Cancellare Debiti Di Albergo: Come Difendersi Con L’Avvocato

Affrontare i debiti derivanti dalla gestione di un albergo può rappresentare una sfida significativa per gli imprenditori del settore turistico. La complessità delle normative, unita alle peculiarità del settore, rende fondamentale comprendere le strategie legali disponibili per gestire e, in alcuni casi, cancellare tali debiti. In questo contesto, il supporto di un avvocato specializzato diventa cruciale per navigare attraverso le varie opzioni legali e proteggere gli interessi dell’albergatore.

Ma andiamo nei dettagli con Studio Monardo, gli avvocati specializzati in cancellazione debiti di società.

Quali sono le principali cause di indebitamento per un albergo?

L’indebitamento nel settore alberghiero può derivare da una combinazione di fattori interni ed esterni che influenzano la stabilità finanziaria delle strutture ricettive. Tra le cause principali si annoverano:

Investimenti iniziali elevati: L’acquisizione, la costruzione o la ristrutturazione di un albergo richiedono ingenti capitali. Spesso, gli imprenditori ricorrono a finanziamenti bancari per coprire tali costi, incrementando il livello di indebitamento.

Fluttuazioni stagionali: La domanda turistica è soggetta a variazioni stagionali significative. Durante i periodi di bassa stagione, i ricavi possono diminuire drasticamente, rendendo difficile coprire le spese operative e onorare gli impegni finanziari.

Concorrenza intensa: L’aumento del numero di strutture ricettive, unitamente alla crescita delle piattaforme di affitto a breve termine, ha intensificato la competizione nel settore. Questa pressione competitiva può ridurre i margini di profitto e compromettere la capacità di rimborso dei debiti.

Gestione inefficiente: Una gestione carente, caratterizzata da scarsa pianificazione finanziaria, controllo dei costi inadeguato o strategie di marketing inefficaci, può portare a perdite operative e all’accumulo di debiti.


Eventi imprevisti: Situazioni come crisi economiche, pandemie o disastri naturali possono causare una drastica riduzione delle prenotazioni e dei ricavi, mettendo a rischio la sostenibilità finanziaria dell’albergo.

Costi operativi elevati: Spese fisse come stipendi del personale, manutenzione, utenze e tasse possono rappresentare una porzione significativa del budget. Se non adeguatamente gestite, queste spese possono contribuire all’accumulo di debiti.

Politiche di pricing inadeguate: Prezzi non competitivi o strategie tariffarie inefficaci possono ridurre l’occupazione delle camere e i ricavi, influenzando negativamente la capacità di coprire le spese e i debiti.

Mancanza di diversificazione dei servizi: Affidarsi esclusivamente all’alloggio senza offrire servizi aggiuntivi come ristorazione, spa o eventi può limitare le fonti di reddito, rendendo l’albergo più vulnerabile alle fluttuazioni del mercato.

Cambiamenti nelle preferenze dei consumatori: L’evoluzione delle aspettative dei clienti, come la crescente domanda di esperienze personalizzate o sostenibili, può richiedere investimenti aggiuntivi. La mancata adattabilità a queste tendenze può comportare una diminuzione delle prenotazioni e dei ricavi.

Regolamentazioni e tasse: L’introduzione di nuove normative o l’aumento delle imposte locali possono incrementare i costi operativi, influenzando la redditività e contribuendo all’indebitamento.

Per mitigare il rischio di indebitamento, è essenziale che gli albergatori adottino una gestione finanziaria oculata, implementino strategie di marketing efficaci, diversifichino le fonti di reddito e rimangano flessibili nell’adattarsi ai cambiamenti del mercato e alle preferenze dei clienti.

Riepilogo delle principali cause di indebitamento per un albergo:

  • Investimenti iniziali elevati
  • Fluttuazioni stagionali della domanda
  • Concorrenza intensa nel settore
  • Gestione inefficiente dell’attività
  • Eventi imprevisti (crisi economiche, pandemie, disastri naturali)
  • Costi operativi elevati
  • Politiche di pricing inadeguate
  • Mancanza di diversificazione dei servizi offerti
  • Cambiamenti nelle preferenze dei consumatori
  • Regolamentazioni e tasse aggiuntive

Quali strumenti legali sono disponibili per gestire i debiti di un albergo?

