Cosa controllare quando arriva la cartella di pagamento?
Come verificare la validità di una cartella esattoriale?
Rispondiamo rapidamente a queste domande importanti per qualsiasi contribuente che abbia ricevuto una cartella esattoriale dall’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Da questo punto di vista, prima di effettuare il pagamento dobbiamo capire se quelli che sono i debiti notificati sono dovuti o meno.
Può capitare infatti, che l’ente abbia agito in ritardo o formalmente in maniera scorretta ad esempio non citando con correttezza tutti i dati e le informazioni indispensabili per esercitare il diritto di difesa.
In tal senso, dobbiamo sapere che se la cartella di pagamento non è formalmente perfetta, si può impugnare causando la nullità per questioni di illegittimità della stessa.
Ma allora che cosa devo controllare per poterla potenzialmente impugnare?
Prima di tutto devi sapere che ogni cartella contiene sempre una serie di informazioni d’obbligo.
C’è l’anno in cui il credito dovuto è stato iscritto al ruolo ovvero è stato delegato dall’ente all’Agenzia delle Entrate Riscossione per avviare la riscossione.
Ci sono naturalmente l’importo da pagare ma anche gli interessi.
Infine c’è il tipo d’imposta oppure di sanzione dovuta.
La prima cosa da controllare da questo punto di vista è sempre la data perché esiste una prescrizione che va da 3 anni per il bollo auto, a 5 anni per Tosap, Tasi, Tari, Imu, Inps oppure Inail, violazioni del codice della strada: fino a dieci per tutti gli altri tributi come diritti Camera di Commercio, Irpef, Irap, Ires, bollo, canone Rai, Iva, registro.
Dobbiamo sapere però che qualsiasi sollecito di pagamento ha come conseguenza l’interruzione della prescrizione che ripartirà da capo.
La seconda cosa da guardare assolutamente è poi la data in cui il debito è stato iscritto a ruolo.
Questa data non deve mai superare i tre anni dalla notifica della cartella di pagamento altrimenti tutto decade.
Dobbiamo poi controllare l’importo, anzi gli importi perché l’Agenzia delle Entrate Riscossione deve sempre indicare nella cartella sia il totale che gli interessi per singola annualità perché i tassi applicati possono essere differenti.
La notifica poi, deve arrivare sempre presso la residenza del contribuente e se non arriva dobbiamo dimostrare di non averne preso cognizione.
Inoltre una cartella è nulla se non viene indicato il nome ed il cognome del responsabile del procedimento.
Per quanto riguarda le cartelle esattoriali e gli avvisi di accertamento, lo Studio Monardo aiuta anche cittadini ed imprese di Torino, Moncalieri, Collegno, Rivoli, Nichelino, Settimo Torinese, Grugliasco, Chieri, Pinerolo, Venaria Reale, Carmagnola, Chivasso, Orbassano, Ivrea, Rivalta di Torino, San Mauro Torinese, Ciriè, Piossasco, Beinasco, Alpignano, Leini, Giaveno, Pianezza, Volpiano, Vinovo, Caselle Torinese, Avigliana, Rivarolo Canavese, Borgaro Torinese, Santena, Trofarello, San Maurizio Canavese, Poirino, Castellamonte, Cuorgnè, Gassino Torinese, Carignano, Druento, Alessandria, Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona, Acqui Terme, Valenza, Ovada, Asti, Canelli, Nizza Monferrato, Biella, Cossato, Valdilana, Cuneo, Alba, Bra, Fossano, Mondovì, Savigliano, Saluzzo, Borgo San Dalmazzo, Busca, Boves, Racconigi, Cherasco, Novara, Borgomanero, Trecate, Galliate, Oleggio, Arona, Cameri, Castelletto sopra Ticino, Bellinzago Novarese, Verbania, Domodossola, Omegna, Gravellona Toce, Vercelli, Borgosesia, Santhià.