Come Motivare un Saldo e Stralcio: Guida Completa e Esempi

Il saldo e stralcio è uno strumento cruciale nel contesto della gestione dei debiti in Italia, specialmente per chi si trova in difficoltà economiche. Questo meccanismo consente ai debitori di chiudere le loro posizioni debitorie con il pagamento di una somma inferiore rispetto a quella dovuta. Comprendere come motivare un saldo e stralcio è fondamentale per garantire il successo di tale operazione, che può rappresentare una via di uscita preziosa per molti cittadini.

Il saldo e stralcio è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2019 (Legge n. 145/2018), che ha stabilito i criteri per la riduzione delle somme dovute e l’eliminazione delle sanzioni e degli interessi di mora. La normativa si rivolge principalmente a persone fisiche in difficoltà economica, con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore a 20.000 euro. I debiti oggetto di saldo e stralcio devono essere stati affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione tra il 2000 e il 2017.

Uno degli aspetti chiave del saldo e stralcio è la percentuale di pagamento, che varia in base all’ISEE del debitore. Secondo le normative vigenti, per un ISEE fino a 8.500 euro, la percentuale è del 16% del debito più interessi; per un ISEE tra 8.500 e 12.500 euro, la percentuale sale al 20%; e per un ISEE tra 12.500 e 20.000 euro, la percentuale è del 35%. Questo sistema graduato permette di adattare l’importo da pagare alla capacità economica del debitore, rendendo il saldo e stralcio uno strumento equo e sostenibile.

Il Decreto Riscossione 2024 ha introdotto ulteriori novità in questo ambito. A partire dal 2025, è previsto il discarico automatico dei ruoli affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dopo cinque anni dal loro affidamento. Questo discarico non comporta automaticamente l’estinzione del debito, ma permette all’ente creditore di scegliere se procedere autonomamente alla riscossione del credito non prescritto o riaffidarlo all’AdER in presenza di nuovi elementi reddituali o patrimoniali del debitore. Inoltre, il decreto prevede una pianificazione annuale dei crediti affidati all’AdER per garantire la tempestiva gestione delle attività di recupero.

La motivazione di un saldo e stralcio richiede una preparazione accurata e una presentazione convincente della propria situazione finanziaria. Il debitore deve fornire prove documentali del proprio stato economico, come il certificato ISEE, eventuali documentazioni mediche che attestino spese sanitarie significative, e bilanci familiari che mostrino le entrate e le uscite. È essenziale dimostrare l’incapacità di saldare l’intero debito, evidenziando la volontà di risolvere la situazione in maniera definitiva.

Per i debiti fiscali, il saldo e stralcio può essere applicato a imposte derivanti dalla dichiarazione dei redditi annuale e dalle attività riferite all’art. 36-bis del DPR 600/73 e all’art. 54-bis del DPR 633/72, come IRPEF e IVA, nonché a contributi INPS non versati. La richiesta di saldo e stralcio deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro specifici termini, come stabilito dalle normative in vigore.

Nel contesto dei mutui ipotecari, la possibilità di ottenere un saldo e stralcio dipende dal rapporto tra il debito residuo e il valore di mercato dell’immobile. Se il debito residuo è inferiore al valore dell’immobile, la banca potrebbe essere meno incline ad accettare una riduzione significativa del debito, poiché l’asta dell’immobile permetterebbe comunque di recuperare una buona parte del credito. Tuttavia, in situazioni dove il debito residuo supera il valore dell’immobile, la banca potrebbe essere più disposta a negoziare.

Per altri tipi di debiti bancari, come prestiti personali e carte di credito, la banca deve prima ottenere un titolo esecutivo, solitamente un decreto ingiuntivo, prima di poter procedere al pignoramento. Questo passaggio può offrire al debitore un’opportunità di negoziare un saldo e stralcio prima che la situazione peggiori ulteriormente.

Negli ultimi anni, si è assistito a un aumento delle vendite di crediti da parte delle banche a società specializzate nel recupero crediti, attraverso operazioni di cartolarizzazione. Queste società, costituite appositamente per il recupero crediti, sono spesso più aggressive nelle loro procedure, il che rende ancora più importante per i debitori agire tempestivamente per negoziare un saldo e stralcio.