La gestione dei debiti nel settore alberghiero richiede un approccio strategico e l’utilizzo di strumenti legali adeguati per garantire la continuità aziendale e la sostenibilità finanziaria. In Italia, la normativa offre diverse soluzioni per affrontare situazioni di sovraindebitamento o crisi finanziaria.

Accordo di ristrutturazione dei debiti: Questo strumento consente all’albergatore di negoziare con i creditori un piano di rientro del debito, spesso prevedendo una riduzione dell’importo dovuto o una dilazione dei pagamenti. L’accordo deve essere approvato da una percentuale qualificata di creditori e omologato dal tribunale competente.

Concordato preventivo: È una procedura concorsuale che permette all’imprenditore in difficoltà di proporre ai creditori un piano di risanamento, evitando il fallimento. Il concordato può essere “in continuità”, se prevede la prosecuzione dell’attività aziendale, o “liquidatorio”, se mira alla liquidazione del patrimonio per soddisfare i creditori. La proposta deve ottenere l’approvazione della maggioranza dei creditori e l’omologazione del tribunale.

Piano del consumatore: Previsto dalla Legge n. 3/2012 sul sovraindebitamento, questo strumento è riservato alle persone fisiche non soggette a fallimento, come i piccoli imprenditori o i professionisti. Consente di presentare un piano di ristrutturazione dei debiti basato sulla capacità economica del debitore, con l’ausilio di un Organismo di Composizione della Crisi (OCC). Il piano deve essere omologato dal tribunale e può prevedere la falcidia dei debiti.

Liquidazione controllata del sovraindebitato: Sempre nell’ambito della Legge n. 3/2012, questa procedura permette al debitore di liquidare il proprio patrimonio sotto la supervisione di un liquidatore nominato dal tribunale, al fine di soddisfare i creditori. Al termine della procedura, il debitore può ottenere l’esdebitazione, ossia la liberazione dai debiti residui non soddisfatti.

Transazione fiscale: All’interno delle procedure concorsuali, è possibile proporre una transazione con l’Agenzia delle Entrate e gli enti previdenziali per la definizione dei debiti tributari e contributivi. La transazione può prevedere la dilazione dei pagamenti o la riduzione dell’importo dovuto, facilitando il risanamento dell’impresa.

Accordi stragiudiziali: In alcuni casi, è possibile negoziare direttamente con i creditori accordi di ristrutturazione del debito senza ricorrere a procedure formali. Questi accordi, sebbene non abbiano l’efficacia esecutiva delle procedure concorsuali, possono rappresentare una soluzione più rapida e flessibile per risolvere le difficoltà finanziarie.

È fondamentale che l’albergatore, in collaborazione con professionisti esperti in diritto fallimentare e crisi d’impresa, valuti attentamente la soluzione più idonea alla propria situazione, considerando le specificità dell’attività e le prospettive di risanamento. Una gestione tempestiva e consapevole delle difficoltà finanziarie può prevenire conseguenze più gravi e favorire il recupero dell’equilibrio economico dell’azienda.

Riepilogo degli strumenti legali per gestire i debiti di un albergo:

  • Accordo di ristrutturazione dei debiti
  • Concordato preventivo
  • Piano del consumatore
  • Liquidazione controllata del sovraindebitato
  • Transazione fiscale
  • Accordi stragiudiziali

Quali sono i requisiti per accedere alle procedure di sovraindebitamento?

Per accedere alle procedure di sovraindebitamento previste dalla normativa italiana, è necessario soddisfare specifici requisiti sia di natura soggettiva che oggettiva.

Requisiti soggettivi:

  • Soggetti non fallibili: Possono accedere alle procedure di sovraindebitamento i consumatori, gli imprenditori minori (sotto soglia), gli imprenditori agricoli, le start-up innovative e ogni altro debitore non assoggettabile alla liquidazione giudiziale o a liquidazione coatta amministrativa o ad altre procedure liquidatorie previste dal codice civile o da leggi speciali per il caso di crisi o insolvenza.
  • Stato di sovraindebitamento: Il debitore deve trovarsi in una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente.

