Cancellare I Debiti Fiscali Con La Legge 3/2012 e Successive

Il sovraindebitamento rappresenta una delle sfide più significative nell’ambito finanziario per individui e imprese, in particolare quando i debiti accumulati superano la capacità di pagamento e la gestione delle proprie risorse economiche diventa insostenibile. In Italia, il fenomeno del sovraindebitamento ha spinto il legislatore ad adottare misure specifiche per affrontare questa problematica, culminate con l’introduzione della Legge 3/2012 e il suo successivo aggiornamento tramite il Decreto Legislativo n. 14/2019. Queste normative hanno introdotto strumenti legali innovativi volti a permettere ai debitori di ridurre o cancellare i loro debiti fiscali attraverso procedure giudiziarie controllate, offrendo così una possibilità di riscatto finanziario e una “seconda chance”.

Questi strumenti di sovraindebitamento, tra cui il Concordato Minore, il Piano di Ristrutturazione dei debiti del Consumatore, la Liquidazione controllata e l’Esdebitazione del debitore incapiente, sono stati pensati per rispondere a diverse situazioni di crisi debitoria. Ognuno di questi meccanismi ha specifici presupposti applicativi e procedurali che mirano a bilanciare le esigenze di equità per i creditori con quelle di fattibilità e sostenibilità per i debitori. Il principale obiettivo è quello di evitare che la spirale del debito trascini individui e aziende in una condizione irreversibile di default economico, compromettendo non solo la loro esistenza finanziaria ma anche quella dei loro dipendenti e familiari.

Il Concordato Minore, ad esempio, permette ai debitori di proporre ai creditori una riduzione significativa dell’importo dovuto, finalizzata alla chiusura del debito attraverso un pagamento unico o dilazionato a condizioni favorevoli. Questo strumento, come anche il Piano di Ristrutturazione del Consumatore, prevede una negoziazione che deve risultare conveniente per i creditori rispetto alle alternative liquidatorie, garantendo così una maggiore probabilità di recupero anche se parziale. L’importanza di queste procedure non risiede solo nel loro impatto immediato sulla riduzione del debito, ma anche nel loro ruolo di stabilizzazione delle condizioni economiche del debitore, permettendo così una ripresa delle attività produttive o del mantenimento dello standard di vita.

La Liquidazione controllata offre un’altra via, consentendo al debitore di liberarsi dei debiti attraverso la cessione dei suoi beni, ma proteggendo il nucleo essenziale per il sostentamento della famiglia. Questo strumento è particolarmente rilevante in casi dove il debitore possiede beni sufficienti a coprire una parte significativa del debito, ma non abbastanza per estinguerlo completamente senza compromettere la propria sopravvivenza economica e quella dei propri familiari.

Infine, l’Esdebitazione rappresenta la soluzione più estrema, riservata a quei debitori che si trovano in una situazione di completa insolvibilità. Attraverso questo strumento, il debitore può ottenere la cancellazione totale dei debiti, a condizione che dimostri di non aver agito con dolo o colpa grave nella gestione delle proprie finanze. Sebbene questa procedura possa sembrare una panacea, è fondamentale sottolineare che porta con sé delle conseguenze significative, inclusa l’impossibilità di accedere a credito per periodi prolungati e l’impatto sul proprio status sociale ed economico.

L’implementazione di queste procedure richiede una profonda comprensione delle normative vigenti e una navigazione accurata del sistema legale. È per questo motivo che l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto fallimentare e sovraindebitamento diventa indispensabile. Un legale esperto non solo può offrire una guida attraverso le complessità delle varie opzioni, ma può anche rappresentare il debitore nelle negoziazioni con i creditori e nel processo giudiziario, massimizzando le possibilità di un esito favorevole.

In conclusione, la Legge 3/2012 e il D.Lgs n. 14/2019 rappresentano una risposta normativa matura e sofisticata al problema del sovraindebitamento in Italia, offrendo strumenti legali efficaci per chi si trova in situazioni di grave difficoltà finanziaria. Tuttavia, l’efficacia di queste leggi non è automatica, ma richiede un impegno attivo da parte dei debitori e una navigazione strategica del sistema legale, aspetti in cui la figura dell’avvocato assume un ruolo centrale e decisivo.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Quali strumenti offre la Legge 3/2012 per la cancellazione dei debiti fiscali?

