al proprietario la differenza tra il prezzo del bene e quello che è già stato versato.

Ma che succede se non riesci più a pagare i singoli canoni?

Quello che succede è che dovrai restituire il bene che successivamente sarà venduto dalla società di leasing.

Purtroppo verrà venduto sempre ad un prezzo inferiore a quello iniziale e tu sarai obbligato formalmente a restituire la differenza.

Questo dice la legge.

Da questo punto di vista i contratti di leasing sono i più complessi e pericolosi per chi li sottoscrive perché contengono un cappio che si stringe forte su ogni debitore che non riesca a sostenere i canoni.

Questo cappio è la cosiddetta attualizzazione del tasso di leasing.

Spieghiamo meglio.

Ogni leasing ha un suo specifico tasso.

Tu prendi un determinato bene e versi il primo importo per un ammontare più alto e poi i successivi per un ammontare più basso.

Se tu non riesci più a pagare però, tu devi alla banca tutto quello che concerne il tasso interno di attualizzazione, ovvero l’uguaglianza fra costo di acquisto del bene locato e il valore attuale dei canoni e del prezzo dell’opzione di acquisto finale stabiliti da contratto.

Facciamo un esempio tipico che siamo soliti affrontare: se tu compri attrezzature mediche per 80.000€ e poi non riesci a pagare e riconsegni le attrezzature tu non sei apposto così.

Perché?

Perché le attrezzature verranno vendute a molto meno, tipo 20.000€ e tu sarai tenuto a pagare il resto connesso a questo tasso interno di attualizzazione che non è altro che una sorta di penale che va ad attualizzare l’importo che sei tenuto a versare.

Tradotto: uno sfacelo con decreti ingiuntivi, ipoteche e pignoramenti.

Allora qual è la soluzione che adottiamo in Studio Monardo?

La soluzione tipica è, dopo aver effettuato un’analisi precisa di tutte le clausole contrattuali con Metodo “Fatti Rimborsare®” e rilevate eventuali anomalie e interessi calcolati in maniera errata, andiamo a contestare tutto per poi arrivare ad un saldo e stralcio vantaggioso.

In pratica, in qualità di avvocati esperti in contenzioso bancario, usura ed anatocismo, andiamo a fare letteralmente le pulci a contratti, calcoli ed interessi per poi, con tutte le rilevazioni in mano, andare a chiedere un accordo il più possibile conveniente per il cliente (e succede più spesso di quanto pensi).

Con i contratti di leasing e posizioni debitorie, è sempre opportuno scegliere la consulenza di un avvocato specializzato in debiti bancari perché i rischi sono importanti ed anche penali.

Più di una volta è capitato che per semplice ignoranza la persona non abbia restituito il bene e oltre ai decreti ingiuntivi, abbia subito addirittura una denuncia penale per appropriazione indebita.

Perciò se ti trovi in questa condizione ed hai un debito connesso ad un contratto di leasing che non riesci a sanare, uno studio di avvocati esperti in contenzioso come Studio Monardo è la soluzione perché le anomalie nei contratti di leasing ci sono e non sono così rari.

In tal senso, a seguito di una sentenza della Corte di Appello di Torino (Sentenza n. 699/2018 del 16/05/2018), le eventuali irregolarità presenti in un contratto rendono possibile la contestazione degli ammontari pagati e addirittura la rinegoziazione del contratto stesso.

E nel caso della corte di appello di Torino la Banca, nel calcolare il tasso di leasing, non aveva preso in considerazione l’infrannualità dei canoni, equiparandolo con il TAN, il tasso annuo nominale.

Risultato: il cliente ha ottenuto un rimborso di 70.270€.

Questo può succedere e con l’aiuto di legali ed esperti in analisi quantitativa come in Studio Monardo, hai la possibilità di recuperare potenzialmente quello che hai pagato non correttamente durante gli anni di leasing e in caso di debito pesante riuscire ad arrivare ad un accordo di saldo e stralcio onorevole.

L’Avvocato Giuseppe Monardo con il suo Studio, da oltre 16 anni svolge la professione di Avvocato nell’ambito dell’indebitamento bancario e tributario ed ha aiutato moltissime persone ad uscire dai debiti per merito del Metodo “Fatti Rimborsare®”, il primo metodo di analisi di debiti bancari e reati tributari ideato per misurare anticipatamente la situazione del provvedimento per poi scegliere, se la condizione lo consente, un programma di cancellazione o restrizione del debito.

L’Avvocato Monardo coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi)

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021)

Fatti aiutare perciò dal Metodo “Fatti Rimborsare®” dell’Avvocato Monardo per risolvere il tuo debito dovuto al contratto di leasing.

Il Metodo “Fatti Rimborsare®” è un metodo di analisi che ti consente di comprendere anticipatamente il Grado Di Soccombenza (GDS) di un eventuale contenzioso, e questo ti permette di sapere anticipatamente se hai la capacità di agire contro la banca o risulta del tutto inutile e non devi investire i tuoi soldi.

Contatta perciò il nostro Studio e ricorda che lavoriamo sempre al minimo tariffario per etica di studio.

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La seconda modalità è la consulenza fisica che è sempre a pagamento, compreso il primo consulto il cui costo parte da 500€+iva da saldare in anticipo. Questo tipo di consulenza si svolge tramite appuntamenti nella sede fisica locale Italiana specifica deputata alla prima consulenza e successive (azienda del cliente, ufficio del cliente, domicilio del cliente, studi locali con cui collaboriamo in partnership, uffici e sedi temporanee) e successiva interlocuzione anche digitale tramite posta elettronica e posta elettronica certificata.
 

La consulenza fisica, a differenza da quella esclusivamente digitale, avviene sempre a partire da due settimane dal primo contatto.

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Giuseppe Monardo

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