Requisiti oggettivi:

  • Buona fede: Il debitore non deve aver determinato lo stato di sovraindebitamento con colpa grave, malafede o frode.
  • Non aver usufruito di altra esdebitazione nei cinque anni precedenti la domanda: L’accesso alle procedure di sovraindebitamento è precluso a chi ha già beneficiato dell’esdebitazione per due volte.

È fondamentale che il debitore, prima di intraprendere una procedura di sovraindebitamento, valuti attentamente la propria situazione finanziaria e si avvalga di professionisti esperti per una consulenza adeguata.

Quali sono le fasi principali di un accordo di ristrutturazione dei debiti?

L’accordo di ristrutturazione dei debiti è uno strumento giuridico che consente a un imprenditore in difficoltà finanziaria di negoziare con i propri creditori un piano di rientro dei debiti, evitando così procedure concorsuali più gravose. Le fasi principali di tale accordo sono le seguenti:

  1. Analisi preliminare: In questa fase, l’imprenditore valuta la propria situazione finanziaria, identificando l’entità dei debiti, la composizione dei creditori e le cause dell’indebitamento. È fondamentale raccogliere documentazione dettagliata riguardante il patrimonio, le passività e le attività dell’impresa.
  2. Redazione del piano di ristrutturazione: Sulla base dell’analisi preliminare, viene elaborato un piano che prevede le modalità di soddisfacimento dei creditori, le tempistiche dei pagamenti e le eventuali misure correttive da adottare per il risanamento dell’impresa. Questo piano deve essere realistico e sostenibile, tenendo conto delle capacità economiche dell’imprenditore.
  3. Coinvolgimento dei creditori: L’imprenditore presenta il piano di ristrutturazione ai creditori, avviando una fase di negoziazione. È necessario ottenere l’adesione di una percentuale qualificata di creditori, che varia in base alla tipologia di accordo e alla normativa applicabile. Durante questa fase, possono essere previste dilazioni dei pagamenti, riduzioni dell’importo dovuto o altre forme di transazione.
  4. Omologazione giudiziale: Una volta ottenuto l’accordo con i creditori, l’imprenditore presenta la domanda di omologazione al tribunale competente. Il tribunale verifica la regolarità dell’accordo, la sua fattibilità e la tutela degli interessi dei creditori non aderenti. Se l’accordo è conforme alla legge e rispetta i diritti dei creditori, il tribunale emette un decreto di omologazione, rendendo l’accordo vincolante per tutte le parti coinvolte.
  5. Esecuzione dell’accordo: Con l’omologazione, l’accordo entra in vigore e l’imprenditore è tenuto a rispettare le condizioni stabilite nel piano di ristrutturazione. Durante questa fase, è fondamentale monitorare l’andamento dell’impresa, attuare le misure correttive previste e mantenere una comunicazione trasparente con i creditori.

È importante sottolineare che l’accordo di ristrutturazione dei debiti offre all’imprenditore la possibilità di evitare procedure concorsuali più gravose, come il fallimento, e di preservare la continuità aziendale. Tuttavia, il successo dell’accordo dipende dalla capacità dell’imprenditore di negoziare efficacemente con i creditori e di attuare con successo il piano di ristrutturazione.

Riepilogo delle fasi principali di un accordo di ristrutturazione dei debiti:

  • Analisi preliminare della situazione finanziaria
  • Redazione del piano di ristrutturazione
  • Coinvolgimento e negoziazione con i creditori
  • Omologazione giudiziale dell’accordo
  • Esecuzione dell’accordo e monitoraggio dell’andamento aziendale

Quali sono i vantaggi del concordato preventivo per un albergatore?

Il concordato preventivo rappresenta uno strumento giuridico fondamentale per gli albergatori che si trovano in difficoltà finanziaria, offrendo numerosi vantaggi per la ristrutturazione dei debiti e la salvaguardia dell’attività.

Sospensione delle azioni esecutive: Una delle principali prerogative del concordato preventivo è la sospensione delle azioni esecutive da parte dei creditori. Ciò significa che, durante la procedura, i creditori non possono intraprendere azioni legali per il recupero dei crediti, garantendo all’albergatore il tempo necessario per ristrutturare l’impresa senza pressioni esterne.