La legge introduce quattro principali strumenti di sovraindebitamento:

  1. Concordato Minore: Consente una riduzione a saldo e stralcio dei debiti verso l’Agenzia delle Entrate.
  2. Piano di Ristrutturazione dei debiti del Consumatore: Permette anch’esso una riduzione a saldo e stralcio dell’esposizione debitoria.
  3. Liquidazione controllata: Offre la possibilità di cancellare integralmente i debiti fiscali.
  4. Esdebitazione del debitore incapiente: Consente la cancellazione totale dei debiti per i soggetti nullatenenti.

Come funziona il Concordato Minore per cancellare i debiti fiscali?

Il Concordato Minore è un strumento legale specificamente ideato per permettere ai debitori sovraindebitati di negoziare una riduzione dei debiti con i loro creditori, inclusa l’Agenzia delle Entrate Riscossione, in un modo che sia sostenibile per il debitore e al contempo accettabile per i creditori. Questo strumento è stato rafforzato e reso più accessibile dalla Legge 3/2012 e successive modifiche legislative, rappresentando una delle opzioni preferite per le piccole imprese e i privati che cercano di evitare la bancarotta mantenendo la continuità operativa.

Processo del Concordato Minore

Il Concordato Minore si differenzia dal concordato preventivo classico principalmente per la sua semplificazione e per il target a cui si rivolge. La procedura è pensata per essere più agile e meno onerosa, rendendola accessibile anche a chi non può sostenere i costi e la complessità di un concordato tradizionale.

Il processo inizia con la preparazione di una proposta di concordato da parte del debitore, che deve includere un piano dettagliato su come intende soddisfare i creditori. Questo piano di ristrutturazione debitoria deve dimostrare chiaramente che i creditori riceverebbero condizioni più vantaggiose rispetto a quelle che otterrebbero in caso di liquidazione totale dei beni del debitore.

Elementi Chiave del Piano di Concordato Minore

  1. Proposta economica: Il cuore del Concordato Minore è la proposta economica che il debitore offre ai suoi creditori. Questa proposta deve specificare il metodo e l’entità del pagamento che i creditori possono aspettarsi di ricevere. Di solito, ciò comporta il pagamento di una percentuale del debito totale, che viene definita a saldo e stralcio.
  2. Lista creditori: Accompagnare la proposta con una lista dettagliata di tutti i creditori e l’importo del debito dovuto a ciascuno è essenziale. Questo elenco serve a garantire trasparenza e equità nel trattamento dei creditori.
  3. Documentazione finanziaria: Il debitore deve fornire una documentazione completa della propria situazione finanziaria. Questo include bilanci, dichiarazioni fiscali, e altre informazioni finanziarie che dimostrano la sua incapacità di saldare integralmente i debiti.
  4. Relazione di un esperto: La legge richiede che la proposta sia accompagnata dalla relazione di un esperto indipendente che verifica la veridicità delle informazioni finanziarie presentate e l’adeguatezza del piano proposto.

Una volta che il piano è stato formalmente redatto, deve essere depositato presso il tribunale competente. Il tribunale valuterà quindi la fattibilità e l’equità del piano. Se il piano è accettato dal tribunale, questo decreterà l’apertura del procedimento di concordato e nominerà un commissario giudiziale che supervisionerà l’attuazione del piano.

Per procedere, il piano di concordato deve essere approvato dalla maggioranza dei creditori in una votazione che si tiene sotto la supervisione del tribunale. È essenziale che la maggioranza rappresenti almeno la metà del valore totale dei crediti. Una volta ottenuta l’approvazione dei creditori, il tribunale deve confermare il piano, garantendo che sia conforme alla legge e che tuteli adeguatamente i diritti dei creditori.

Il Concordato Minore offre diversi vantaggi, tra cui la possibilità per il debitore di continuare la propria attività economica, la riduzione del carico debitorio e una maggiore facilità di gestione del debito residuo. Inoltre, i creditori spesso preferiscono questa soluzione alla liquidazione totale, poiché possono recuperare una quota maggiore del credito rispetto alla vendita forzata dei beni del debitore.

Il Concordato Minore è quindi un’opzione preziosa per i debitori che cercano di risolvere situazioni di sovraindebitamento in modo strutturato e legalmente riconosciuto, offrendo una via d’uscita che beneficia sia il debitore che i creditori. L’assistenza di un avvocato specializzato è cruciale in tutto il processo, dalla redazione della proposta fino alla negoziazione con i creditori e la procedura giudiziaria, assicurando che tutte le fasi siano gestite con la massima competenza e nel rispetto della normativa vigente.

