Quanto Si Può Ottenere Con Un Saldo E Stralcio Bancario o Finanziario?

La pratica del saldo e stralcio bancario o finanziario rappresenta una soluzione molto utile per i debitori che si trovano in difficoltà economiche. Questo strumento consente di estinguere un debito pagando una somma inferiore rispetto a quella originariamente dovuta, attraverso un accordo negoziato tra debitore e creditore. La possibilità di ottenere un saldo e stralcio e l’entità dello sconto applicato dipendono da vari fattori, inclusi la situazione finanziaria del debitore, la tipologia del debito e le politiche interne del creditore.

Il saldo e stralcio è diventato particolarmente rilevante negli ultimi anni a causa dell’aumento dei casi di sovraindebitamento. Secondo i dati dell’Istat, nel 2020 il 28% delle famiglie italiane ha dichiarato di avere difficoltà a far fronte alle spese ordinarie, e questo dato ha avuto un impatto diretto sulla capacità di molti debitori di rispettare i loro impegni finanziari. La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente aggravato la situazione, portando molte persone e aziende a cercare soluzioni per gestire i debiti accumulati.

Le banche e le finanziarie sono consapevoli delle difficoltà economiche dei debitori e spesso preferiscono negoziare un saldo e stralcio piuttosto che affrontare lunghe e costose procedure legali per il recupero del credito. Secondo un rapporto dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), i crediti deteriorati (NPL – Non-Performing Loans) hanno raggiunto un picco del 10% del totale dei crediti nel 2020. Questo ha spinto molte istituzioni finanziarie a considerare accordi di saldo e stralcio come una soluzione efficace per ridurre il carico di NPL nei loro bilanci.

L’importo che si può ottenere con un saldo e stralcio varia significativamente. In genere, i creditori sono disposti a considerare accordi che coprano tra il 30% e il 70% del debito originale. Tuttavia, in casi di gravi difficoltà economiche, è possibile ottenere sconti più elevati, talvolta fino all’80-90%. Ad esempio, uno studio condotto da PwC nel 2021 ha evidenziato che i creditori bancari sono più inclini a concedere sconti significativi sui debiti ipotecari rispetto ai debiti non garantiti, a causa del maggiore rischio associato ai primi.

Il processo per ottenere un saldo e stralcio inizia con la valutazione della situazione finanziaria del debitore. È fondamentale raccogliere tutta la documentazione necessaria per dimostrare l’incapacità di pagare l’intero importo del debito. Questo può includere dichiarazioni dei redditi, bilanci aziendali, estratti conto bancari e altre prove di difficoltà economiche. Successivamente, il debitore deve presentare una proposta dettagliata al creditore, specificando l’importo che è disposto a pagare e le modalità di pagamento. La proposta deve essere convincente e supportata da una chiara dimostrazione delle difficoltà finanziarie.

La negoziazione con il creditore è una fase cruciale del processo. Durante questa fase, il debitore deve essere preparato a discutere i dettagli della proposta e a fornire ulteriori prove delle difficoltà economiche. È utile ricordare che i creditori preferiscono ricevere una parte del debito piuttosto che rischiare di non recuperare nulla in caso di fallimento o insolvenza del debitore. Pertanto, una buona preparazione e una negoziazione efficace possono aumentare significativamente le probabilità di successo.

Una volta raggiunto l’accordo, è essenziale formalizzare tutto per iscritto, includendo tutte le clausole necessarie per proteggere entrambe le parti. Questo documento deve essere dettagliato e specificare chiaramente le condizioni dell’accordo, l’importo concordato e le modalità di pagamento. È consigliabile consultare un avvocato o un consulente finanziario per assicurarsi che l’accordo sia giuridicamente vincolante e che tutti i dettagli siano correttamente documentati.

