Sovraindebitamento e Nuovo Codice Della Crisi: Cosa Sapere

Il sovraindebitamento è una problematica finanziaria che affligge un numero crescente di famiglie e imprese in Italia. Questa situazione si verifica quando i debiti accumulati superano la capacità di pagamento del debitore, creando una crisi finanziaria che può avere gravi ripercussioni sulla vita quotidiana e sull’attività imprenditoriale. Il Nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCI), introdotto con il Decreto Legislativo n. 14 del 2019, rappresenta una risposta legislativa significativa a questa problematica, fornendo strumenti e procedure per gestire il sovraindebitamento in modo più efficiente e umano. Con l’aggiornamento della normativa, il CCI ha sostituito la precedente Legge n. 3 del 2012, ampliando e migliorando le possibilità di risanamento per i debitori in difficoltà.

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza ha introdotto procedure specifiche per affrontare il sovraindebitamento, che sono state progettate per offrire una seconda opportunità a chi, per vari motivi, non riesce più a far fronte ai propri obblighi finanziari. Secondo i dati dell’ISTAT, il tasso di sovraindebitamento in Italia è in aumento, con migliaia di famiglie e piccole imprese che ogni anno si trovano ad affrontare difficoltà economiche insormontabili. Queste difficoltà sono spesso esacerbate da debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione, conosciuta anche come ex Equitalia, le cui cartelle esattoriali possono diventare un peso insostenibile. Queste cartelle riguardano il recupero di imposte non pagate, contributi previdenziali, sanzioni amministrative e multe, e possono includere interessi e sanzioni che rendono ancora più arduo il loro pagamento.

Una delle principali innovazioni del CCI è l’introduzione di procedure più flessibili e accessibili per i debitori in difficoltà. Tra queste, la ristrutturazione dei debiti del consumatore e il concordato minore offrono strumenti efficaci per trattare con i creditori e raggiungere accordi sostenibili. La ristrutturazione dei debiti del consumatore è riservata alle persone fisiche che non esercitano attività d’impresa, mentre il concordato minore è destinato a piccole imprese e professionisti che, pur essendo in difficoltà finanziarie, possono presentare un piano credibile per il pagamento dei debiti. Secondo le stime, queste procedure hanno già aiutato migliaia di debitori a riorganizzare i loro debiti e a trovare soluzioni sostenibili per il pagamento.

Un aspetto fondamentale di queste procedure è il requisito della meritevolezza. Il debitore deve dimostrare di non aver causato la propria situazione di sovraindebitamento con dolo, colpa grave o frode. Questo principio è stato ribadito in numerose sentenze, tra cui quella del Tribunale di Ivrea del 1 agosto 2023, che ha sottolineato l’importanza della diligenza nell’assunzione delle obbligazioni. Il tribunale ha chiarito che non può ritenersi meritevole il debitore che ha omesso ripetutamente il pagamento di oneri fiscali e contributivi, aggravando la propria situazione a discapito dello Stato. Questo requisito è cruciale per garantire che solo i debitori onesti e in buona fede possano beneficiare delle procedure di sovraindebitamento.

Le cartelle esattoriali rappresentano una delle principali cause di sovraindebitamento in Italia. Quando non vengono pagate entro i termini previsti, l’Agenzia delle Entrate Riscossione può avviare procedure esecutive, tra cui il pignoramento dei beni e il fermo amministrativo. Queste misure possono avere conseguenze devastanti, portando alla perdita di beni preziosi e aumentando ulteriormente il carico di stress per il debitore. Tuttavia, grazie alle procedure previste dal CCI, è possibile ottenere una sospensione delle azioni esecutive e negoziare un piano di pagamento che tenga conto delle reali possibilità economiche del debitore.

Un esempio pratico dell’efficacia di queste procedure è dato dal caso di un imprenditore agricolo che, a causa di una serie di annate sfavorevoli e di investimenti non riusciti, si trova sommerso da debiti con l’INPS e l’Agenzia delle Entrate. Grazie alla procedura di concordato minore, riesce a presentare un piano di ristrutturazione che prevede il pagamento parziale dei debiti attraverso la vendita di alcuni beni non essenziali e la rateizzazione del restante importo. Il tribunale approva il piano, sospende le azioni esecutive in corso e consente all’imprenditore di continuare la propria attività, evitando il fallimento.

