Procedura Di Sovraindebitamento: Guida Pratica 2024

La procedura di sovraindebitamento rappresenta una risposta concreta e strutturata alle difficoltà economiche che possono colpire tanto i consumatori quanto i piccoli imprenditori. Nel contesto normativo italiano, il Decreto Legislativo numero 14 del 2019, noto come Codice della Crisi dell’Impresa e dell’Insolvenza (CCII), ha riformato profondamente la gestione delle crisi debitorie. Con l’entrata in vigore delle sue disposizioni il 15 luglio 2022, e con le successive modifiche, il CCII ha introdotto strumenti innovativi e migliorato quelli esistenti per affrontare in modo efficace il sovraindebitamento.

In Italia, il sovraindebitamento coinvolge una parte significativa della popolazione. Secondo i dati ISTAT del 2022, circa il 12% delle famiglie italiane si trova in condizioni di sovraindebitamento, una percentuale che è aumentata negli ultimi anni a causa della crisi economica e della pandemia di COVID-19. Il sovraindebitamento non riguarda solo i consumatori, ma anche i piccoli imprenditori e i lavoratori autonomi che, a causa di fluttuazioni di mercato e difficoltà nel business, possono trovarsi impossibilitati a far fronte ai propri debiti.

Il Codice della Crisi dell’Impresa e dell’Insolvenza ha introdotto tre principali procedure per affrontare il sovraindebitamento: il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore, il concordato minore e la liquidazione controllata. Ognuna di queste procedure ha caratteristiche specifiche e si rivolge a tipologie diverse di debitori, offrendo soluzioni personalizzate per risolvere la crisi debitoria.

Il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore è rivolto ai consumatori, ovvero a quelle persone fisiche che hanno contratto debiti per esigenze personali e non professionali. Questa procedura consente al debitore di presentare un piano di ristrutturazione dei debiti che non richiede l’assenso dei creditori, ma solo l’omologazione del Tribunale. L’omologazione viene concessa se il piano rispetta i requisiti di fattibilità, equità e buona fede. Una volta omologato, il piano diventa vincolante per tutti i creditori, che non possono più richiedere il pagamento di somme diverse da quelle previste nel piano. Questo strumento rappresenta una importante via d’uscita per molti consumatori che si trovano in difficoltà finanziarie, permettendo loro di ristrutturare i propri debiti e ottenere l’esdebitazione, cioè la liberazione dai debiti residui non soddisfatti.

Il concordato minore è invece rivolto ai piccoli imprenditori e ai professionisti che non possono accedere alle procedure concorsuali riservate alle grandi imprese. Anche in questo caso, il debitore può presentare un piano di ristrutturazione dei debiti, che deve essere approvato dai creditori e omologato dal Tribunale. Il concordato minore prevede un maggior coinvolgimento dei creditori rispetto al piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore, poiché il piano deve essere accettato da una maggioranza qualificata di creditori. Questa procedura è pensata per permettere ai piccoli imprenditori di continuare la propria attività, salvaguardando i posti di lavoro e mantenendo la continuità aziendale.

La liquidazione controllata è la terza procedura prevista dal CCII ed è destinata ai debitori che non possono accedere al piano di ristrutturazione dei debiti o al concordato minore. La liquidazione controllata prevede la vendita di tutti i beni del debitore, ad eccezione di quelli impignorabili, per soddisfare i creditori. Il ricavato della vendita viene distribuito tra i creditori secondo le regole della par condicio creditorum, che garantisce l’uguaglianza dei creditori nel ricevere il pagamento. Anche in questo caso, il debitore può ottenere l’esdebitazione, liberandosi dai debiti residui non soddisfatti al termine della procedura.

Il ruolo dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) è centrale in tutte queste procedure. L’OCC è un ente terzo, imparziale e indipendente, istituito per assistere il debitore nella gestione della crisi. L’OCC nomina un gestore della crisi, che ha il compito di seguire il debitore durante tutto il processo, dalla presentazione della domanda alla predisposizione della relazione finale. La relazione dell’OCC è un documento fondamentale, poiché contiene la descrizione delle cause del sovraindebitamento, il dettaglio delle obbligazioni del debitore e la valutazione della capacità del debitore di adempiere alle proprie obbligazioni.