Le normative italiane forniscono un quadro legale solido per il saldo e stralcio. La Legge 3/2012, conosciuta anche come Legge sul Sovraindebitamento, offre strumenti legali per la ristrutturazione dei debiti dei privati e dei piccoli imprenditori in difficoltà. Questa legge consente ai debitori di proporre piani di rientro sostenibili, che possono includere la riduzione del debito attraverso il saldo e stralcio. Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019), entrato in vigore nel 2022, ha ulteriormente rafforzato queste disposizioni, introducendo nuove norme per la gestione delle crisi aziendali e l’insolvenza.

Un esempio pratico di applicazione di queste normative può essere visto nel caso di un piccolo imprenditore con un debito bancario di 100.000 euro. Dopo aver subito una significativa riduzione del fatturato a causa della pandemia, l’imprenditore presenta una proposta di saldo e stralcio alla banca, offrendo 40.000 euro per estinguere il debito. La proposta è supportata da documentazione dettagliata che dimostra le difficoltà economiche e la mancanza di liquidità. La banca, dopo aver valutato la proposta e considerato il rischio di insolvenza, accetta l’offerta, riducendo il debito del 60%.

Un altro esempio riguarda un consumatore con vari debiti di carte di credito per un totale di 15.000 euro. A causa di spese mediche inaspettate, il consumatore non riesce a mantenere i pagamenti regolari. Dopo aver raccolto la documentazione necessaria e aver presentato una proposta di saldo e stralcio alle società di carte di credito, il consumatore ottiene un accordo per pagare 6.000 euro, riducendo il debito del 60%.

In conclusione, il saldo e stralcio è una soluzione efficace per i debitori in difficoltà economiche che desiderano ridurre i propri debiti. L’importo che si può ottenere varia in base a diversi fattori, ma con una buona preparazione e una negoziazione efficace, è possibile ottenere significative riduzioni del debito. Le normative italiane offrono un quadro legale solido per supportare questi accordi, e la consulenza di un avvocato esperto può fare la differenza nel garantire il successo del processo di saldo e stralcio. Essere consapevoli delle leggi e delle opportunità disponibili è fondamentale per gestire i debiti in modo efficace e mantenere la stabilità finanziaria.

Domande e Risposte

Cos’è esattamente un saldo e stralcio?

Il saldo e stralcio è un accordo tra debitore e creditore in cui il debitore paga una parte del debito totale in un’unica soluzione, ottenendo così l’estinzione completa del debito. Questo tipo di accordo è vantaggioso per entrambe le parti: il debitore riesce a ridurre il debito complessivo, mentre il creditore recupera almeno una parte della somma dovuta, evitando lunghe e costose procedure legali.

Quanto si può ottenere con un saldo e stralcio bancario o finanziario?

Il saldo e stralcio è una pratica finanziaria che consente ai debitori di estinguere un debito pagando un importo inferiore rispetto a quello originariamente dovuto. La quantità che si può ottenere attraverso questa procedura varia significativamente in base a diversi fattori, tra cui la situazione finanziaria del debitore, il tipo di debito e le politiche interne del creditore.

Fattori che influenzano l’ammontare ottenibile

Situazione finanziaria del debitore: I creditori valutano attentamente la capacità di pagamento del debitore. Se il debitore può dimostrare un’effettiva difficoltà economica, è più probabile che il creditore accetti un’offerta di saldo e stralcio inferiore. La documentazione che attesta la riduzione del reddito, le spese impreviste e altre prove di difficoltà finanziarie possono influenzare positivamente l’esito della negoziazione.

Tipo di debito: I debiti garantiti, come i mutui ipotecari, sono trattati diversamente dai debiti non garantiti, come i prestiti personali e le carte di credito. I creditori tendono ad essere più flessibili con i debiti non garantiti perché non hanno accesso a garanzie reali in caso di inadempienza. Secondo uno studio di PwC del 2021, i creditori sono generalmente disposti a concedere sconti più significativi sui debiti non garantiti rispetto a quelli garantiti.

Politiche del creditore: Ogni istituzione finanziaria ha politiche interne diverse riguardo al saldo e stralcio. Alcune banche possono essere più inclini a negoziare rispetto ad altre, specialmente se hanno un’alta percentuale di crediti deteriorati (NPL). Secondo l’Associazione Bancaria Italiana (ABI), nel 2020 i crediti deteriorati rappresentavano il 10% del totale dei crediti delle banche italiane, spingendo molte di esse a considerare accordi di saldo e stralcio per ridurre questo carico.