La motivazione di un saldo e stralcio non si basa solo su ragioni economiche, ma anche su considerazioni pratiche e legali. Il Decreto Riscossione 2024 prevede controlli stringenti sull’azione di recupero dei crediti e sui discarichi automatici, con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’ente creditore che possono contestare la decadenza o la prescrizione del diritto di credito. Inoltre, la responsabilità amministrativa e contabile dell’agente della riscossione è limitata ai casi di dolo o colpa grave.

L’obiettivo principale del saldo e stralcio è evitare il meccanismo delle aste e ridurre l’onere finanziario per i debitori in difficoltà. Questo strumento, se utilizzato correttamente, può offrire una soluzione praticabile e sostenibile per risolvere situazioni di debito complesse. Tuttavia, è cruciale affrontare il processo con una chiara comprensione delle proprie finanze, una documentazione adeguata e una strategia ben definita per negoziare con i creditori.

In conclusione, motivare un saldo e stralcio richiede un approccio metodico e informato, supportato da una solida comprensione delle normative vigenti e delle proprie condizioni economiche. Con le giuste preparazioni e una comunicazione efficace, è possibile raggiungere un accordo che offra una nuova prospettiva finanziaria e la possibilità di ripartire senza l’oppressione dei debiti pregressi.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Che Cos’è il Saldo e Stralcio?

Definizione

Il saldo e stralcio è un accordo tra debitore e creditore che prevede la cancellazione totale del debito a fronte del pagamento di una parte di esso. Questo metodo è particolarmente utile in situazioni di difficoltà economica, dove il debitore non è in grado di saldare l’intero importo dovuto.

Applicazione Ovvero Quando Si Può Richiedere Un Saldo e Stralcio

Il saldo e stralcio è una soluzione utile e spesso necessaria per i debitori che non riescono a far fronte ai propri impegni finanziari. Tuttavia, non è un’opzione disponibile per tutti i tipi di debiti e in qualsiasi circostanza. È regolamentato da leggi specifiche e richiede la soddisfazione di determinati requisiti. Ecco una guida completa su quando è possibile richiedere un saldo e stralcio.

Debiti Ammissibili

La possibilità di richiedere un saldo e stralcio dipende dal tipo di debito e dal periodo in cui questo debito è stato affidato all’ente di riscossione. Secondo le normative vigenti, tra cui la Legge di Bilancio 2019 (Legge n. 145/2018), i debiti che possono essere oggetto di saldo e stralcio includono:

  • Debiti Fiscali: Questi comprendono l’omesso versamento di imposte derivanti da dichiarazione dei redditi annuale e attività riferite all’art. 36-bis del DPR 600/73 e all’art. 54-bis del DPR 633/72, come l’IRPEF e l’IVA.
  • Contributi INPS: Omesso versamento di contributi previdenziali.
  • Debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017.

Non tutti i debiti sono ammissibili. Ad esempio, i debiti relativi a sanzioni amministrative diverse da quelle tributarie e i debiti derivanti da condanne penali non rientrano generalmente nelle categorie ammissibili.

Requisiti del Debitore

Oltre alla tipologia di debito, ci sono specifici requisiti che il debitore deve soddisfare per poter richiedere un saldo e stralcio. Tra questi:

  • ISEE Familiare: Il debitore deve avere un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non superiore a 20.000 euro. L’ISEE è un parametro che misura la situazione economica del nucleo familiare e viene utilizzato per valutare la capacità di pagamento del debitore.

Situazioni Particolari

Mutui Ipotecari

Quando si tratta di mutui ipotecari, la possibilità di ottenere un saldo e stralcio dipende dal rapporto tra il debito residuo del mutuo e il valore di mercato dell’immobile. Se il debito residuo è molto inferiore al valore dell’immobile, le probabilità di ottenere un saldo e stralcio significativo sono ridotte, poiché la banca preferirà recuperare il credito attraverso la vendita all’asta. Al contrario, se il valore dell’immobile è inferiore al debito residuo, la banca potrebbe essere più incline ad accettare una proposta di saldo e stralcio per evitare le complicazioni e i costi associati alla procedura esecutiva.