In cosa consiste il Piano di Ristrutturazione dei debiti del Consumatore per cancellare i debiti fiscali?

Questo piano consente al debitore di presentare una proposta di pagamento dilazionato senza necessità dell’approvazione diretta dei creditori. Tuttavia, è fondamentale che il piano non sia stato causato da azioni dolose o colpa grave e che risulti più conveniente per i creditori rispetto alla liquidazione del patrimonio del debitore.

Il Piano di Ristrutturazione dei debiti del Consumatore rappresenta uno degli strumenti introdotti dalla legislazione italiana per aiutare i soggetti sovraindebitati a gestire e potenzialmente risanare la loro situazione finanziaria attraverso un processo strutturato e giuridicamente regolamentato. Questo strumento è particolarmente indirizzato ai consumatori, ovvero a individui che hanno contratto debiti non riconducibili all’attività professionale o imprenditoriale. Il piano permette ai debitori di proporre ai loro creditori una strategia di pagamento modificata, che riduce l’onere debitorio e dilaziona i pagamenti in modo più sostenibile nel tempo.

Il Piano di Ristrutturazione dei debiti del Consumatore è pensato per offrire una soluzione equilibrata che soddisfi sia le esigenze del debitore che quelle dei creditori. La procedura è meno formale rispetto al Concordato Preventivo e non richiede l’approvazione iniziale da parte dei creditori per essere avviata, rendendola così più accessibile e rapida.

Processo di Implementazione del Piano

  1. Formulazione del Piano: Il debitore, assistito da un consulente finanziario o un avvocato, elabora un piano di ristrutturazione che dettaglia come intende ripagare i suoi debiti. Il piano deve essere realistico e basato su un’analisi accurata delle capacità di pagamento del debitore. Deve includere un elenco dettagliato dei creditori, l’ammontare totale del debito, le proposte di ristrutturazione per ciascun credito, e un calendario di pagamento.
  2. Verifica da parte di un Organismo di Composizione della Crisi (OCC): Una volta formulato, il piano deve essere presentato all’OCC, un ente approvato dal Ministero della Giustizia, che verifica la fattibilità e la correttezza del piano. L’OCC ha il compito di assistere il debitore nella preparazione del piano e di mediare tra debitore e creditori.
  3. Approvazione Giudiziaria: Dopo la verifica e l’eventuale revisione, il piano è presentato al tribunale. Se il tribunale ritiene che il piano sia equo e fattibile, e rispetti i principi di proporzionalità e preferenza, lo approverà, rendendolo esecutivo nei confronti di tutti i creditori, anche quelli che potrebbero aver espresso dissenso.

Elementi Chiave del Piano

  • Sostenibilità: Il piano deve dimostrare che il debitore sarà in grado di adempiere agli obblighi di pagamento proposti senza compromettere il suo sostentamento essenziale.
  • Equità: Tutti i creditori devono essere trattati in modo equo in base alla classe e al tipo di credito che detengono. Non deve esserci preferenza ingiustificata tra creditori simili.
  • Miglior Interesse dei Creditori: Il piano deve dimostrare che i creditori riceveranno condizioni migliori rispetto a quelle che otterrebbero in caso di liquidazione immediata dei beni del debitore.

Vantaggi del Piano di Ristrutturazione dei debiti del Consumatore

Il piano offre diversi vantaggi significativi:

  • Prevenzione della Bancarotta: Permette ai debitori di evitare la bancarotta e le sue gravi conseguenze legali e personali.
  • Mantenimento della Dignità del Debitore: Aiuta il debitore a mantenere il controllo delle proprie finanze e a evitare l’umiliazione pubblica spesso associata alle procedure di insolvenza.
  • Flessibilità: Offre ai debitori la possibilità di adattare i loro piani di pagamento alla loro situazione finanziaria attuale, consentendo modifiche nel tempo se le condizioni economiche cambiano.

Il Piano di Ristrutturazione dei debiti del Consumatore rappresenta un’opzione vitale per i cittadini che si trovano ad affrontare gravi difficoltà finanziarie. La sua struttura flessibile e la protezione legale che offre ai debitori forniscono una soluzione praticabile per ristrutturare i debiti in modo sostenibile, evitando le conseguenze più severe delle crisi debitorie. L’assistenza di un professionista legale o finanziario è fondamentale per navigare con successo in questa procedura, assicurando che il piano sia non solo strategico ma anche conforme alle normative vigenti.