In un altro caso, una famiglia con debiti per oltre 100.000 euro derivanti da cartelle esattoriali riesce a ottenere l’esdebitazione attraverso la procedura di liquidazione controllata. Vendendo alcuni beni mobili e immobili, riesce a soddisfare parzialmente i creditori. Il tribunale, riconoscendo la buona fede e la meritevolezza dei debitori, concede l’esdebitazione per i debiti residui, permettendo alla famiglia di ripartire da zero senza l’incubo delle cartelle esattoriali. Questi esempi concreti dimostrano come le procedure previste dal CCI possano offrire soluzioni efficaci per chi si trova in difficoltà finanziarie.

L’importanza della meritevolezza e della diligenza nell’accesso a queste procedure non può essere sottovalutata. Il legislatore ha inteso riservare questi strumenti a chi, pur trovandosi in difficoltà, ha agito con correttezza e trasparenza. Questo principio è fondamentale per mantenere l’equilibrio tra le esigenze dei debitori e i diritti dei creditori, assicurando che le risorse pubbliche vengano utilizzate in modo equo e responsabile. Secondo i dati del Ministero della Giustizia, il numero di procedure di sovraindebitamento aperte è aumentato significativamente negli ultimi anni, dimostrando l’efficacia e la necessità di questi strumenti.

In conclusione, il sovraindebitamento rappresenta una delle problematiche finanziarie più gravi che possono colpire sia i privati cittadini che le imprese. La legge sul sovraindebitamento, introdotta inizialmente con la Legge n. 3/2012 e poi aggiornata e ampliata dal Decreto Legislativo n. 14/2019, offre strumenti preziosi per affrontare queste situazioni di crisi finanziaria. Attraverso procedure come la ristrutturazione dei debiti del consumatore, il concordato minore e la liquidazione controllata, è possibile ridurre, ristrutturare o cancellare i debiti, offrendo una via d’uscita a chi si trova in una situazione di crisi. Tuttavia, è essenziale rispettare i requisiti di meritevolezza e agire con trasparenza e correttezza per poter accedere a questi benefici. Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza rappresenta una svolta importante nella gestione del sovraindebitamento, fornendo strumenti efficaci per il risanamento finanziario e offrendo una seconda opportunità a chi ne ha bisogno.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte sulle novità riguardo il sovraindebitamento e il nuovo Codice della Crisi.

Che cosa si intende per sovraindebitamento? Il sovraindebitamento è una condizione in cui un debitore non è più in grado di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni. Questo può riguardare sia i privati che le imprese e si manifesta quando le passività superano ampiamente le capacità economiche e patrimoniali del debitore.

Quali sono le principali differenze tra il CCI e la Legge n. 3/2012? Il CCI ha introdotto procedure più strutturate e flessibili rispetto alla Legge n. 3/2012. Ad esempio, il piano del consumatore, il concordato minore e la liquidazione controllata non fanno riferimento agli atti impugnati dai creditori come previsti dall’art. 9 comma 3 bis.1 lett. c) della vecchia legge. Tuttavia, l’esdebitazione del debitore incapiente (art. 283) mantiene un riferimento a tali atti.

Che cosa sono gli atti impugnati dai creditori e gli atti in frode? Gli atti impugnati sono quelli che i creditori possono contestare tramite strumenti legali come la revocatoria, allo scopo di ripristinare la garanzia patrimoniale generica del debitore. Gli atti in frode, invece, sono comportamenti del debitore che alterano la realtà per ottenere il consenso dei creditori su una proposta di risanamento.

Quali sono le procedure di sovraindebitamento previste dal CCI? Il CCI prevede quattro principali procedure: il concordato minore, la ristrutturazione dei debiti del consumatore, la liquidazione controllata del sovraindebitato e l’esdebitazione del debitore incapiente.

Cosa prevede il concordato minore? Il concordato minore è una procedura destinata a piccoli imprenditori e professionisti che consente di presentare un piano di risanamento ai creditori. Il piano deve essere approvato dalla maggioranza dei creditori e omologato dal tribunale.

Quali sono i requisiti per la ristrutturazione dei debiti del consumatore? La ristrutturazione dei debiti del consumatore è riservata alle persone fisiche che non esercitano attività d’impresa. Il debitore deve presentare un piano che preveda il soddisfacimento parziale dei crediti, la cui fattibilità deve essere valutata dall’OCC.