Altri Rapporti Bancari

Per debiti derivanti da prestiti personali, carte di credito e scoperti di conto corrente, la banca deve ottenere un titolo esecutivo, come un decreto ingiuntivo, prima di poter procedere al pignoramento. Questo implica che ci sia un passaggio legale intermedio che può essere sfruttato per negoziare un saldo e stralcio prima che vengano intraprese azioni più drastiche come il pignoramento.

Procedure per Richiedere un Saldo e Stralcio

La richiesta di saldo e stralcio deve essere formalizzata attraverso una domanda all’Agenzia delle Entrate-Riscossione o all’ente creditore competente. È essenziale fornire una documentazione completa e accurata per dimostrare la propria situazione economica e l’incapacità di saldare il debito nella sua interezza. La documentazione include:

  • Certificato ISEE: Per dimostrare la situazione economica del nucleo familiare.
  • Documentazione Medica: Se applicabile, per attestare spese mediche rilevanti.
  • Bilanci Familiari: Per mostrare le entrate e le uscite mensili.

Nuove Disposizioni

Il Decreto Riscossione 2024 ha introdotto ulteriori meccanismi per la gestione dei debiti, come il discarico automatico dei ruoli affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dopo cinque anni dal loro affidamento. Tuttavia, questo discarico non estingue automaticamente il debito, ma consente all’ente creditore di scegliere se procedere autonomamente alla riscossione o riaffidare il credito all’AdER.

Come Motivare un Saldo e Stralcio

Analisi della Situazione Finanziaria

Motivare un saldo e stralcio è un processo che richiede una dettagliata e accurata analisi della propria situazione finanziaria. Questo passo è cruciale per dimostrare al creditore la propria incapacità di pagare l’intero debito e la necessità di ridurre l’importo dovuto. Vediamo come effettuare questa analisi in maniera efficace.

Valutazione delle Entrate

Il primo passo per analizzare la propria situazione finanziaria è la valutazione delle entrate. Questo include:

  1. Redditi da Lavoro: Salari, stipendi, e qualsiasi altra forma di reddito da lavoro dipendente o autonomo.
  2. Redditi da Investimenti: Dividendi, interessi su conti di risparmio, e redditi da affitti.
  3. Altri Redditi: Pensioni, indennità di disoccupazione, sussidi governativi, e qualsiasi altra fonte di reddito regolare.

È essenziale raccogliere documentazione che possa attestare queste entrate, come buste paga, estratti conto bancari e documenti fiscali.

Valutazione delle Uscite

Il secondo passo è l’analisi delle spese. Queste possono essere suddivise in:

  1. Spese Fisse: Affitto o mutuo, bollette, assicurazioni, rate di finanziamenti.
  2. Spese Variabili: Spese alimentari, trasporti, intrattenimento, spese mediche.
  3. Debiti: Pagamenti mensili su carte di credito, prestiti personali, e qualsiasi altro tipo di obbligazione finanziaria.

Come per le entrate, è fondamentale avere una documentazione completa delle spese, inclusi estratti conto, ricevute e fatture.

Calcolo dell’ISEE

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è uno strumento fondamentale per determinare la capacità di pagamento del debitore. L’ISEE tiene conto del reddito, del patrimonio e della composizione del nucleo familiare. Per calcolare l’ISEE, è necessario compilare una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) che contiene informazioni su reddito, patrimonio e composizione del nucleo familiare.

Secondo le normative attuali, per poter accedere al saldo e stralcio, l’ISEE del nucleo familiare non deve superare i 20.000 euro. Un ISEE inferiore a questa soglia è un requisito essenziale per dimostrare la propria difficoltà economica e giustificare la richiesta di riduzione del debito.

Documentazione Medica e Spese Straordinarie

In alcuni casi, la situazione finanziaria può essere aggravata da spese mediche significative o altre spese straordinarie, come la cura di familiari non autosufficienti o riparazioni urgenti alla casa. È importante documentare queste spese e includerle nella presentazione al creditore.

Le spese mediche possono essere attestate tramite ricevute e fatture, mentre le altre spese straordinarie possono essere dimostrate tramite preventivi, contratti di manutenzione e altre forme di documentazione ufficiale.

