Posso evitare il pignoramento della casa con una donazione?

Gli immobili donati possono essere espropriati?

Donare un immobile è un modo legale per sfuggire al pignoramento?

Queste sono domande fondamentali per tutti coloro che si trovano in forte difficoltà economica ed hanno subito un pignoramento o stanno per subirlo.

Da questo punto di vista, alla domanda se si possa o meno donare un immobile che è stato pignorato, la risposta è no.

Un immobile pignorato non può essere né venduto, né ceduto e purtroppo neppure donato a terzi.

Ed è lo stesso notaio a bloccare un’eventuale donazione a tale scopo perché ha il dovere formale e legislativo di controllare la sussistenza o meno di tutti quanti i requisiti della donazione.

E la donazione, in caso di pignoramento, non può essere fatta neppure ai familiari.

Non solo, ma l’immobile non può essere donato neppure se è soggetto ad un’ipoteca.

Ma nel caso l’immobile sia già stato donato in precedenza?

Il nuovo proprietario può incorrere nel pignoramento?

La risposta è dipende.

Infatti l’immobile può subire il pignoramento se e solo se i debiti del debitore sono sorti prima della donazione.

Se sono sorti successivamente no.

Facciamo un esempio in modo da chiarire il tutto.

Se la persona che ti ha donato l’immobile, dopo la donazione contrae un mutuo e purtroppo non lo paga più, l’immobile che ti ha donato non può essere mai pignorato per saldare i suoi debiti.

Cosa diversa è se te l’ha donato successivamente ai suoi debiti.

In questo caso, in qualità di nuovo proprietario dell’immobile, tu rischi l’espropriazione forzata.

Ma ci sono dei limiti.

Infatti il creditore può mettere all’asta gli immobili pignorati se e solo se ha iscritti il pignoramento nei registri immobiliari entro un anno dalla donazione formale, ovvero da quanto è stata formalmente trascritta.

Per questo motivo, sei vuoi bloccare il pignoramento devi poter dimostrare o che l’esecuzione forzata è stata trascritta dopo un anno, o che l’alienazione dell’immobile non sia stata a titolo gratuito o che non renda indisponibile il bene.

Ma non finisce qui, perché dopo il primo anno e nei successivi quattro, il creditore può richiedere la cosiddetta azione revocatoria ovvero un’azione legale in grado di rendere inefficace il trasferimento del bene che, se accettata dal giudice, renderà l’immobile pignorabile.

Per farlo però il creditore deve dimostrare che chi ha il debito ed ha effettuato la donazione, non sia proprietario di beni di pari valore o superiore rispetto a quello donato.

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