Le procedure di sovraindebitamento si sviluppano in due fasi principali: una fase stragiudiziale, che si svolge dinnanzi all’OCC, e una fase giudiziale, che si svolge dinnanzi al Tribunale. Nella fase stragiudiziale, il debitore presenta una domanda all’OCC, che esamina la posizione debitoria e predispone una relazione. Nella fase giudiziale, il Tribunale esamina la relazione dell’OCC e decide se omologare il piano proposto dal debitore.

Il processo di sovraindebitamento non è semplice e richiede una gestione attenta e competente. È fondamentale che il debitore si avvalga della consulenza di professionisti esperti, che possono fornire supporto legale e assistenza nella preparazione della documentazione necessaria. La collaborazione tra il debitore, l’OCC e i professionisti è essenziale per garantire il successo della procedura.

Le modifiche introdotte dal Codice della Crisi dell’Impresa e dell’Insolvenza hanno migliorato significativamente le possibilità di risoluzione della crisi debitoria. La normativa ha reso più chiari i requisiti e le procedure, riducendo l’incertezza e le difficoltà applicative che avevano caratterizzato le precedenti normative sul sovraindebitamento. Tuttavia, è ancora necessaria una maggiore diffusione della conoscenza di queste procedure tra i debitori e i professionisti, per assicurare che tutti coloro che si trovano in difficoltà possano accedere agli strumenti previsti dalla legge.

In conclusione, la procedura di sovraindebitamento rappresenta una risorsa fondamentale per affrontare le crisi finanziarie in modo strutturato e sostenibile. Il Codice della Crisi dell’Impresa e dell’Insolvenza ha introdotto strumenti efficaci per la gestione del sovraindebitamento, offrendo soluzioni concrete a consumatori, piccoli imprenditori e professionisti. Con il supporto dell’OCC e dei professionisti esperti, i debitori possono intraprendere un percorso di risanamento che consenta loro di superare la crisi e ripartire con una nuova stabilità finanziaria.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Quali sono le principali procedure per uscire dalla situazione di sovraindebitamento nel 2024?

Le principali procedure per uscire dalla situazione di sovraindebitamento sono tre: il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore, il concordato minore e la liquidazione controllata. Queste procedure permettono ai debitori di riorganizzare e gestire i propri debiti in modo sostenibile, con l’obiettivo di superare la crisi finanziaria.

In cosa consiste il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore?

Il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore è una procedura che consente ai debitori che sono consumatori di presentare un piano per ristrutturare i loro debiti senza necessità dell’assenso dei creditori, ma con il solo vaglio del Tribunale. Una volta che il Tribunale omologa il piano, e il debitore lo esegue correttamente, può ottenere l’esdebitazione, che significa che i creditori non possono più richiedere il pagamento dei debiti residui non liquidati nell’ambito del piano.

Presentazione dell’Istanza all’OCC

Cos’è l’OCC e quale ruolo svolge nella procedura di sovraindebitamento nel 2024?

L’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) è un ente terzo, imparziale e indipendente, istituito dalla legge 3/2012 e regolato dal DM 202/2014. L’OCC ha il compito di assistere il debitore nella procedura di sovraindebitamento, fornendo supporto nella redazione della domanda e nella predisposizione della documentazione necessaria. Una volta ricevuta la domanda, l’OCC nomina un gestore della crisi, che seguirà il debitore durante tutto il processo.

Come si presenta l’istanza all’OCC?

Il debitore deve presentare una domanda all’OCC competente, che viene individuato in base al centro degli interessi principali del debitore (solitamente coincidente con la residenza o il domicilio). La domanda deve includere un elenco dettagliato dei debiti, dei creditori e delle eventuali cause di prelazione.

Esame della Posizione Debitoria

Cosa succede dopo la presentazione dell’istanza all’OCC?

Dopo la presentazione dell’istanza, l’OCC esamina la posizione debitoria del richiedente. Questo include la verifica dell’ammontare del debito e la situazione patrimoniale. L’OCC invia una richiesta all’agenzia della riscossione e agli uffici fiscali degli enti locali per conoscere l’ammontare del debito tributario e interagisce con enti pubblici e privati per cartolarizzare il credito.

Qual è l’obiettivo dell’esame della posizione debitoria?

L’obiettivo è ottenere una visione chiara e completa della situazione finanziaria del debitore. Questo permette di predisporre una relazione accurata che sarà utilizzata nel successivo ricorso al Tribunale. La relazione deve includere una descrizione delle cause del sovraindebitamento, la composizione del patrimonio del debitore, e una valutazione della capacità del debitore di adempiere alle obbligazioni.