Bilancio Familiare

Un bilancio familiare dettagliato è uno strumento utile per avere una visione chiara della propria situazione economica. Questo bilancio dovrebbe includere:

  1. Totale Entrate Mensili: Somma di tutte le fonti di reddito.
  2. Totale Uscite Mensili: Somma di tutte le spese.
  3. Saldo Netto: Differenza tra entrate e uscite.

Un bilancio familiare può aiutare a dimostrare al creditore che, nonostante gli sforzi per gestire le finanze in maniera responsabile, le entrate non sono sufficienti a coprire tutte le spese e i debiti.

Proposta di Pagamento

La proposta di saldo e stralcio deve essere realistica e sostenibile. È fondamentale proporre un importo che si è certi di poter pagare entro i termini stabiliti. Le percentuali di pagamento, come previsto dalla Legge di Bilancio 2019, variano in base all’ISEE e devono essere calcolate accuratamente.

Per esempio, se il debito totale è di 10.000 euro e l’ISEE del debitore è di 11.000 euro, la proposta potrebbe essere di pagare il 20% del debito, ovvero 2.000 euro. Questo importo deve essere giustificato nel contesto della propria capacità di pagamento, dimostrata attraverso l’analisi della situazione finanziaria.

Comunicazione con il Creditore

La comunicazione con il creditore deve essere chiara, trasparente e supportata da documentazione completa. È consigliabile spiegare dettagliatamente le ragioni per cui si richiede il saldo e stralcio, evidenziando la volontà di risolvere il debito in maniera definitiva e l’incapacità di saldarlo interamente.

Esempi Pratici di Saldo e Stralcio

Per comprendere meglio come funziona il saldo e stralcio e come motivare una proposta efficace, è utile esaminare alcuni esempi pratici. Questi esempi illustrano diverse situazioni finanziarie e mostrano come applicare le normative vigenti per negoziare una riduzione del debito.

Esempio 1: Debito Fiscale

Scenario: Un contribuente ha un ISEE di 11.000 euro e una cartella esattoriale dovuta a IVA non versata. Il debito complessivo ammonta a 9.000 euro, con interessi pari a 1.000 euro e sanzioni di 1.500 euro.

Analisi: Secondo la Legge di Bilancio 2019, il debitore rientra nella fascia di ISEE che prevede il pagamento del 20% del debito più interessi. La sanzione viene completamente eliminata.

Calcolo:

  • Debito totale = 9.000 euro
  • Interessi = 1.000 euro
  • Totale dovuto = 10.000 euro (debito + interessi)
  • Percentuale di pagamento = 20%

Proposta di Saldo e Stralcio: Il debitore propone di pagare il 20% di 10.000 euro, ovvero 2.000 euro. La sanzione di 1.500 euro non viene pagata.

Documentazione: Il debitore fornisce il certificato ISEE, estratti conto bancari, buste paga, e un bilancio familiare che mostra le entrate e le uscite mensili. Inoltre, include una lettera di motivazione che spiega la situazione finanziaria e l’incapacità di pagare l’intero debito.

Esempio 2: Mutuo Ipotecario

Scenario: Un immobile ha un valore di mercato di 180.000 euro e il debito residuo del mutuo è di 450.000 euro. Il debitore ha un ISEE di 19.000 euro.

Analisi: In questo caso, il valore dell’immobile è significativamente inferiore al debito residuo. La banca potrebbe essere disposta ad accettare un saldo e stralcio per evitare il lungo e costoso processo di pignoramento e vendita all’asta, dove è improbabile che recuperi l’intero importo del debito.

Proposta di Saldo e Stralcio: Il debitore propone di pagare 200.000 euro per chiudere il mutuo, argomentando che l’immobile non recupererebbe più di questa cifra in un’asta, considerando anche i costi di procedura e i ribassi tipici delle aste immobiliari.

Documentazione: Il debitore fornisce una valutazione ufficiale dell’immobile, il certificato ISEE, e documenti che dimostrano le proprie entrate e spese. Include anche una lettera di motivazione che evidenzia la sproporzione tra il valore dell’immobile e il debito residuo e la volontà di risolvere la situazione rapidamente.