Continuità aziendale: Il concordato preventivo consente all’albergatore di continuare l’attività senza interruzioni. La prosecuzione dell’attività è fondamentale per mantenere il valore dell’impresa, preservare l’occupazione e generare flussi di cassa necessari per il rimborso dei debiti.

Riduzione del debito: Attraverso la proposta di un piano di ristrutturazione, l’albergatore può negoziare con i creditori una riduzione dell’importo dovuto o una dilazione dei pagamenti. Questo permette di rendere il debito più sostenibile e di evitare il fallimento, che potrebbe comportare la liquidazione dell’attività.

Tutela dei creditori: Il concordato preventivo offre una soluzione equa per tutti i creditori, evitando che alcuni possano avvantaggiarsi a discapito di altri. La procedura garantisce una distribuzione equa delle risorse disponibili, tutelando gli interessi di tutti i creditori coinvolti.

Possibilità di esdebitazione: Al termine del concordato preventivo, l’albergatore può ottenere l’esdebitazione, ossia la liberazione dai debiti residui non soddisfatti. Questo rappresenta un’opportunità per ripartire con una situazione finanziaria più solida e senza il peso dei debiti preesistenti.

Accesso a finanziamenti agevolati: Durante la procedura di concordato, l’albergatore può accedere a finanziamenti agevolati o a nuove linee di credito, necessari per il rilancio dell’attività. Questi finanziamenti possono essere utilizzati per investimenti, ristrutturazioni o per coprire le spese operative correnti.

Miglioramento dell’immagine aziendale: L’adozione di una procedura di concordato preventivo dimostra l’impegno dell’albergatore nel risanare la propria situazione finanziaria e nel rispettare gli obblighi verso i creditori. Questo può migliorare la reputazione dell’impresa e favorire relazioni più solide con fornitori, clienti e istituti finanziari.

In sintesi, il concordato preventivo offre all’albergatore una serie di strumenti per affrontare e risolvere le difficoltà finanziarie, garantendo la continuità dell’attività, la tutela dei creditori e la possibilità di un rilancio dell’impresa. È fondamentale, tuttavia, avvalersi di professionisti esperti in materia per navigare efficacemente attraverso la procedura e massimizzare i benefici derivanti da questa soluzione.

Riepilogo dei vantaggi del concordato preventivo per un albergatore:

  • Sospensione delle azioni esecutive da parte dei creditori
  • Continuità dell’attività alberghiera
  • Riduzione e ristrutturazione del debito
  • Tutela equa dei creditori
  • Possibilità di esdebitazione al termine della procedura
  • Accesso a finanziamenti agevolati per il rilancio
  • Miglioramento dell’immagine e della reputazione aziendale

Come influisce la cancellazione dei debiti sulla reputazione dell’albergo?

Il concordato preventivo rappresenta uno strumento giuridico fondamentale per gli albergatori che si trovano in difficoltà finanziaria, offrendo numerosi vantaggi per la ristrutturazione dei debiti e la salvaguardia dell’attività.

Sospensione delle azioni esecutive: Una delle principali prerogative del concordato preventivo è la sospensione delle azioni esecutive da parte dei creditori. Ciò significa che, durante la procedura, i creditori non possono intraprendere azioni legali per il recupero dei crediti, garantendo all’albergatore il tempo necessario per ristrutturare l’impresa senza pressioni esterne.

Continuità aziendale: Il concordato preventivo consente all’albergatore di continuare l’attività senza interruzioni. La prosecuzione dell’attività è fondamentale per mantenere il valore dell’impresa, preservare l’occupazione e generare flussi di cassa necessari per il rimborso dei debiti.

Riduzione del debito: Attraverso la proposta di un piano di ristrutturazione, l’albergatore può negoziare con i creditori una riduzione dell’importo dovuto o una dilazione dei pagamenti. Questo permette di rendere il debito più sostenibile e di evitare il fallimento, che potrebbe comportare la liquidazione dell’attività.

Tutela dei creditori: Il concordato preventivo offre una soluzione equa per tutti i creditori, evitando che alcuni possano avvantaggiarsi a discapito di altri. La procedura garantisce una distribuzione equa delle risorse disponibili, tutelando gli interessi di tutti i creditori coinvolti.

