Debiti Tributari Società Estinta: Come Funziona e Come Risolvere

La gestione dei debiti tributari di una società estinta è una questione complessa e delicata che coinvolge non solo gli amministratori e i liquidatori, ma anche i soci della società. Quando una società viene cancellata dal Registro delle Imprese, molti credono che ciò comporti automaticamente l’estinzione di tutte le sue obbligazioni, inclusi i debiti tributari. Tuttavia, il legislatore, consapevole degli effetti pregiudizievoli che una cancellazione può avere sulle ragioni dell’erario, ha previsto una serie di norme specifiche che regolano gli effetti della cancellazione della società al fine di salvaguardare il recupero dei crediti fiscali.

Secondo quanto previsto dall’articolo 28, comma 4 del D.lgs. n. 175/2014, l’estinzione di una società ha effetto, ai soli fini fiscali, trascorsi cinque anni dalla richiesta di cancellazione dal Registro delle Imprese. Ciò significa che, anche dopo la cancellazione, l’Amministrazione Finanziaria (A.F.) può emettere atti di liquidazione, accertamento, contenzioso e riscossione nei confronti degli ex amministratori, liquidatori e soci della società estinta per un periodo di cinque anni.

La normativa coinvolge in particolare l’articolo 36 del DPR n. 602/1973, che disciplina la responsabilità dei liquidatori e dei soci nel pagamento dei debiti tributari della società estinta. I liquidatori sono ritenuti responsabili se, durante la fase di liquidazione, non hanno rispettato l’ordine di priorità dei crediti privilegiati o se hanno distribuito somme o beni ai soci senza aver prima soddisfatto i crediti tributari. I soci, invece, rispondono dei debiti fiscali se hanno ricevuto denaro o beni dalla società nei due anni precedenti la messa in liquidazione o durante la liquidazione.

Ma come funziona esattamente questo processo? E come possono liquidatori e soci proteggersi dalle responsabilità derivanti dai debiti tributari della società estinta?

Il Processo di Gestione dei Debiti Tributari della Società Estinta

La gestione dei debiti tributari delle società estinte coinvolge diversi passaggi e richiede una conoscenza approfondita della legislazione fiscale e societaria. Ecco una panoramica del processo:

  1. Cancellazione della Società dal Registro delle Imprese: La cancellazione di una società dal Registro delle Imprese comporta l’estinzione della società ai sensi dell’articolo 2495 del Codice Civile. Tuttavia, ai fini fiscali, l’estinzione ha effetto solo dopo cinque anni dalla cancellazione.
  2. Effetti ai Fini Fiscali: Durante questo periodo di cinque anni, l’A.F. può continuare a emettere atti di accertamento e avviare azioni esecutive per il recupero dei debiti tributari della società estinta. Ciò significa che gli ex amministratori, liquidatori e soci rimangono esposti a responsabilità per i debiti fiscali della società.
  3. Responsabilità dei Liquidatori: Secondo l’articolo 36 del DPR n. 602/1973, i liquidatori sono responsabili in proprio per il pagamento dei debiti tributari se:
    • Non hanno pagato i crediti tributari con le attività della liquidazione.
    • Hanno distribuito somme ai soci senza aver soddisfatto i crediti tributari.
    • Hanno soddisfatto crediti di rango inferiore rispetto a quelli tributari.
    La responsabilità dei liquidatori è limitata all’importo dei crediti tributari che avrebbero trovato capienza in sede di graduazione dei crediti.
  4. Responsabilità dei Soci: I soci sono responsabili per il pagamento dei debiti tributari se hanno ricevuto denaro o beni dalla società nei due anni precedenti la messa in liquidazione o durante la liquidazione. La loro responsabilità è limitata all’ammontare dei beni o del denaro ricevuto.

Fornire Prova Contraria per Evitare la Responsabilità

Sia i liquidatori che i soci possono evitare la responsabilità per i debiti tributari della società estinta fornendo prova contraria. Per i liquidatori, ciò significa dimostrare di aver rispettato la gerarchia dei crediti privilegiati durante la distribuzione dei beni o del denaro e di non aver distribuito somme ai soci prima di aver soddisfatto i crediti tributari.