Come funziona la liquidazione controllata del sovraindebitato? La liquidazione controllata è una procedura che prevede la vendita dei beni del debitore sotto la supervisione del tribunale. Il ricavato viene distribuito tra i creditori in base all’ordine di prelazione.

Che cosa si intende per esdebitazione del debitore incapiente? L’esdebitazione del debitore incapiente è una procedura che permette la cancellazione dei debiti residui di un debitore che non ha alcuna possibilità di offrire ai creditori alcuna utilità. Questo beneficio è concesso solo una volta nella vita e richiede la dimostrazione della meritevolezza del debitore.

Che ruolo ha l’OCC nelle procedure di sovraindebitamento? L’OCC svolge un ruolo cruciale nelle procedure di sovraindebitamento. Valuta la situazione economica del debitore, redige una relazione sulla fattibilità del piano proposto e monitora l’adempimento degli obblighi da parte del debitore.

Che cosa si intende per meritevolezza del debitore? La meritevolezza è un requisito fondamentale per accedere alle procedure di sovraindebitamento. Un debitore è considerato meritevole se non ha causato la propria situazione con dolo, colpa grave o frode. Questo criterio è essenziale per garantire che solo chi si trova in difficoltà per cause indipendenti dalla propria volontà possa beneficiare degli strumenti di risanamento.

Come viene valutata la meritevolezza? La valutazione della meritevolezza viene effettuata dall’OCC e dal giudice. Questo processo include l’analisi della diligenza del debitore nell’assumere le proprie obbligazioni e la verifica dell’assenza di atti in frode ai creditori.

È possibile ottenere la cancellazione dei debiti fiscali tramite queste procedure? Sì, una delle principali finalità delle procedure di sovraindebitamento è permettere la cancellazione o la ristrutturazione dei debiti fiscali. Ad esempio, attraverso la ristrutturazione dei debiti del consumatore o il concordato minore, è possibile negoziare un piano di pagamento che includa la riduzione o la dilazione dei debiti fiscali.

Cosa succede se un debitore non è considerato meritevole? Se un debitore non viene considerato meritevole, non potrà accedere alle procedure di sovraindebitamento previste dal CCI. In questi casi, il debitore dovrà affrontare le normali conseguenze legali del mancato pagamento dei debiti, che possono includere azioni esecutive come il pignoramento dei beni.

Come influiscono gli atti impugnati dai creditori sulla meritevolezza? Gli atti impugnati dai creditori sono un indicatore del comportamento del debitore. Se un debitore ha compiuto atti dispositivi del proprio patrimonio con l’intento di sottrarli alla garanzia patrimoniale, questo può influenzare negativamente la valutazione della meritevolezza.

Quali sono le conseguenze di un comportamento fraudolento del debitore? Un comportamento fraudolento del debitore, volto a ingannare i creditori o il tribunale, comporta l’inammissibilità delle procedure di sovraindebitamento. Questo include la presentazione di informazioni false o l’occultamento di beni.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzato In Sovraindebitamento e Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza

Affrontare il sovraindebitamento è un processo complesso e delicato, che richiede una profonda comprensione delle leggi e delle procedure previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCI). In questo contesto, la figura di un avvocato esperto in cancellazione debiti si rivela di fondamentale importanza. La gestione dei debiti, specie quando coinvolgono l’Agenzia delle Entrate Riscossione e altre istituzioni, può diventare una sfida insormontabile senza il supporto adeguato. L’avvocato non è solo un consulente legale, ma anche un alleato strategico capace di guidare il debitore attraverso il labirinto delle normative e delle procedure necessarie per ottenere un risanamento finanziario.

Innanzitutto, un avvocato esperto in cancellazione debiti conosce perfettamente le varie opzioni disponibili per chi si trova in una situazione di sovraindebitamento. Le principali procedure previste dal CCI includono il piano del consumatore, il concordato minore, la liquidazione controllata e l’esdebitazione del debitore incapiente. Ciascuna di queste soluzioni ha specifici requisiti e implicazioni che devono essere attentamente valutati. Un avvocato può aiutare il debitore a scegliere la strada più appropriata, considerando le particolarità del caso specifico e le opportunità di successo.