Esempio 3: Prestito Personale

Scenario: Un debitore ha un prestito personale di 5.000 euro, con interessi di 500 euro e sanzioni di 300 euro, per un totale di 5.800 euro. Il debitore ha un ISEE di 14.000 euro.

Analisi: Per i debiti non fiscali, come i prestiti personali, il debitore deve negoziare direttamente con la banca o l’istituto di credito. La percentuale di riduzione del debito può variare a seconda delle politiche interne dell’istituto e delle capacità negoziali del debitore.

Proposta di Saldo e Stralcio: Il debitore propone di pagare 2.000 euro per chiudere il prestito. Argomenta che la sua situazione finanziaria non gli permette di pagare di più e che l’istituto di credito risparmierebbe sui costi legali e procedurali accettando questa proposta.

Documentazione: Il debitore fornisce il certificato ISEE, estratti conto bancari, e un bilancio familiare. Include anche una lettera di motivazione che spiega la situazione finanziaria e l’importanza di risolvere il debito per evitare ulteriori azioni legali.

Esempio 4: Contributi INPS Non Versati

Scenario: Un lavoratore autonomo ha un debito di 8.000 euro per contributi INPS non versati, con interessi di 800 euro e sanzioni di 400 euro, per un totale di 9.200 euro. L’ISEE del debitore è di 7.500 euro.

Analisi: Con un ISEE inferiore a 8.500 euro, il debitore può accedere alla riduzione del debito pagando solo il 16% del totale dovuto, senza considerare le sanzioni.

Calcolo:

  • Debito totale = 8.000 euro
  • Interessi = 800 euro
  • Totale dovuto = 8.800 euro (debito + interessi)
  • Percentuale di pagamento = 16%

Proposta di Saldo e Stralcio: Il debitore propone di pagare il 16% di 8.800 euro, ovvero 1.408 euro, per chiudere il debito.

Documentazione: Il debitore fornisce il certificato ISEE, dichiarazioni dei redditi, e documenti che attestano le proprie spese mensili. La lettera di motivazione spiega l’impatto del debito sulla capacità di continuare l’attività lavorativa e la necessità di una riduzione per poter mantenere un minimo di stabilità economica.

Questi esempi mostrano come una corretta analisi della situazione finanziaria e una presentazione ben documentata possono aiutare a motivare una proposta di saldo e stralcio convincente. Ogni situazione è unica, e la chiave per il successo è fornire al creditore una visione chiara e realistica delle proprie capacità di pagamento, supportata da prove concrete e una comunicazione efficace.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Saldo e Stralcio

Il saldo e stralcio rappresenta una soluzione cruciale per molti debitori che si trovano in situazioni finanziarie difficili. Tuttavia, negoziare e motivare efficacemente un saldo e stralcio richiede una comprensione approfondita delle normative vigenti, una chiara presentazione della propria situazione economica e, non meno importante, l’assistenza di un avvocato esperto in materia.

La complessità delle leggi che regolano il saldo e stralcio, come la Legge di Bilancio 2019 (Legge n. 145/2018) e il recente Decreto Riscossione 2024, richiede una conoscenza dettagliata e aggiornata che solo un professionista può offrire. Queste normative delineano chiaramente i requisiti per accedere al saldo e stralcio, come l’ISEE non superiore a 20.000 euro e la tipologia di debiti ammissibili. Tuttavia, interpretare e applicare queste leggi nel contesto specifico del proprio caso può essere complicato. Un avvocato esperto in saldo e stralcio può fornire la guida necessaria per navigare attraverso questi complessi meccanismi legali.

Un avvocato specializzato può aiutare a raccogliere e presentare tutte le prove documentali richieste per supportare la propria richiesta. Questo include il certificato ISEE, documentazione medica, bilanci familiari e qualsiasi altra prova che dimostri la propria incapacità di pagare l’intero debito. La preparazione di questa documentazione è cruciale, poiché una presentazione incompleta o inaccurata può compromettere la possibilità di ottenere un saldo e stralcio.

Oltre alla raccolta della documentazione, un avvocato esperto può aiutare a formulare una proposta di pagamento realistica e sostenibile. Conoscendo le percentuali di pagamento previste dalla legge e le prassi negoziali comuni, l’avvocato può consigliare il debitore sulla migliore offerta possibile da presentare al creditore. Questo non solo aumenta le probabilità di accettazione della proposta, ma può anche evitare che il debitore si impegni a pagare somme che non può permettersi.