Per fornire prova contraria, i liquidatori devono presentare:

  • Bilancio di Liquidazione: Un documento che mostra la situazione patrimoniale della società alla data di chiusura della liquidazione.
  • Documentazione Fiscale: Include le dichiarazioni dei redditi e le comunicazioni fiscali presentate dalla società durante la liquidazione.
  • Elenco dei Creditori: Un elenco dettagliato di tutti i creditori, indicando l’importo dei crediti e il grado di privilegio.
  • Documentazione dei Pagamenti: Una prova dei pagamenti effettuati ai creditori durante la liquidazione.

Se il liquidatore non riesce a fornire prova contraria, è tenuto a rispondere in proprio per il pagamento dei debiti tributari della società estinta.

Per quanto riguarda i soci, devono dimostrare di non aver ricevuto denaro o beni nei due anni precedenti la messa in liquidazione o durante la liquidazione, o di aver ricevuto somme che non erano destinate al pagamento dei debiti tributari. A tal fine, devono presentare il bilancio di liquidazione, la documentazione dei pagamenti e qualsiasi documento che dimostri il ricevimento di beni.

Soluzioni per Gestire i Debiti Tributari delle Società Estinte

Gestire i debiti tributari delle società estinte richiede una strategia attenta e ben pianificata. Le soluzioni possibili includono:

  1. Piano di Rientro con l’Agenzia delle Entrate: Un piano di rientro strutturato che consenta il pagamento rateale dei tributi.
  2. Accordo di Composizione della Crisi: Un accordo di ristrutturazione dei debiti secondo le procedure previste dal Codice della Crisi d’Impresa.
  3. Opposizione all’Avviso di Accertamento: Presentare un’opposizione all’avviso di accertamento entro 60 giorni dalla notifica, in caso di vizi formali o sostanziali.
  4. Riduzione delle Sanzioni: Richiedere la riduzione delle sanzioni applicate ai debiti tributari.
  5. Accordi Stragiudiziali: Negoziare accordi stragiudiziali con l’A.F. o i creditori per risolvere i debiti tributari.

In conclusione, la gestione dei debiti tributari delle società estinte richiede una profonda comprensione delle norme fiscali e delle procedure legali. La normativa vigente attribuisce ai liquidatori e ai soci una responsabilità significativa per il pagamento dei debiti tributari, ma con una corretta strategia e l’assistenza di un avvocato esperto, è possibile affrontare efficacemente queste sfide.

L’approccio proattivo, la conoscenza dettagliata delle norme e l’elaborazione di una strategia personalizzata sono elementi chiave per risolvere i debiti tributari delle società estinte e garantire una soluzione che tuteli gli interessi di tutte le parti coinvolte.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Quali Sono Gli Effetti della Cancellazione della Società Dal Registro delle Imprese

Cosa accade quando una società viene cancellata dal Registro delle Imprese?

La cancellazione della società dal Registro delle Imprese comporta l’estinzione della società stessa, come previsto dall’articolo 2495 del Codice Civile. Tuttavia, la cancellazione non ha effetto immediato ai fini fiscali. L’articolo 28, comma 4 del D.lgs. n. 175/2014 prevede infatti che, per quanto riguarda atti di liquidazione, accertamento, contenzioso e riscossione di tributi, contributi, sanzioni e interessi, l’estinzione della società ha effetto solo trascorsi cinque anni dalla richiesta di cancellazione.

Quali sono gli effetti di questa norma sui creditori fiscali?

Questa norma consente all’Amministrazione Finanziaria di agire nei confronti degli ex liquidatori e dei soci della società estinta per un periodo di cinque anni dalla cancellazione, al fine di recuperare i crediti fiscali. In particolare, l’A.F. può emettere atti di accertamento e avviare azioni esecutive per il recupero dei tributi dovuti dalla società estinta.

Chi sono i soggetti responsabili per i debiti tributari della società estinta?

I soggetti responsabili per i debiti tributari della società estinta sono:

  1. Liquidatori: Sono responsabili se non hanno rispettato la gerarchia dei crediti privilegiati durante la distribuzione dei beni o del denaro ai soci.
  2. Soci: Sono responsabili se hanno ricevuto denaro o beni nei due anni precedenti la messa in liquidazione o durante la liquidazione.

Qual è il ruolo dei liquidatori nella gestione dei debiti tributari?