Cosa prevede la procedura di Liquidazione controllata per cancellare i debiti fiscali?

La procedura di Liquidazione controllata è uno degli strumenti previsti dalla legge italiana per aiutare i soggetti sovraindebitati a gestire e risolvere le loro situazioni debitorie estreme. Questo meccanismo è particolarmente rilevante quando il debitore, nonostante sia in una situazione di grave crisi finanziaria, vuole evitare la bancarotta totale e cercare di soddisfare i creditori nel modo più equo possibile.

La Liquidazione controllata è una procedura legale che consente ai debitori di offrire ai loro creditori la liquidazione dei loro beni sotto il controllo e la supervisione di un organismo giudiziario. Il processo mira a distribuire equamente il ricavato tra tutti i creditori, assicurando che ogni partito riceva una quota proporzionale del pagamento in base alla classe e al rango del credito.

Passaggi Chiave della Procedura

  1. Presentazione della Domanda: Il processo inizia con il debitore che presenta una domanda al tribunale competente, dichiarandosi incapace di soddisfare integralmente i suoi debiti e chiedendo di avviare una procedura di Liquidazione controllata. Questa domanda deve essere accompagnata da una dettagliata documentazione finanziaria che illustri la situazione patrimoniale e debitoria del soggetto.
  2. Nomina del Liquidatore: Se il tribunale accoglie la domanda, viene nominato un liquidatore. Questa figura ha il compito di amministrare la liquidazione dei beni del debitore. Il liquidatore può essere un professionista indipendente o un organo specializzato, e deve agire con imparzialità per garantire che la liquidazione sia condotta nel migliore interesse di tutti i creditori.
  3. Valutazione dei Beni: Il liquidatore procede con una valutazione completa dei beni del debitore. Questo passaggio è cruciale per determinare il valore reale del patrimonio che sarà liquidato.
  4. Vendita dei Beni: I beni vengono poi venduti nel mercato. Il processo di vendita deve essere trasparente e condotto in maniera tale da massimizzare il ricavato, al fine di garantire la massima copertura possibile dei debiti.
  5. Distribuzione del Ricavato: I fondi ottenuti dalla vendita dei beni vengono distribuiti tra i creditori secondo un ordine di priorità stabilito dalla legge, che considera vari tipi di crediti (garantiti, privilegiati, subordinati).

La Liquidazione controllata impone che il debitore non abbia commesso frodi o altre gravi irregolarità finanziarie. Inoltre, la procedura deve essere vista come l’ultima opzione disponibile per la gestione del debito, quando tutte le altre vie, come il Concordato Minore o il Piano di Ristrutturazione, non sono praticabili o non sono state approvate dai creditori.

Vantaggi della Liquidazione Controllata

  • Equità: Assicura una distribuzione equa del ricavato della liquidazione tra tutti i creditori.
  • Controllo Giudiziario: La supervisione del tribunale garantisce che il processo sia trasparente e giusto.
  • Evitamento della Bancarotta Completa: Permette al debitore di gestire la crisi debitoria in modo controllato, evitando le conseguenze più severe della bancarotta.

La Liquidazione controllata è una procedura complessa che richiede un’accurata pianificazione e gestione. È essenziale che il debitore sia assistito da consulenti legali e finanziari esperti per navigare efficacemente il processo. Questi professionisti possono offrire assistenza nella preparazione della documentazione necessaria, nella negoziazione con i creditori e nella gestione delle procedure legali e operative. L’obiettivo finale è quello di risolvere la situazione debitoria in modo che sia sostenibile per il debitore e giusto per i creditori, riducendo al minimo le perdite economiche e mantenendo la credibilità e la stabilità finanziaria del debitore per il futuro.

Qual è il ruolo dell’Esdebitazione del debitore incapiente per cancellare i debiti fiscali?

L’esdebitazione del debitore incapiente rappresenta un’importante misura di tutela per i soggetti che si trovano in una situazione di irreversibile difficoltà economica, a tal punto da non essere in grado di saldare i propri debiti e non possedere risorse sufficienti per garantire un’esistenza dignitosa. Questa procedura è specificamente progettata per offrire una via d’uscita a chi, esaurite tutte le possibilità di pagamento, si trova in uno stato di nullatenenza, consentendo loro di liberarsi dai debiti e ricominciare con una nuova prospettiva finanziaria.