Possibilità di esdebitazione: Al termine del concordato preventivo, l’albergatore può ottenere l’esdebitazione, ossia la liberazione dai debiti residui non soddisfatti. Questo rappresenta un’opportunità per ripartire con una situazione finanziaria più solida e senza il peso dei debiti preesistenti.

Accesso a finanziamenti agevolati: Durante la procedura di concordato, l’albergatore può accedere a finanziamenti agevolati o a nuove linee di credito, necessari per il rilancio dell’attività. Questi finanziamenti possono essere utilizzati per investimenti, ristrutturazioni o per coprire le spese operative correnti.

Miglioramento dell’immagine aziendale: L’adozione di una procedura di concordato preventivo dimostra l’impegno dell’albergatore nel risanare la propria situazione finanziaria e nel rispettare gli obblighi verso i creditori. Questo può migliorare la reputazione dell’impresa e favorire relazioni più solide con fornitori, clienti e istituti finanziari.

In sintesi, il concordato preventivo offre all’albergatore una serie di strumenti per affrontare e risolvere le difficoltà finanziarie, garantendo la continuità dell’attività, la tutela dei creditori e la possibilità di un rilancio dell’impresa. È fondamentale, tuttavia, avvalersi di professionisti esperti in materia per navigare efficacemente attraverso la procedura e massimizzare i benefici derivanti da questa soluzione.

Riepilogo dei vantaggi del concordato preventivo per un albergatore:

  • Sospensione delle azioni esecutive da parte dei creditori
  • Continuità dell’attività alberghiera
  • Riduzione e ristrutturazione del debito
  • Tutela equa dei creditori
  • Possibilità di esdebitazione al termine della procedura
  • Accesso a finanziamenti agevolati per il rilancio
  • Miglioramento dell’immagine e della reputazione aziendale

È possibile evitare il fallimento dell’albergo attraverso la ristrutturazione del debito?

La ristrutturazione del debito rappresenta una strategia fondamentale per gli albergatori che desiderano evitare il fallimento e garantire la continuità operativa della propria struttura. Attraverso strumenti giuridici come l’accordo di ristrutturazione dei debiti e il concordato preventivo, è possibile negoziare con i creditori condizioni più favorevoli, come la riduzione dell’importo dovuto o la dilazione dei pagamenti. Queste procedure consentono di riorganizzare le finanze aziendali, mantenere l’attività in funzione e preservare il valore dell’impresa. È fondamentale, tuttavia, avvalersi di professionisti esperti in diritto fallimentare e commerciale per navigare efficacemente attraverso le complessità di queste procedure e massimizzare le possibilità di successo.

Riepilogo dei benefici della ristrutturazione del debito per evitare il fallimento dell’albergo:

  • Negoziazione con i creditori: Possibilità di ottenere condizioni più favorevoli per il rimborso dei debiti.
  • Continuità operativa: Mantenimento dell’attività alberghiera senza interruzioni.
  • Preservazione del valore dell’impresa: Evitare la liquidazione e mantenere il patrimonio aziendale.
  • Assistenza professionale: Importanza di avvalersi di esperti in diritto fallimentare per una gestione efficace della procedura.

Quali documenti sono necessari per avviare una procedura di sovraindebitamento?

Per avviare una procedura di sovraindebitamento, è fondamentale raccogliere una serie di documenti che attestino la situazione finanziaria del debitore e permettano una valutazione accurata da parte dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC). I principali documenti richiesti includono:

  • Elenco dei creditori: Una lista dettagliata di tutti i creditori, con l’indicazione delle somme dovute e delle relative scadenze.
  • Documentazione patrimoniale: Dettagli su beni immobili, mobili, conti correnti bancari, investimenti e altre attività patrimoniali.
  • Dichiarazioni dei redditi: Copie delle dichiarazioni dei redditi degli ultimi anni, per valutare la capacità di rimborso del debitore.
  • Certificato dello stato di famiglia: Documento che attesta la composizione del nucleo familiare, utile per determinare le spese necessarie al sostentamento.
  • Elenco delle spese correnti: Dettaglio delle spese mensili per il sostentamento del debitore e dei familiari a carico.
  • Eventuali atti di disposizione patrimoniale: Documentazione relativa a beni ceduti o trasferiti negli ultimi cinque anni, per verificare la regolarità delle operazioni effettuate.