Predisposizione della Relazione

Cosa deve contenere la relazione dell’OCC?

La relazione predisposta dall’OCC deve contenere diversi elementi chiave:

  • Descrizione delle cause del sovraindebitamento.
  • Dettaglio delle obbligazioni e della composizione del patrimonio del debitore.
  • Valutazione della capacità del debitore di adempiere alle obbligazioni.
  • Valutazione della completezza della documentazione presentata dal debitore.
  • Consistenza e composizione del patrimonio del debitore, incluse le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni e le entrate del nucleo familiare.
  • Indicazione dei presunti costi della procedura.

Qual è il prossimo passo dopo la predisposizione della relazione?

Una volta completata la relazione, questa viene depositata presso il Tribunale insieme alla proposta di piano di ristrutturazione dei debiti o di liquidazione controllata. Il Tribunale esamina la documentazione e decide se omologare il piano proposto.

Omologazione del Piano di Ristrutturazione dei Debiti

Cosa significa omologare un piano di ristrutturazione dei debiti?

L’omologazione del piano da parte del Tribunale significa che il piano è stato approvato e può essere eseguito. Il piano diventa quindi vincolante per tutti i creditori, i quali non possono richiedere il pagamento di somme diverse da quelle previste nel piano stesso.

Quali sono i criteri che il Tribunale utilizza per omologare il piano?

Il Tribunale valuta se il piano è equo e fattibile, se è stato redatto in buona fede e se rispetta i diritti dei creditori. Inoltre, verifica che il piano sia sostenibile e che il debitore abbia la capacità di adempiere agli impegni previsti.

Esecuzione del Piano di Ristrutturazione

Cosa comporta l’esecuzione del piano di ristrutturazione dei debiti?

L’esecuzione del piano comporta che il debitore adempia a tutte le obbligazioni previste nel piano omologato. Questo avviene sotto la supervisione dell’OCC, che garantisce che il piano venga eseguito correttamente.

Cosa succede se il debitore non riesce a rispettare il piano?

Se il debitore non riesce a rispettare il piano, il Tribunale può revocare l’omologazione e dichiarare il piano nullo. In questo caso, i creditori possono riprendere le azioni esecutive contro il debitore per recuperare i propri crediti.

Esdebitazione

Cos’è l’esdebitazione e come si ottiene?

L’esdebitazione è il beneficio che consente al debitore di essere liberato dai debiti residui non soddisfatti al termine della procedura di sovraindebitamento. Si ottiene se il debitore ha rispettato tutte le condizioni previste dal piano omologato e ha collaborato in buona fede durante tutta la procedura.

Quali sono i vantaggi dell’esdebitazione per il debitore?

L’esdebitazione offre al debitore la possibilità di ripartire senza il peso dei debiti pregressi, permettendo una nuova opportunità di stabilità finanziaria. È un importante strumento di ripartenza per chi ha subito una grave crisi economica.

La Liquidazione Controllata

Cos’è la liquidazione controllata?

La liquidazione controllata è una procedura concorsuale che prevede la vendita dei beni del debitore per soddisfare i creditori. È destinata ai debitori sovraindebitati che non possono accedere al piano di ristrutturazione dei debiti o al concordato minore.

Chi può accedere alla liquidazione controllata?

Possono accedere alla liquidazione controllata i consumatori, i professionisti, i piccoli imprenditori e gli imprenditori agricoli che si trovano in stato di sovraindebitamento. È necessario che il debito sia superiore a 30.000 euro e che il debitore sia insolvente.

Come funziona la procedura di liquidazione controllata?

La procedura inizia con la presentazione di un’istanza all’OCC, seguita dalla nomina di un gestore della crisi. Il gestore redige una relazione e, se il Tribunale omologa il piano, procede alla vendita dei beni del debitore. Il ricavato viene poi distribuito tra i creditori.

Quali beni possono essere liquidati nella procedura di liquidazione controllata?

Tutti i beni del debitore, ad eccezione di quelli impignorabili, possono essere venduti per soddisfare i creditori. Questo include beni mobili, immobili e altri asset di valore. I beni impignorabili sono quelli necessari per la sussistenza del debitore e della sua famiglia, come la casa di abitazione principale, entro certi limiti.