I liquidatori hanno l’obbligo di soddisfare i debiti tributari della società prima di distribuire beni o denaro ai soci. Se non lo fanno, rispondono personalmente per il pagamento dei tributi, come previsto dall’articolo 36 del DPR n. 602/1973. In particolare, devono dimostrare di aver soddisfatto i crediti tributari prima di distribuire somme ai soci o di aver rispettato la gerarchia dei crediti privilegiati.

Qual è il ruolo dei soci nella gestione dei debiti tributari?

I soci sono responsabili per il pagamento dei debiti tributari se, nei due anni precedenti la messa in liquidazione o durante la liquidazione, hanno ricevuto beni o denaro dalla società. La responsabilità dei soci è limitata all’ammontare dei beni o del denaro ricevuto, come previsto dall’articolo 36 del DPR n. 602/1973.

Responsabilità dei Liquidatori e Prova Contraria

In cosa consiste la responsabilità dei liquidatori per i debiti tributari?

La responsabilità dei liquidatori è disciplinata dall’articolo 36 del DPR n. 602/1973. I liquidatori sono responsabili in proprio per il pagamento dei debiti tributari se:

  1. Non hanno pagato i crediti tributari con le attività della liquidazione.
  2. Hanno distribuito somme ai soci senza aver soddisfatto i crediti tributari.
  3. Hanno soddisfatto crediti di rango inferiore rispetto a quelli tributari.

La responsabilità è commisurata all’importo dei crediti d’imposta che avrebbero trovato capienza in sede di graduazione dei crediti.

Come può il liquidatore fornire prova contraria?

Il liquidatore può fornire prova contraria dimostrando:

  1. Di aver rispettato la gerarchia dei crediti privilegiati durante la distribuzione dei beni o del denaro.
  2. Di non aver distribuito somme ai soci prima di aver soddisfatto i crediti tributari.
  3. Di aver gestito la fase di liquidazione secondo le disposizioni di legge.

Se il liquidatore riesce a fornire questa prova, non è tenuto a rispondere in proprio dei debiti tributari della società estinta.

Quali documenti deve presentare il liquidatore per dimostrare di aver agito correttamente?

Il liquidatore deve presentare i seguenti documenti:

  1. Bilancio di Liquidazione: Mostra la situazione patrimoniale della società alla data di chiusura della liquidazione.
  2. Documentazione Fiscale: Include le dichiarazioni dei redditi e le comunicazioni fiscali presentate dalla società durante la liquidazione.
  3. Elenco dei Creditori: Elenca tutti i creditori, indicando l’importo dei crediti e il grado di privilegio.
  4. Documentazione dei Pagamenti: Prova i pagamenti effettuati ai creditori durante la liquidazione.

Cosa accade se il liquidatore non riesce a fornire prova contraria?

Se il liquidatore non riesce a fornire prova contraria, è tenuto a rispondere in proprio per il pagamento dei debiti tributari della società estinta, nei limiti dei crediti erariali. L’Amministrazione Finanziaria può quindi emettere un avviso di accertamento nei suoi confronti e avviare azioni esecutive per il recupero dei tributi.

Responsabilità dei Soci e Prova Contraria

In cosa consiste la responsabilità dei soci per i debiti tributari?

La responsabilità dei soci è disciplinata dall’articolo 36 del DPR n. 602/1973. I soci sono responsabili per il pagamento dei debiti tributari se hanno ricevuto denaro o beni nei due anni precedenti la messa in liquidazione o durante la liquidazione. La responsabilità dei soci è limitata all’ammontare dei beni o del denaro ricevuto.

Come può il socio fornire prova contraria?

Il socio può fornire prova contraria dimostrando:

  1. Di non aver ricevuto denaro o beni dalla società nei due anni precedenti la messa in liquidazione.
  2. Di non aver ricevuto denaro o beni durante la liquidazione.
  3. Di aver ricevuto somme che non erano destinate al pagamento dei debiti tributari.

Quali documenti deve presentare il socio per dimostrare di aver agito correttamente?

Il socio deve presentare i seguenti documenti:

  1. Bilancio di Liquidazione: Mostra la situazione patrimoniale della società alla data di chiusura della liquidazione.
  2. Documentazione dei Pagamenti: Prova i pagamenti effettuati ai creditori durante la liquidazione.
  3. Documentazione dei Beni Ricevuti: Include contratti di assegnazione dei beni o documenti che provano il ricevimento di denaro.

Cosa accade se il socio non riesce a fornire prova contraria?