Percentuali tipiche di saldo e stralcio

In generale, i creditori possono accettare di ridurre il debito del 30% al 70%, a seconda dei fattori sopra menzionati. Tuttavia, in casi estremi di difficoltà economiche, lo sconto può arrivare fino all’80% o al 90%. Ad esempio, un debitore con un debito di 20.000 euro potrebbe riuscire a negoziare un saldo e stralcio per 6.000 euro, ottenendo una riduzione del 70%.

Quali sono le condizioni per ottenere un saldo e stralcio?

Per ottenere un saldo e stralcio, il debitore deve dimostrare la propria incapacità di pagare l’intero importo del debito. Questo può essere fatto presentando documentazione che attesti la situazione finanziaria, come dichiarazioni dei redditi, bilanci aziendali, o altre prove di difficoltà economiche. È anche utile mostrare al creditore che l’unica alternativa al saldo e stralcio sarebbe il fallimento o l’insolvenza, il che comporterebbe per il creditore una perdita maggiore rispetto all’accordo proposto.

Quali sono i passi da seguire per negoziare un saldo e stralcio?

Il processo di negoziazione di un saldo e stralcio può essere complesso e richiede una preparazione accurata. Ecco i passi principali:

  1. Valutazione della situazione finanziaria: Il debitore deve analizzare attentamente la propria situazione finanziaria per determinare quanto può realisticamente offrire al creditore.
  2. Raccolta della documentazione: È essenziale raccogliere tutta la documentazione che attesti le difficoltà economiche, come dichiarazioni dei redditi, bilanci aziendali, estratti conto bancari, ecc.
  3. Proposta di accordo: Il debitore deve preparare una proposta dettagliata di saldo e stralcio, specificando l’importo che è disposto a pagare e le modalità di pagamento.
  4. Negoziazione con il creditore: La proposta viene presentata al creditore, e inizia la fase di negoziazione. È importante essere preparati a discutere i dettagli e a fornire ulteriori prove delle difficoltà economiche.
  5. Formalizzazione dell’accordo: Una volta raggiunto l’accordo, è fondamentale formalizzare il tutto per iscritto, includendo tutte le clausole necessarie per proteggere entrambe le parti.

Quali leggi regolano il saldo e stralcio in Italia?

In Italia, il saldo e stralcio è regolato da diverse normative. La Legge 3/2012, conosciuta anche come Legge sul Sovraindebitamento, fornisce un quadro legale per la ristrutturazione dei debiti dei privati e dei piccoli imprenditori in difficoltà. Inoltre, il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019) ha introdotto nuove disposizioni per la gestione delle crisi aziendali e l’insolvenza, promuovendo soluzioni alternative al fallimento, come il saldo e stralcio. Queste leggi offrono strumenti legali per negoziare la riduzione dei debiti e fornire una via d’uscita per i debitori in difficoltà.

Esempi Pratici

Esempio 1: Saldo e Stralcio di un Prestito Personale Un individuo con un prestito personale di 20.000 euro si trova in difficoltà economiche dopo aver perso il lavoro. Dopo aver presentato la documentazione che dimostra la perdita di reddito e l’incapacità di pagare l’intero importo, il creditore accetta una proposta di saldo e stralcio di 8.000 euro, pari al 40% del debito originale.

Esempio 2: Saldo e Stralcio di un Mutuo Immobiliare Una piccola impresa con un mutuo immobiliare di 150.000 euro si trova sull’orlo della bancarotta. L’impresa presenta un piano dettagliato che dimostra la sua impossibilità di pagare l’intero importo del mutuo. Dopo negoziazioni, la banca accetta un saldo e stralcio di 75.000 euro, pari al 50% del debito originale, permettendo all’impresa di evitare il fallimento e di ristrutturare le proprie finanze.