La raccolta accurata di questi documenti è essenziale per una valutazione completa e precisa della situazione finanziaria, facilitando l’elaborazione di un piano di ristrutturazione dei debiti adeguato e sostenibile.

Riepilogo dei documenti necessari per avviare una procedura di sovraindebitamento:

  • Elenco dettagliato dei creditori con somme dovute e scadenze
  • Documentazione relativa al patrimonio (beni immobili, mobili, conti correnti, investimenti)
  • Copie delle dichiarazioni dei redditi degli ultimi anni
  • Certificato dello stato di famiglia
  • Dettaglio delle spese correnti mensili
  • Documentazione su atti di disposizione patrimoniale effettuati negli ultimi cinque anni

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Cancellazione Debiti Societari

La gestione dei debiti societari rappresenta una delle sfide più complesse per le imprese, specialmente per quelle operanti nel settore alberghiero, dove le dinamiche finanziarie sono influenzate da variabili stagionali e da una concorrenza sempre più agguerrita. In questo contesto, la necessità di adottare strategie efficaci per la ristrutturazione del debito e la salvaguardia dell’attività è fondamentale.

Una delle soluzioni più efficaci per affrontare la crisi finanziaria è rappresentata dal concordato preventivo, uno strumento giuridico che consente all’imprenditore in difficoltà di proporre ai creditori un piano di ristrutturazione dei debiti, evitando così il fallimento e garantendo la continuità dell’attività. Questo processo prevede diverse fasi, tra cui la presentazione di una proposta di concordato, la negoziazione con i creditori e l’omologazione del piano da parte del tribunale competente.

L’accordo di ristrutturazione dei debiti, previsto dalla Legge n. 3/2012 sul sovraindebitamento, rappresenta un’altra opzione per le imprese in difficoltà. Questo strumento consente di negoziare con i creditori un piano di ristrutturazione dei debiti, basato sulla capacità economica dell’imprenditore, con l’assistenza di un Organismo di Composizione della Crisi (OCC). Il piano deve essere omologato dal tribunale e può prevedere la falcidia dei debiti, ossia la riduzione dell’importo dovuto.

La liquidazione controllata del sovraindebitato è un’altra procedura prevista dalla stessa legge, che permette al debitore di liquidare il proprio patrimonio sotto la supervisione di un liquidatore nominato dal tribunale, al fine di soddisfare i creditori. Al termine della procedura, il debitore può ottenere l’esdebitazione, ossia la liberazione dai debiti residui non soddisfatti.

È fondamentale sottolineare che l’accesso a queste procedure richiede il rispetto di specifici requisiti, sia di natura soggettiva che oggettiva. Ad esempio, il debitore deve trovarsi in una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente.

Inoltre, è necessario raccogliere una serie di documenti che attestino la situazione finanziaria del debitore e permettano una valutazione accurata da parte dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC). I principali documenti richiesti includono l’elenco dei creditori, la documentazione patrimoniale, le dichiarazioni dei redditi, il certificato dello stato di famiglia, l’elenco delle spese correnti e eventuali atti di disposizione patrimoniale.

La gestione dei debiti societari e l’accesso alle procedure di sovraindebitamento richiedono competenze specifiche e una profonda conoscenza delle normative vigenti. In questo contesto, l’assistenza di un avvocato esperto in cancellazione debiti societari è fondamentale. Un professionista qualificato può guidare l’impresa attraverso le complesse procedure legali, assicurando il rispetto delle normative e la tutela degli interessi dell’impresa.

In conclusione, affrontare la crisi finanziaria richiede una strategia ben definita, l’utilizzo di strumenti giuridici adeguati e l’assistenza di professionisti esperti. La ristrutturazione del debito, attraverso strumenti come il concordato preventivo e l’accordo di ristrutturazione dei debiti, offre all’imprenditore l’opportunità di superare la crisi, preservando l’attività e tutelando i creditori. Tuttavia, è essenziale avvalersi di un avvocato specializzato in cancellazione debiti societari per navigare efficacemente attraverso le complessità delle procedure legali e massimizzare le possibilità di successo.

In tal senso, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Giuseppe Monardo

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