Se il socio non riesce a fornire prova contraria, è tenuto a rispondere in proprio per il pagamento dei debiti tributari della società estinta, nei limiti dell’ammontare dei beni o del denaro ricevuto. L’Amministrazione Finanziaria può quindi emettere un avviso di accertamento nei suoi confronti e avviare azioni esecutive per il recupero dei tributi.

Soluzioni per Gestire i Debiti Tributari delle Società Estinte

Quali sono le soluzioni possibili per gestire i debiti tributari delle società estinte?

Le soluzioni possibili includono:

  1. Piano di Rientro con l’Agenzia delle Entrate: Negoziare un piano di rientro con l’A.F. per il pagamento rateale dei tributi.
  2. Accordo di Composizione della Crisi: Proporre un accordo di ristrutturazione dei debiti secondo le procedure di sovraindebitamento previste dal Codice della Crisi d’Impresa.
  3. Opposizione all’Avviso di Accertamento: Presentare un’opposizione all’avviso di accertamento entro 60 giorni dalla notifica.
  4. Riduzione delle Sanzioni: Richiedere la riduzione delle sanzioni applicate ai debiti tributari.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Esperti In Debiti Tributari

Quando una società viene estinta e cancellata dal Registro delle Imprese, i problemi finanziari e i debiti tributari non si dissolvono insieme a essa. Anzi, la normativa italiana, con l’articolo 28, comma 4 del D.lgs. n. 175/2014, ha stabilito che gli effetti della cancellazione non sono immediati per quanto riguarda gli atti di liquidazione, accertamento, contenzioso e riscossione dei tributi, spostando la responsabilità sui liquidatori e sui soci della società estinta per un periodo di cinque anni. In questo contesto, comprendere e gestire le responsabilità fiscali delle società estinte richiede una profonda conoscenza delle norme tributarie e societarie, oltre che un’attenta pianificazione strategica.

La complessità della materia rende fondamentale avere al proprio fianco un avvocato esperto in debiti tributari di società estinte. Questa figura professionale può fare la differenza tra una gestione efficiente del contenzioso fiscale e un’esposizione massiccia al rischio di dover pagare debiti tributari in proprio. Vediamo perché è così importante affidarsi a un avvocato specializzato.

1. Navigare nella Complessità della Normativa Tributaria

La normativa tributaria che disciplina i debiti delle società estinte è complessa e in continua evoluzione. Le norme chiave includono l’articolo 36 del DPR n. 602/1973 e l’articolo 28 del D.lgs. n. 175/2014, che stabiliscono le responsabilità dei liquidatori e dei soci. Interpretare correttamente queste norme richiede una conoscenza approfondita del diritto fiscale e societario.

Un avvocato esperto può:

  • Interpretare correttamente la normativa, identificando le responsabilità specifiche dei liquidatori e dei soci.
  • Individuare eventuali vizi formali o sostanziali negli atti di accertamento e riscossione emessi dall’Agenzia delle Entrate.
  • Fornire una guida chiara su come affrontare le richieste dell’Amministrazione Finanziaria.

2. Strategie di Difesa Personalizzate per Liquidatori e Soci

La difesa contro le richieste dell’Amministrazione Finanziaria richiede una strategia personalizzata basata sulla specifica situazione della società estinta. Un avvocato esperto può sviluppare una strategia di difesa che tenga conto delle peculiarità del caso e dei documenti disponibili. Ad esempio, per i liquidatori, è fondamentale dimostrare di aver rispettato la gerarchia dei crediti privilegiati durante la distribuzione dei beni o del denaro ai soci.

L’avvocato può:

  • Verificare la documentazione fiscale e societaria per identificare le prove necessarie a fornire prova contraria.
  • Consigliare i liquidatori su come gestire al meglio la fase di liquidazione per evitare responsabilità personali.
  • Aiutare i soci a dimostrare di non aver ricevuto denaro o beni dalla società nei due anni precedenti la messa in liquidazione o durante la liquidazione.

3. Rappresentanza Legale nei Confronti dell’Amministrazione Finanziaria

Affrontare l’Amministrazione Finanziaria può essere un compito scoraggiante, soprattutto quando si tratta di debiti tributari. Gli avvisi di accertamento e le azioni esecutive possono sembrare inevitabili, ma con la giusta rappresentanza legale, i liquidatori e i soci possono proteggere efficacemente i propri interessi.