Esempio 3: Saldo e Stralcio di Carte di Credito Un consumatore con vari debiti di carte di credito per un totale di 10.000 euro entra in difficoltà economiche a causa di spese mediche inaspettate. Presenta una proposta di saldo e stralcio alle società di carte di credito, offrendo 3.000 euro per estinguere i debiti. Dopo aver esaminato la documentazione finanziaria del consumatore, le società accettano la proposta, riducendo il debito del 70%.

Normative Rilevanti

La normativa italiana prevede diverse disposizioni per la gestione del sovraindebitamento e la ristrutturazione dei debiti. La Legge 3/2012 e il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019) offrono strumenti legali per i debitori in difficoltà. Queste leggi promuovono soluzioni alternative al fallimento, come il saldo e stralcio, fornendo un quadro normativo chiaro per negoziare la riduzione dei debiti. Il Decreto Sostegni, introdotto durante la pandemia di COVID-19, ha ulteriormente rafforzato queste misure, permettendo ai debitori di accedere a strumenti di ristrutturazione del debito in un contesto economico difficile.

In conclusione, il saldo e stralcio è una soluzione efficace per i debitori in difficoltà economiche che desiderano ridurre i propri debiti. L’importo che si può ottenere varia in base a diversi fattori, ma con una buona preparazione e una negoziazione efficace, è possibile ottenere significative riduzioni del debito. Le normative italiane offrono un quadro legale solido per supportare questi accordi, e la consulenza di un avvocato esperto può fare la differenza nel garantire il successo del processo di saldo e stralcio.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Saldo e Stralcio Con Banche e Finanziarie

Affrontare una situazione di debiti con banche, finanziarie e società di recupero crediti può essere un processo estremamente complesso e stressante. La pratica del saldo e stralcio rappresenta una via d’uscita potenzialmente vantaggiosa per i debitori in difficoltà economiche, permettendo loro di estinguere i debiti con un pagamento ridotto rispetto all’importo originariamente dovuto. Tuttavia, negoziare un accordo di saldo e stralcio richiede competenze specifiche, una profonda conoscenza delle normative vigenti e una strategia ben pianificata. È in questo contesto che l’assistenza di un avvocato esperto in saldo e stralcio diventa indispensabile.

Un avvocato specializzato nel saldo e stralcio ha la capacità di valutare la situazione finanziaria del debitore in modo dettagliato, identificando le migliori strategie per negoziare con i creditori. La valutazione iniziale è fondamentale per comprendere quanto il debitore possa realisticamente offrire e per preparare una proposta convincente. Gli avvocati esperti possono raccogliere e analizzare tutta la documentazione necessaria, come dichiarazioni dei redditi, bilanci aziendali ed estratti conto bancari, per dimostrare le difficoltà finanziarie del debitore. Questo approccio accurato e professionale aumenta le probabilità che il creditore accetti un accordo di saldo e stralcio favorevole.

La negoziazione con i creditori è un processo delicato che richiede una profonda conoscenza delle dinamiche legali e finanziarie. Un avvocato esperto è in grado di rappresentare il debitore in queste trattative, utilizzando tecniche negoziali avanzate per ottenere le migliori condizioni possibili. Ad esempio, un avvocato può convincere il creditore che un accordo di saldo e stralcio è più vantaggioso rispetto alle alternative, come le lunghe e costose procedure legali o il rischio di non recuperare nulla in caso di fallimento del debitore. Secondo uno studio dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), le banche italiane sono sempre più disposte a negoziare accordi di saldo e stralcio per ridurre l’ammontare dei crediti deteriorati (NPL), che rappresentavano circa il 10% del totale dei crediti nel 2020.

Un altro aspetto cruciale in cui l’assistenza legale è indispensabile riguarda la protezione del debitore da pratiche scorrette da parte dei creditori. Le società di recupero crediti possono adottare tattiche aggressive per esigere il pagamento, che possono includere minacce di azioni legali, pignoramenti o segnalazioni negative alle centrali rischi. Un avvocato esperto può intervenire per impedire tali pratiche, garantendo che ogni azione intrapresa dai creditori sia conforme alla legge. Ad esempio, l’avvocato può assicurarsi che il creditore rispetti l’articolo 1175 del Codice Civile, che impone l’obbligo di comportarsi secondo buona fede e correttezza nei rapporti contrattuali.