La comunicazione con il creditore è un altro aspetto critico dove l’assistenza legale può fare la differenza. Un avvocato esperto sa come negoziare efficacemente con i creditori, presentando il caso del debitore in maniera chiara e convincente. Può anche intervenire in caso di controversie, utilizzando la propria conoscenza legale per difendere i diritti del debitore e cercare un accordo equo.

Nel caso di mutui ipotecari, la situazione può essere ancora più complessa. Come visto negli esempi pratici, il valore di mercato dell’immobile rispetto al debito residuo del mutuo gioca un ruolo fondamentale nella negoziazione di un saldo e stralcio. Un avvocato esperto può aiutare a valutare correttamente queste dinamiche e presentare una proposta che sia ragionevole per entrambe le parti, tenendo conto dei rischi e dei costi associati alla procedura esecutiva.

Per debiti diversi dai mutui, come prestiti personali e carte di credito, l’assistenza legale è altrettanto importante. La necessità di ottenere un titolo esecutivo prima di poter procedere al pignoramento offre un’opportunità di negoziazione che può essere sfruttata con l’aiuto di un avvocato. Questi può consigliare sul momento migliore per presentare una proposta di saldo e stralcio, sfruttando le tempistiche legali a vantaggio del debitore.

Un altro vantaggio significativo dell’avere un avvocato al proprio fianco è la protezione contro eventuali abusi da parte dei creditori. Negli ultimi anni, le banche hanno venduto in blocco molti dei loro crediti a società specializzate nel recupero crediti, che spesso adottano tattiche aggressive. Un avvocato può proteggere il debitore da tali pratiche, assicurandosi che le negoziazioni avvengano in maniera corretta e nel rispetto della legge.

Inoltre, un avvocato può offrire supporto emotivo e pratico durante l’intero processo. La gestione dei debiti è spesso stressante e può avere un impatto significativo sul benessere mentale del debitore. Avere un professionista che si occupa degli aspetti legali e negoziali può alleviare parte di questo stress, permettendo al debitore di concentrarsi su altre aree della propria vita.

Infine, un avvocato esperto in saldo e stralcio può aiutare a pianificare il futuro finanziario del debitore. Dopo aver risolto i debiti esistenti, è importante adottare misure per evitare di ritrovarsi nella stessa situazione. L’avvocato può fornire consigli su come gestire le finanze, ridurre le spese e migliorare la gestione del denaro, offrendo una prospettiva a lungo termine per una stabilità finanziaria sostenibile.

In conclusione, motivare un saldo e stralcio richiede più di una semplice analisi della propria situazione finanziaria. È un processo complesso che coinvolge la comprensione delle normative legali, la raccolta di documentazione dettagliata, la formulazione di proposte realistiche e la negoziazione con i creditori. In tutto questo, l’assistenza di un avvocato esperto in saldo e stralcio è fondamentale. Un avvocato non solo fornisce la competenza legale necessaria, ma offre anche supporto strategico, emotivo e pratico, aumentando significativamente le probabilità di successo nella negoziazione di un accordo di saldo e stralcio. Con un avvocato al proprio fianco, i debitori possono affrontare questo processo con maggiore sicurezza e speranza di una risoluzione positiva, ponendo le basi per una nuova stabilità finanziaria e una vita senza l’oppressione dei debiti pregressi.

A tal riguardo, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Disclaimer: Le opinioni espresse in questo articolo riflettono il punto di vista personale degli Autori, maturato sulla base della loro esperienza professionale. Non devono essere considerate come consulenza tecnica o legale. Per chiarimenti specifici o ulteriori informazioni, si consiglia di contattare direttamente il nostro studio. Si invita a tenere presente che l’articolo fa riferimento al contesto normativo vigente alla data di redazione, poiché leggi e interpretazioni giuridiche possono cambiare nel tempo. Non ci assumiamo alcuna responsabilità per un utilizzo inappropriato delle informazioni contenute in queste pagine.
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Giuseppe Monardo

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