Qual è il ruolo dei creditori nella procedura di liquidazione controllata?

I creditori partecipano alla procedura attraverso il comitato dei creditori, che ha il compito di supervisionare e approvare le operazioni di vendita dei beni. Anche se non possono opporsi alla procedura, i creditori hanno voce in capitolo nella distribuzione del ricavato e nella gestione del processo.

Considerazioni Finali

Quali sono i vantaggi di avere un avvocato esperto in liquidazione controllata?

Avere un avvocato esperto in liquidazione controllata è fondamentale per navigare con successo attraverso la complessità della procedura. Un avvocato può fornire consulenza legale su ogni aspetto del processo, garantendo che tutte le formalità siano rispettate e che i diritti del debitore siano protetti. Inoltre, un avvocato può aiutare a negoziare con i creditori, preparare la documentazione necessaria e rappresentare il debitore in Tribunale.

Come può un avvocato esperto aiutare nella preparazione dell’istanza all’OCC?

Un avvocato esperto può assistere il debitore nella raccolta e presentazione della documentazione necessaria per l’istanza all’OCC. Questo include la preparazione dell’elenco dei debiti, dei creditori e delle cause di prelazione. L’avvocato garantisce che la domanda sia completa e corretta, aumentando le probabilità di successo della procedura.

Quali rischi si corrono senza l’assistenza di un avvocato esperto?

Affrontare la procedura di liquidazione controllata senza un avvocato esperto può portare a errori procedurali che potrebbero compromettere l’intera operazione. Senza una corretta consulenza legale, il debitore rischia di non rispettare le scadenze, di non presentare la documentazione corretta e di non ottenere l’esdebitazione. Un avvocato esperto può evitare questi rischi e assicurare che il processo si svolga senza intoppi.

Perché è importante la mediazione nella procedura di sovraindebitamento?

La mediazione è uno strumento cruciale per risolvere le dispute tra debitori e creditori. Un avvocato esperto può facilitare la mediazione, aiutando a raggiungere un accordo equo e sostenibile per entrambe le parti. La mediazione può ridurre i tempi e i costi della procedura, offrendo una soluzione più rapida e meno conflittuale rispetto al contenzioso giudiziario.

Quali sono i passi successivi dopo l’esdebitazione?

Dopo l’esdebitazione, il debitore può ripartire senza il peso dei debiti pregressi. È importante che il debitore adotti una gestione finanziaria responsabile per evitare future situazioni di sovraindebitamento. Un avvocato esperto può continuare a fornire consulenza legale per garantire che il debitore rimanga in regola con le nuove obbligazioni e gestisca correttamente le proprie finanze.

In conclusione, la procedura di sovraindebitamento è un processo complesso che richiede una gestione attenta e competente. Avere al proprio fianco un avvocato esperto in liquidazione controllata è essenziale per garantire che tutti i passaggi siano eseguiti correttamente, che i diritti del debitore siano protetti e che si possa beneficiare appieno delle opportunità offerte dalla normativa. Un avvocato esperto può fare la differenza tra il successo e il fallimento della procedura, offrendo la possibilità di ripartire con una nuova stabilità finanziaria.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Procedure Di Sovraindebitamento

La conclusione del percorso di sovraindebitamento non rappresenta solo un momento di liberazione dalle pressanti difficoltà economiche, ma anche un nuovo inizio. Tuttavia, per giungere a questa fase con successo, è essenziale comprendere l’importanza di avere al proprio fianco un avvocato esperto in sovraindebitamento. La complessità delle normative, la necessità di gestire documentazione dettagliata e la comunicazione con vari enti e creditori richiedono una guida professionale che sappia navigare nel mare delle leggi e delle procedure.

Un avvocato specializzato in sovraindebitamento non è solo un esperto legale, ma un vero e proprio partner strategico. La sua esperienza e competenza possono fare la differenza in ogni fase del processo. Dalla valutazione iniziale della situazione debitoria, alla scelta della procedura più adatta – che si tratti di un piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore, di un concordato minore o di una liquidazione controllata – l’avvocato fornisce consulenza mirata e personalizzata. Ogni caso di sovraindebitamento ha le sue peculiarità, e un professionista esperto è in grado di individuare la strategia più efficace per affrontarle.