La formalizzazione dell’accordo di saldo e stralcio è un altro passaggio critico in cui l’assistenza legale è essenziale. Gli accordi devono essere redatti con precisione, includendo tutte le clausole necessarie per proteggere il debitore. Questo include la rinuncia espressa da parte del creditore a qualsiasi somma residua post-pagamento e la cancellazione delle segnalazioni negative alle centrali rischi come il CRIF. Un avvocato esperto può garantire che l’accordo sia giuridicamente vincolante e che tutte le disposizioni legali siano seguite correttamente, prevenendo eventuali controversie future.

Oltre alla gestione immediata dei debiti, un avvocato esperto può fornire consulenza strategica a lungo termine. Questo può includere la pianificazione di un budget sostenibile, la riduzione delle spese superflue e l’adozione di pratiche finanziarie più sane. La consulenza continua di un avvocato può contribuire a stabilire una base solida per la stabilità finanziaria del debitore, minimizzando il rischio di ricadere in situazioni di debito. Secondo uno studio del Fondo Monetario Internazionale (FMI), l’educazione finanziaria e la consulenza legale sono strumenti efficaci per migliorare la gestione del debito e la stabilità economica a lungo termine.

È importante considerare che le normative italiane forniscono un quadro legale solido per la pratica del saldo e stralcio. La Legge 3/2012, conosciuta anche come Legge sul Sovraindebitamento, offre strumenti legali per la ristrutturazione dei debiti dei privati e dei piccoli imprenditori in difficoltà. Questa legge consente ai debitori di proporre piani di rientro sostenibili, che possono includere la riduzione del debito attraverso il saldo e stralcio. Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019), entrato in vigore nel 2022, ha ulteriormente rafforzato queste disposizioni, introducendo nuove norme per la gestione delle crisi aziendali e l’insolvenza. Un avvocato esperto è in grado di navigare attraverso queste normative complesse, assicurando che tutte le azioni intraprese siano conformi alla legge e ottimizzando le possibilità di successo.

La gestione dei debiti con le finanziarie attraverso le procedure concorsuali è un campo in cui l’assistenza legale è cruciale. Le normative prevedono specifiche disposizioni per proteggere i debitori da abusi. Ad esempio, l’articolo 2935 del Codice Civile stabilisce che la prescrizione inizia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere. Un avvocato esperto può garantire che i creditori rispettino queste disposizioni e che il debitore non sia soggetto a pratiche illegali.

Un altro esempio pratico riguarda un piccolo imprenditore con un debito bancario di 100.000 euro. Dopo aver subito una significativa riduzione del fatturato a causa della pandemia, l’imprenditore presenta una proposta di saldo e stralcio alla banca, offrendo 40.000 euro per estinguere il debito. La proposta è supportata da documentazione dettagliata che dimostra le difficoltà economiche e la mancanza di liquidità. La banca, dopo aver valutato la proposta e considerato il rischio di insolvenza, accetta l’offerta, riducendo il debito del 60%.

In conclusione, la gestione dei debiti attraverso il saldo e stralcio richiede un approccio strategico e la consulenza di un avvocato esperto. La natura complessa di questi debiti, combinata con le dinamiche legali e finanziarie, rende indispensabile l’assistenza legale per garantire che i diritti del debitore siano protetti. Un avvocato può fornire una valutazione dettagliata della situazione debitoria, negoziare con i creditori, proteggere il debitore da pratiche scorrette e garantire che tutti gli accordi siano giuridicamente vincolanti. Inoltre, un avvocato può fornire consulenza strategica a lungo termine per aiutare il debitore a mantenere la stabilità finanziaria e a evitare future situazioni di debito. Essere consapevoli delle normative vigenti e delle soluzioni disponibili è il primo passo per affrontare efficacemente i debiti e mantenere la stabilità finanziaria.

A tal riguardo, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Giuseppe Monardo

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