Un avvocato esperto può:

  • Rappresentare i liquidatori e i soci nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.
  • Presentare un’opposizione all’avviso di accertamento entro i termini previsti dalla legge.
  • Negoziare un piano di rientro strutturato con l’Amministrazione Finanziaria per evitare azioni esecutive.

4. Gestione del Contenzioso Fiscale in Tribunale

Nel caso in cui le controversie fiscali non possano essere risolte tramite negoziazione, è fondamentale avere un avvocato esperto per rappresentare gli interessi dei liquidatori e dei soci in tribunale. La preparazione di un caso solido richiede una conoscenza dettagliata delle norme fiscali e delle procedure giudiziarie.

Un avvocato esperto può:

  • Preparare una difesa solida per i liquidatori e i soci, raccogliendo le prove necessarie e costruendo un’argomentazione convincente.
  • Rappresentare i clienti durante le udienze in tribunale, rispondendo alle domande dei giudici e contrastando le argomentazioni dell’Amministrazione Finanziaria.
  • Assistere i clienti nella gestione dei rapporti con i periti nominati dal tribunale.

5. Consulenza su Procedure di Sovraindebitamento e Accordi di Composizione della Crisi

Per i liquidatori e i soci che si trovano in difficoltà finanziarie a causa dei debiti tributari della società estinta, un avvocato esperto può fornire una consulenza preziosa sulle procedure di sovraindebitamento e sugli accordi di composizione della crisi.

L’avvocato può:

  • Valutare l’idoneità dei clienti alle procedure di sovraindebitamento previste dal Codice della Crisi d’Impresa.
  • Preparare un accordo di composizione della crisi per ristrutturare i debiti in modo sostenibile.
  • Assistere i clienti nella preparazione della documentazione necessaria e nella presentazione delle istanze al tribunale competente.

6. Pianificazione Preventiva e Riduzione dei Rischi

Un aspetto spesso trascurato nella gestione dei debiti tributari delle società estinte è la pianificazione preventiva. Un avvocato esperto può aiutare i liquidatori e i soci a prevenire future responsabilità personali attraverso una corretta pianificazione fiscale e societaria.

L’avvocato può:

  • Fornire consulenza sulla struttura societaria e fiscale ottimale per ridurre il rischio di responsabilità personali.
  • Assistere nella redazione di accordi tra soci e liquidatori per stabilire chiaramente i ruoli e le responsabilità.
  • Suggerire strategie per la gestione delle riserve aziendali e delle distribuzioni ai soci in modo conforme alle normative fiscali.

In conclusione, la gestione dei debiti tributari di una società estinta è una sfida complessa che richiede una profonda comprensione delle norme fiscali e societarie. Le responsabilità dei liquidatori e dei soci possono essere significative e comportare conseguenze finanziarie gravi se non gestite correttamente. In questo contesto, avere a fianco un avvocato esperto in debiti tributari di società estinte non è solo una scelta prudente, ma una necessità.

Un avvocato specializzato può fornire una guida chiara attraverso le complessità della normativa, sviluppare strategie di difesa personalizzate e rappresentare efficacemente gli interessi dei clienti nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria e in tribunale. Inoltre, può aiutare i liquidatori e i soci a pianificare in modo proattivo per prevenire future responsabilità personali e a risolvere le controversie fiscali con la massima efficienza possibile.

In definitiva, affidarsi a un avvocato esperto può fare la differenza tra una gestione efficace dei debiti tributari e un’esposizione a rischi finanziari significativi. La chiave per una soluzione di successo è agire tempestivamente, sviluppare una strategia solida e affidarsi a un professionista che conosca a fondo le insidie e le opportunità offerte dalla normativa fiscale italiana.

In tal senso, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Disclaimer: Le opinioni espresse in questo articolo riflettono il punto di vista personale degli Autori, maturato sulla base della loro esperienza professionale. Non devono essere considerate come consulenza tecnica o legale. Per chiarimenti specifici o ulteriori informazioni, si consiglia di contattare direttamente il nostro studio. Si invita a tenere presente che l’articolo fa riferimento al contesto normativo vigente alla data di redazione, poiché leggi e interpretazioni giuridiche possono cambiare nel tempo. Non ci assumiamo alcuna responsabilità per un utilizzo inappropriato delle informazioni contenute in queste pagine.
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Giuseppe Monardo

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