Funzionamento dell’Esdebitazione

Il processo di esdebitazione è inteso per i debitori che non hanno alcuna possibilità realistica di ripagare i debiti accumulati a causa della loro situazione finanziaria critica e della mancanza di attivi recuperabili. Per avviare questo procedimento, il debitore deve presentare una domanda presso il tribunale competente, dimostrando la propria incapacità di soddisfare i debiti e la mancanza di beni significativi.

Passaggi Principali del Processo di Esdebitazione

  1. Domanda di Esdebitazione: Il debitore deve compilare e presentare una domanda dettagliata, spesso con l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto fallimentare o in procedimenti di insolvenza. La domanda deve includere una dichiarazione completa della situazione finanziaria del debitore, compresi tutti i debiti e gli eventuali beni residui.
  2. Valutazione del Tribunale: Il tribunale esamina la domanda per accertare la veridicità della situazione di insolvenza e nullatenenza del debitore. Durante questo processo, potrebbero essere richieste ulteriori prove o documentazioni per confermare la condizione economica del richiedente.
  3. Dichiarazione di Esdebitazione: Se il tribunale determina che il debitore è effettivamente incapace di saldare i debiti e non possiede beni sufficienti per una liquidazione significativa, può dichiarare l’esdebitazione, cancellando formalmente i debiti del richiedente.

Condizioni per l’Ammissibilità

Per essere ammesso alla procedura di esdebitazione, il debitore deve soddisfare specifici criteri:

  • Assenza di Frode: Il debitore non deve aver commesso frodi o manipolazioni finanziarie per aggravare la propria condizione debitoria.
  • Buona Fede: Deve dimostrare di aver agito in buona fede, cercando attivamente di gestire i debiti prima di ricorrere all’esdebitazione.
  • Nullatenenza: Deve essere evidente che il debitore non possiede beni o risorse sufficienti a garantire anche solo una parte del rimborso dei debiti.

Effetti dell’Esdebitazione

L’esdebitazione elimina i debiti del debitore e gli permette di liberarsi dalle obbligazioni finanziarie pregresse, ma non è priva di conseguenze. Il processo può avere un impatto significativo sulla capacità del debitore di ottenere prestiti o credito in futuro, poiché la dichiarazione di esdebitazione rimane registrata nei sistemi di informazioni creditizie per un periodo determinato.

Vantaggi dell’Esdebitazione

Nonostante le possibili conseguenze negative, l’esdebitazione offre numerosi vantaggi:

  • Ricominciare da Capo: Fornisce al debitore la possibilità di ricominciare la propria vita finanziaria senza il peso dei debiti pregressi.
  • Riduzione dello Stress: Riduce significativamente lo stress e l’ansia associati alla gestione di debiti insostenibili.
  • Protezione Sociale: Evita che il debitore cada in condizioni di estrema povertà a causa dell’impossibilità di pagare i debiti.

L’esdebitazione del debitore incapiente rappresenta un’importante salvaguardia sociale che riflette la volontà del legislatore di proteggere le persone più vulnerabili nelle loro ore più buie. Tuttavia, è cruciale che questo strumento sia utilizzato responsabilmente e solo nei casi in cui tutte le altre opzioni sono state esaurite. L’assistenza di un legale esperto è essenziale per navigare correttamente il processo, garantendo che tutti i requisiti legali siano soddisfatti e che il debitore possa effettivamente beneficiare di questa opportunità di rinascita finanziaria.

Quali sono i passaggi procedurali comuni a questi strumenti?

Tutti questi strumenti richiedono l’avvio di una procedura giudiziaria. Il debitore deve presentare una domanda al tribunale competente, completa di una documentazione dettagliata che dimostri la propria situazione di sovraindebitamento e la fattibilità della proposta. L’approvazione del tribunale è essenziale per procedere con la riduzione o cancellazione del debito.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Esperti In Cancellazione Debiti Tramite Legge 3/2012 e Successive

L’importanza di affrontare efficacemente il sovraindebitamento in Italia è stata riconosciuta dal legislatore con l’adozione della Legge 3/2012 e successivamente con il Decreto Legislativo n. 14/2019. Queste normative hanno introdotto strumenti giuridici specifici per aiutare i cittadini e le imprese a superare situazioni finanziarie gravemente compromesse. La cancellazione o la ristrutturazione dei debiti, specialmente quelli accumulati con l’Agenzia delle Entrate Riscossione, non è solo una questione di recupero economico individuale, ma contribuisce alla stabilità finanziaria e sociale più ampia.