Uno degli aspetti più critici del sovraindebitamento è la preparazione della documentazione. La raccolta e l’organizzazione di tutte le informazioni necessarie richiedono tempo e attenzione ai dettagli. Un avvocato specializzato sa esattamente quali documenti sono necessari e come presentarli in modo che siano completi e conformi ai requisiti legali. Questo non solo facilita il processo, ma riduce anche il rischio di errori che potrebbero compromettere l’esito della procedura.

Durante la fase stragiudiziale, l’assistenza dell’avvocato è fondamentale per interagire con l’Organismo di Composizione della Crisi (OCC). La presentazione della domanda all’OCC e la successiva relazione del gestore della crisi devono essere gestite con precisione e competenza. Un avvocato esperto è in grado di coordinare queste attività, assicurandosi che ogni passo sia eseguito correttamente e nei tempi previsti. Questo non solo accelera il processo, ma aumenta le probabilità di ottenere una relazione positiva dall’OCC, che è essenziale per il passaggio alla fase giudiziale.

Nel contesto della fase giudiziale, la presenza di un avvocato è ancora più cruciale. Davanti al Tribunale, il professionista rappresenta il debitore, presentando il caso in modo chiaro e convincente. La capacità di argomentare efficacemente e di rispondere alle eventuali obiezioni dei creditori è determinante per ottenere l’omologazione del piano di ristrutturazione o del concordato. Un avvocato con esperienza specifica sa come affrontare le udienze e come presentare le prove a supporto della fattibilità del piano proposto.

Un altro aspetto fondamentale è la gestione dei rapporti con i creditori. I creditori, che possono essere particolarmente insistenti e difficili da trattare, richiedono un approccio professionale e strategico. Un avvocato esperto sa come negoziare con loro, cercando di ottenere le condizioni migliori per il debitore e di evitare conflitti inutili. La sua competenza in mediazione e negoziazione può ridurre significativamente lo stress e l’ansia associati alla gestione dei debiti.

L’importanza di un avvocato esperto si estende anche alla fase di esecuzione del piano. Una volta ottenuta l’omologazione dal Tribunale, il piano deve essere attuato in conformità con le condizioni stabilite. L’avvocato monitora l’intero processo, assicurandosi che il debitore rispetti tutti gli obblighi e che eventuali problemi siano risolti prontamente. Questo è essenziale per evitare che la procedura venga annullata o che i creditori possano riavviare le azioni di recupero.

Non si può sottovalutare l’impatto psicologico del sovraindebitamento. La sensazione di essere sopraffatti dai debiti può portare a stress, ansia e persino depressione. Avere un avvocato esperto al proprio fianco offre non solo supporto legale, ma anche un sostegno morale. Sapere di poter contare su un professionista competente e fidato riduce il carico emotivo e consente al debitore di concentrarsi sulla ricostruzione della propria vita finanziaria.

Inoltre, un avvocato esperto in sovraindebitamento è costantemente aggiornato sulle modifiche legislative e sulle nuove interpretazioni giurisprudenziali. La normativa in materia di crisi d’impresa e di insolvenza è in continua evoluzione, e solo un professionista specializzato può garantire che il debitore benefici delle soluzioni più attuali ed efficaci. Questo aggiornamento continuo è fondamentale per affrontare le sfide del sovraindebitamento nel contesto attuale e per adattare le strategie alle nuove opportunità offerte dalla legge.

La procedura di sovraindebitamento non è solo un insieme di passaggi legali, ma un percorso complesso che richiede competenza, strategia e supporto costante. Affrontarlo senza la guida di un avvocato esperto può significare esporsi a rischi e complicazioni che possono compromettere l’intero processo. Al contrario, con il supporto di un professionista specializzato, il debitore ha la certezza di percorrere la strada giusta verso la risoluzione dei propri problemi finanziari.

In sintesi, avere al proprio fianco un avvocato esperto in sovraindebitamento non è solo consigliabile, ma essenziale. La sua competenza tecnica, la capacità di negoziazione, la conoscenza approfondita della legge e delle procedure specifiche, nonché il supporto morale e strategico, sono elementi fondamentali per garantire che il percorso di sovraindebitamento si concluda con successo. Solo con il giusto supporto legale è possibile affrontare con serenità e determinazione le sfide del sovraindebitamento e ripartire verso un futuro finanziario più stabile e sostenibile.

In tal senso, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

Qui una delle testimonianze positive del lavoro dell’Avvocato Monardo, specializzato in procedure di sovraindebitamento.

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Giuseppe Monardo

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