Uno degli aspetti più critici nel processo di sovraindebitamento è la dimostrazione della meritevolezza del debitore. Il concetto di meritevolezza implica che il debitore non abbia causato la propria condizione di sovraindebitamento con dolo, colpa grave o frode. Questo è un criterio che deve essere chiaramente dimostrato e supportato con evidenze concrete. Un avvocato esperto sa come raccogliere, organizzare e presentare la documentazione necessaria per convincere il giudice della buona fede del debitore. La corretta preparazione e presentazione di queste prove possono fare la differenza tra l’accettazione e il rigetto della domanda di accesso alle procedure di sovraindebitamento.

Inoltre, un avvocato esperto è in grado di negoziare efficacemente con i creditori. La negoziazione è una parte essenziale di molte procedure di sovraindebitamento, come il concordato minore e la ristrutturazione dei debiti del consumatore. I creditori devono essere convinti della fattibilità del piano di risanamento e della volontà del debitore di adempiere agli impegni proposti. Un avvocato può utilizzare la sua esperienza e le sue competenze negoziali per ottenere condizioni più favorevoli per il debitore, che potrebbero includere la riduzione delle somme dovute, l’estensione dei termini di pagamento o la sospensione delle azioni esecutive.

La preparazione e la presentazione del piano di risanamento sono altre aree in cui un avvocato esperto può offrire un supporto indispensabile. Il piano deve essere dettagliato, realistico e sostenibile, e deve includere tutte le informazioni rilevanti riguardo ai debiti, alle risorse del debitore e alle modalità di pagamento proposte. Un avvocato sa quali elementi devono essere inclusi nel piano e come presentarli in modo che risultino convincenti per il giudice e per i creditori. La precisione e la chiarezza del piano possono aumentare significativamente le probabilità di approvazione.

Il ruolo dell’avvocato non si limita alla fase iniziale di presentazione della domanda. Durante tutto il processo, l’avvocato offre una guida continua, monitorando il rispetto delle condizioni imposte dal tribunale e intervenendo in caso di necessità. Ad esempio, se il debitore dovesse affrontare nuove difficoltà finanziarie che impediscono il rispetto del piano, l’avvocato può aiutare a richiedere una modifica delle condizioni o a presentare ulteriori prove della buona fede del debitore.

Un altro aspetto fondamentale è la protezione dei diritti del debitore. Le procedure di sovraindebitamento possono comportare rischi significativi, come la perdita di beni o l’imposizione di restrizioni severe. Un avvocato esperto può assicurarsi che i diritti del debitore siano rispettati durante tutto il processo, intervenendo contro eventuali abusi o errori procedurali. La presenza di un avvocato può anche offrire un senso di sicurezza e tranquillità al debitore, sapendo di avere un professionista che difende i propri interessi.

L’importanza di avere un avvocato esperto è ulteriormente sottolineata dalla complessità delle leggi e delle normative relative al sovraindebitamento. Il CCI ha introdotto molte novità rispetto alla precedente legislazione, e mantenersi aggiornati su tutte le modifiche è essenziale per garantire una corretta applicazione delle procedure. Un avvocato specializzato è sempre informato sulle ultime novità legislative e giurisprudenziali, assicurando che il debitore benefici delle opportunità offerte dalle nuove norme.

Infine, un avvocato esperto offre un supporto emotivo e morale che è spesso indispensabile in momenti di grande stress e difficoltà. Affrontare una situazione di sovraindebitamento può essere estremamente stressante e demoralizzante. Avere al proprio fianco un professionista di fiducia può fare una grande differenza, offrendo il supporto necessario per mantenere la calma e la fiducia durante tutto il processo.

In conclusione, l’importanza di avere al proprio fianco un avvocato esperto in cancellazione debiti tramite il Codice della Crisi non può essere sottovalutata. Un avvocato non solo offre competenze legali essenziali, ma fornisce anche supporto strategico, protezione dei diritti del debitore e assistenza emotiva. Grazie alla guida di un avvocato esperto, il debitore può navigare con maggiore sicurezza e successo attraverso le complessità delle procedure di sovraindebitamento, ottenendo una seconda possibilità per ristabilire la propria situazione finanziaria e costruire un futuro più stabile e sereno.

Da questo punto di vista, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

Qui una delle testimonianze positive del lavoro dell’Avvocato Monardo, specializzato in procedure di sovraindebitamento e Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

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Giuseppe Monardo

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