Tuttavia, navigare nel complesso sistema delle leggi italiane sul sovraindebitamento richiede competenze specialistiche e un’approfondita conoscenza del diritto fallimentare e tributario. La figura dell’avvocato, specialmente quello esperto nella cancellazione dei debiti attraverso la legge 3/2012 e successive modifiche, è quindi cruciale. Questo professionista non solo offre l’esperienza necessaria per comprendere e applicare correttamente la legge, ma rappresenta anche un supporto indispensabile per gestire il processo in modo efficace e ottimale.

Gli avvocati specializzati in questo campo possiedono una conoscenza dettagliata dei vari strumenti legali disponibili e possono valutare quale sia il più adatto alle specifiche circostanze del debitore. Che si tratti di negoziare un accordo di Concordato Minore, di strutturare un Piano di Ristrutturazione dei debiti del Consumatore, di organizzare una Liquidazione controllata o di perseguire l’Esdebitazione per un debitore incapiente, un avvocato competente può fare la differenza tra il successo e il fallimento del procedimento.

Un avvocato esperto facilita la comunicazione tra il debitore e i creditori, inclusa l’Agenzia delle Entrate Riscossione, negoziando condizioni che possono non solo salvaguardare il futuro finanziario del debitore, ma anche assicurare una trattativa equa e conforme alle normative vigenti. Questa intermediazione è essenziale per mantenere un equilibrio tra le necessità del debitore di liberarsi dai debiti oppressivi e i diritti dei creditori di recuperare le somme loro dovute.

Inoltre, l’avvocato svolge un ruolo chiave nel preparare e presentare la documentazione necessaria per i procedimenti giudiziari, garantendo che tutte le informazioni siano precise e complete. Questo aspetto è fondamentale, poiché qualsiasi errore o omissione può ritardare il processo o peggiorare la situazione del debitore. La capacità dell’avvocato di navigare attraverso la burocrazia e di adempiere ai requisiti procedurali e temporali specifici è quindi di vitale importanza.

Il processo giudiziario stesso può essere estremamente complesso e stressante. Avere a fianco un avvocato offre al debitore una sensazione di sicurezza e il comfort di sapere che i propri interessi sono protetti da un esperto. Questo supporto morale non è trascurabile, poiché il percorso verso la risoluzione del sovraindebitamento può essere lungo e pieno di sfide.

Inoltre, un avvocato può aiutare il debitore a comprendere pienamente le conseguenze a lungo termine delle diverse opzioni legali e a prendere decisioni informate che influenzeranno la sua vita finanziaria futura. Questo include la comprensione delle implicazioni di una cancellazione del debito, come l’impatto sul punteggio di credito del debitore, la capacità di ottenere finanziamenti futuri, e le responsabilità fiscali potenziali.

Infine, è fondamentale riconoscere che il successo in un procedimento di sovraindebitamento non si limita solo alla cancellazione dei debiti esistenti, ma anche alla capacità del debitore di rimanere economicamente stabile e di evitare future difficoltà finanziarie. Un avvocato può fornire consulenza strategica non solo sulla gestione del debito, ma anche sulla pianificazione finanziaria post-procedimento, aiutando il cliente a stabilire una base solida per il futuro.

In conclusione, il ruolo dell’avvocato nella gestione dei debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione tramite la legge 3/2012 e successive è insostituibile. Questi professionisti non solo forniscono l’assistenza legale necessaria per navigare il processo, ma offrono anche il supporto strategico e morale indispensabile per superare una delle sfide più difficili nella vita di un individuo o di un’impresa. Senza il loro supporto, molti debitori potrebbero non riuscire a sfruttare pienamente gli strumenti legali a loro disposizione, rischiando di rimanere intrappolati in un ciclo continuo di difficoltà finanziarie.

In tal senso, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

Qui una delle testimonianze positive del lavoro dell’Avvocato Monardo, specializzato in cancellazione debiti tramite legge 3/2012 e successive.

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Giuseppe Monardo

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